“Sconcertati da tanta ostilità”
I lavoratori dell’ex Solland Silicon di Sinigo - di recente acquisita insieme al realtivo areale dagli imprenditori Ladurner e Auer - hanno deciso di incrociare le braccia. I fatti: come noto la Provincia ha deliberato lo svuotamento del triclorosilano racchiuso nei silos della fabbrica per procedere allo smantellamento del sito produttivo e poi alla bonifica dell’intero areale. Durante l’assemblea di ieri sera (30 settembre) i quaranta operai presenti - sui 58 totali, da circa tre mesi dipendenti di Ecocenter - hanno proclamato all’unanimità “uno sciopero con il fermo di tutte le attività di movimentazione dei silani e la sospensione dello svuotamento stesso, salvaguardando in sicurezza tutte le restanti attività”, riferisce in una nota la Rsa Uiltec. “Consideriamo poco chiaro il comportamento della Provincia che delibera la chiusura di uno stabilimento pur in presenza di un acquirente che garantisce il mantenimento dei livelli occupazionali con prospettive di rilancio produttivo. Siamo sconcertati dall’atteggiamento ostile nei confronti dei lavoratori che altro non chiedono che continuare a lavorare in una storica ed importante attività produttiva del territorio ed una eccellenza per il nostro Paese”, sostengono i sindacati che avanzano ora due richieste: un incontro urgente con il presidente della Provincia Arno Kompatscher e la riapertura del tavolo di crisi presso il Ministero dello Sviluppo economico.
Siamo sconcertati dall’atteggiamento ostile nei confronti dei lavoratori che altro non chiedono che continuare a lavorare in una storica ed importante attività produttiva del territorio ed una eccellenza per il nostro Paese
Intanto in merito alla destinazione finale dell’areale il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia/Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì avanza dubbi, per nulla fugati, dice l’esponente di centrodestra, dall’assessore Giuliano Vettorato. “I terreni ex Solland di Sinigo (Merano) saranno bonificati per consentire il loro utilizzo come aree commerciali ed industriali libere da vincoli - è la risposta di Vettorato -. In questo momento non è possibile definire quali attività potranno insediarsi nel sito; qualora ci fosse richiesta, successiva all’attività di bonifica, di avviare sull’area o su una porzione dell’area un’attività di gestione rifiuti, saranno necessarie accurate valutazioni ambientali e urbanistiche. La bonifica stessa sarà oggetto di una approfondita analisi ambientale a monte e di una attenta verifica di tutte le fasi dell’opera di risanamento”. E ancora: “L’ area ‘Solland’ è già soggetta a misure di messa in sicurezza finalizzate a contenere l’inquinamento presente. Negli ultimi anni la Provincia si è dovuta sostituire all’imprenditore con grosso impegno finanziario per garantire la sicurezza dell’impianto e per evitare ulteriori problemi ambientali”.
Insoddisfatto Urzì che dichiara: “Non è proprio la risposta che ci aspettavamo, in futuro sui terreni ex Solland potrà esserci di tutto, anche la tanto temuta discarica di cui a Sinigo si vocifera da tempo. Per un sito che ha già dato molto in termini di sostenibilità ambientale ci si aspettava maggiore attenzione da parte della giunta provinciale”.
Ma basta, ich kanns nicht
Ma basta, ich kanns nicht mehr hören!
Was hat dieses Pleitewerk bis jetzt den Steuerzahler gekostet? Es muss auch mal Schluss sein!!
Antwort auf Ma basta, ich kanns nicht von Manfred Gasser
Solche Leute ruinieren die
Solche Leute ruinieren die Wirtschaft Italiens mit ihren Erpressungen. Man darf nicht zulassen, dass dieses Spielchen auch hierzulande gespielt wird.
Eine maßlose Frechheit! Warum
Eine maßlose Frechheit! Warum soll diese Pleitebude noch länger mit Steuergeld aufrechterhalten werden bis sich zum x-ten male (k)ein Käufer finden lässt? Sollen sie zur Alitalia gehen! Man sollte diesen Eiertretern sofort das Gehalt streichen, dann würde ihnen die Lust aufs Streiken irgendwann schon vergehen... Diese paar Hanseln werden bei der derzeitigen Konjunktur schon irgendwo unterkommen... meine Herren...