Umwelt | Merano

La Protezione civile siamo noi

Al confine tra Merano e Lagundo, i Bacini montani e una classe di studenti meranesi hanno costruito una diga naturale con 300 siepi e 27 alberi.
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Foto: Maja Clara

Studenti motivati, insegnanti non convenzionali. E la Provincia di Bolzano, insieme con il Comune di Merano, a fare la regia. Ma di che cosa?

Al confine tra Merano e Lagundo i Bacini montani hanno costruito una diga per proteggere dalle colate detritiche dei torrenti rio di Mut e rio di San Pietro. Risultato concreto a lavori terminati: 300 siepi e 27 alberi, tra i quali rose selvatiche, meli, ciliegi, castagni e mandorli, querce, ligustri, sambuchi, cornioli e salici saranno piantati nell'area ancora vuota.

La progettazione di questa zona ricreativa per la popolazione fa parte di un progetto di salvaguardia di Quarazze, Merano e Lagundo, una delle aree più belle dell’intero Burgraviato. L'inaugurazione della zona è prevista per il 12 giugno.

Il direttore dell'Ufficio sistemazione bacini montani Ovest, Peter Egger, e il direttore dei lavori, Martin Eschgfäller, in occasione della festa della piantumazione hanno presentato oggi 1° marzo il progetto e messo a dimora le prime piante. Hanno preso parte all’evento odierno (1° marzo) la vicesindaca di Merano, Katharina Zeller, il direttore della Giardineria di Merano, Wolfram Pardatscher, il direttore del Realgymnasium, Alois Heinrich Weis, e agli alunni della classe 4C.

 

Tutti sono la Protezione civile

 

"La Protezione civile siamo noi", afferma l'assessore provinciale alla Protezione civile, Arnold Schuler, assente però a causa di altri impegni: "Ogni singolo cittadino fa parte della Protezione civile e può dare il suo contributo, e in particolare i giovani sono molto interessati e ricettivi rispetto ai temi della Protezione civile, dell'ambiente e dei cambiamenti climatici".

“Il piano delle zone a rischio ha dato l’avvio alla realizzazione di molte misure lungo il rio Mut come, ad esempio, questa diga - ha detto Egger - nei prossimi anni continueremo con la realizzazione di diversi lotti per mettere in sicurezza le sponde del rio di Mut. Un lotto, che inizieremo quest'anno, prevede la costruzione di un piccolo biotopo".

 

Una cooperazione di successo

 

"Si tratta - sottolinea la Vicesindaca di Merano, Katharina Zeller - di un esempio di cooperazione di successo. Mesi fa gli studenti mi avevano mostrato i loro disegni e progetti per la progettazione della diga, e oggi ho potuto vederla di persona. Resta da sperare che questa soleggiata zona ricreativa per la città continui a essere mantenuta con cura e rispetto".

 

I 18 alunni della classe 4C del Realgymnasium "Albert Einstein" di Merano hanno ora la possibilità di trasformare l’argine in una zona ricreativa locale per la popolazione. "Questo processo di partecipazione richiede persone desiderose di mettersi in gioco", ha dichiarato oggi il direttore Alois Weis, ringraziando per il loro impegno gli alunni e il loro insegnante di biologia, Thomas Spitaler. E proprio questa è la cosa più importante.