Wirtschaft | Bolzano

Taste of Benko

Il Comune finanzia con i soldi di Signa il progetto “Taste of Italy” per i piccoli negozi che vendono “i sapori italiani”. Obiettivo, portare i turisti nei quartieri.
Prodotti italiani
Foto: (IACC) Texas

L’antidoto alla globalizzazione del gusto sono i sapori tipici e quello per lo svuotamento dei quartieri è costituito dai piccoli negozi di vicinato che forniscono ogni giorno, oltre ai prodotti, un contatto umano. Ed è per rafforzare questi due elementi che il Comune di Bolzano appoggia il progetto presentato da Confesercenti. Sarà finanziato, in parte, con i soldi della Signa di René Benko, il magnate austriaco che sta ridisegnando una parte del centro città - con il Waltherpark, ora in partenza - e intende fare altrettanto portando Ötzi al Virgolo.

La commissione Attività economiche, riporta il consigliere comunale socialista Claudio Della Ratta, ha approvato il progetto chiamato “Sapore d’Italia-Taste of Italy”, che ha l’obiettivo di mettere in rete la ristorazione italiana cittadina. L’idea di fondo è far uscire dal centro storico i numerosi turisti che lì arrivano, invogliandoli a vedere il resto della città e ad approfittare di tutti gli esercizi che offrono il made in Italy del gusto: dai bar ai ristoranti, passando per gastronomie, chioschi, pasticcerie, gelaterie, enoteche e via dicendo.

La città di Bolzano da anni vive un crescente flusso di visitatori che riguarda quasi esclusivamente il centro storico. Tuttavia, l’offerta culinaria dei quartieri può dare molto in termini turistici (Claudio Della Ratta)

“La città di Bolzano - nota Della Ratta - da anni vive un crescente flusso turistico che riguarda quasi esclusivamente il centro storico, nonostante l’offerta culinaria dei quartieri della città abbia visto nascere realtà gastronomiche interessanti in termini di qualità dell’offerta, di varietà e provenienza, che possono dare molto in termini turistici”. 

Per il consigliere “la cucina italiana rappresenta senza ombra di dubbio un riferimento ed un’eccellenza che attualmente non può essere offerta nella sua interezza ai turisti che si concentrano prevalentemente nel centro storico”. Va tenuto conto, aggiunge, che “un visitatore su cinque viene in Italia per il buon cibo ed il bere”.

Si è pensato pertanto, prosegue l’esponente dei Socialisti, eletto nel Pd, di “mettere in rete le aziende e relative offerte culinarie al fine di veicolare e promuovere queste eccellenze del territorio, creando le infrastrutture fisiche e comunicative in grado di valorizzare tale proposta”.

Il progetto si svilupperà in un arco iniziale di 3 anni e avrà un costo totale di 85.060 euro. L’amministrazione utilizzerà parte dei fondi di Signa, 100.000 euro l’anno per 20 anni, per i negozi di vicinato

Il progetto, che si svilupperà in un arco iniziale di 3 anni, avrà un costo totale di 85.060 euro (42.160 il primo anno, 27.300 il secondo anno e 15.600 il terzo anno), dei quali 7.238 euro a carico di Confersercenti e 77.822 euro a carico del Comune. L’amministrazione utilizzerà parte dell’importo messo a disposizione da Signa (100.000 euro l’anno per vent’anni) tra gli accordi del cosiddetto “progetto Benko” a favore dei negozi di vicinato. Sono i fondi previsti dal Piano di riqualificazione urbana del Waltherpark, che comprende le permute per la cessione degli immobili del Comune, le compensazioni tra le parti e indica gli impegni sulle opere di utilità pubblica che spettano all’ente pubblico.