Lo chiamavano “plateatico”
Fa discutere la vicenda del barista di via Piave a Bolzano, titolare del Enjoey Bar, cui è stata negata la proroga all'anno prossimo dell'occupazione del suolo pubblico per i tavoli del locale. Il Team K in Consiglio comunale ha depositato ieri un'interpellanza, nella quale chiede all'amministrazione cittadina se c'è l'intenzione di non rinnovare l'estensione anche ad altri esercenti, “se non si condivide che tali estensioni abbiano permesso di recuperare parte del fatturato perso coi lockdown” nonché “abbellito lo spazio pubblico, aumentando gli spazi di socializzazione e l'attrattività della città” e che per questa ragione sia un'iniziativa da mantenere in futuro. Sentito a riguardo da salto.bz, il sindaco Renzo Caramaschi non se la sente di fare previsioni: “Se il Governo non proroga l'emergenza e rinnova il decreto, recepito dal Presidente della Provincia – che consentiva sino al raddoppio dei plateatici – si ritorna al regime di normalità. E per le esenzioni del suolo pubblico, lo Stato rimborsa ai Comuni i minori introiti”.
"L'ordinanza anti-movida? Non c'entra"
Tornando al “caso” via Piave, Caramaschi pone una serie di questioni tecniche: “È un caso di occupazione dei plateatici gratuita sino alla fine dell'anno, tenendo conto della sicurezza e della viabilità: l'interessato ha fatto domanda per dopo – ma la valutazione di tipo tecnico dell'allargamento ottenuto di lato al marciapiede spetterà agli uffici viabilità. Se gli uffici dicono che è pericoloso, non è così semplice. I tavolini sono sul limite del marciapiede”. E come si conciliano le difficoltà nell'ottenimento dei plateatici – segnalate a salto.bz anche rispetto ad altri casi – con l'ordinanza anti-movida? “Sono due cose diverse”, spiega il sindaco, “i locali hanno avuto per tutto il 2021 la disponibilità sino al raddoppio e con esenzione dei plateatici, dalla mattina alla sera possono essere sempre utilizzati: c'è chi ha spazi stretti, altri hanno la fortuna di insistere su spazi esterni più ampi. Prima dell'ordinanza c'erano comunque le norme Covid anti-assembramento. Quando hanno preso il locale non lo avevano il plateatico...”. L'assessora al commercio Ramoser sarebbe comunque al lavoro per trovare una soluzione.