Dalla "graticola" esce la lista del Movimento 5 Stelle
Di "graticola" in "graticola" il Movimento 5 Stelle è giunto ieri alla composizione della sua lista per le elezioni provinciali.
Quale l'obiettivo? Uno o (sperabilmente) due rappresentanti, da iniettare letteralmente come un "virus" nel consiglio provinciale.
L'incontro conclusivo del percorso si è svolto in una sala della Kolping nella quale alla fine, con un sorriso, sono stati accolti anche i (pochi) giornalisti che si erano presentati al "check-in" insieme agli attivisti.
A tentare di confermare il successo ottenuto alle politiche di febbraio sarà un testa di lista composta da Paul Köllensberger, Andreas Perugini, Alessandro Borzaga, Josef Pedevilla e Maria Teresa Fortini.
A seguire in lista troveranno posto gli altri candidati qui elencati provvisoriamente in ordine alfabetico (sul nome di battesimo): Alessandro Rizzone, Alessia Giangrossi, Alois Pirone, Andrea Micera, Andrea Sbironi, Antonio Candioli, Caterina Pifano, Cinzia Mataloni, Claudio Volcan, Diego Nicolini, Fabrizio Giorgi, Francesca Mele, Francesca Morrone, Gantioler, Marco Sandroni, Matteo Dri Federspiel, Michele Silgoner, Max Trippa, Pierluigi Gaianigo, Sabrina Bresadola, Simon Aichner e Stefania Gatta.
Durante la serata ogni candidato ha avuto a disposizione 3 minuti (elastici) per proporsi al voto dei simpatizzanti e sottoporsi alle domande, la cosiddetta "graticola", rivelatasi in definitiva assolutamente all'acqua di rose.
Si è invece rivelato estremamente variegato il panorama delle provenienze e degli approcci alla militanza.
Si va dal mondo sindacale, con Gantioler della Uil fortemente critico sull'accordo per la Röchling, agli insegnanti con Caterina Pifano, confluita in M5S dopo la "delusione" raccolta con gli "indignati" e Josef Pedevilla, desideroso di rappresentare i ladini sostenendo fortemente il web 2.0 come strumento di nuova democrazia.
Molti candidati si dichiarano programmaticamente per la scuola plurilingue e contro la proporzionale. Tra essi si alza forte la voce del capolista Köllensberger, che ricorda per primo la derivazione verde di molti candidati del movimento, delusi per l'orientamento a loro dire troppo morbido assunto dal partito ambientalista. "Siamo contrari a tutti i cadaveri che bruciano soldi pubblici come l'inceneritore e l'aeroporto" ha dichiarato Köllensberger, dicendosi contrario anche alla realizzazione del nuovo carcere di Bolzano: "Piuttosto che spendere 200 milioni, mandiamoli a Trento, costa meno". Per il candidato di punta di M5S per le prossime provinciali "iniziative tipo Savety Park vanno lasciate a privati" e poi "la ferrovia va potenziata, ma non invece realizzata la Tav che è una mega opera che fa solo gli interessi di pochi".
Tra i candidati trova spazio anche il giovane operaio napoletano Andrea Micera, che ce l'ha in particolare con i politici che chiacchierano troppo e non fanno nulla, Borzaga invece rivendica il suo impegno nel sociale e l'esperienza pionieristica portata avanti nel riciclo e nell'economia di scambio senza il passaggio di denaro.
Alois Pirone si scaglia poi contro il giornale Dolomiten e la sua "informazione di parte", rivendicando per M5S il ruolo di futuro poliziotto in consiglio provinciale per controllare l'operato dell'SVP.
Nella lista dei grillini sono presenti anche alcuni "tecnici" - come l'ingegnere 42enne Michele Silgoner, perennemente alla ricerca di un contesto dove potersi impegnare per la realizzazione di "progetti migliorativi per il singolo e l'habitat territoriale" senza dover svendere il suo lavoro "per scopi economici poco sostenibili (a medio termine, perché per niente lungimiranti)" - o il medico Pierluigi Gaianigo forte di una lunga serie di battaglie ambientaliste che definisce la sua una "candidatura di bandiera" e si dice pronto a lasciare posto ai giovani. Gaianigo nella sua autopresentazione ha ricordato di essere uscito dai Verdi nel 2008 in seguito a fortissime divergenze su temi come i rifiuti, i trasporti ed il Virgolo.
Alle battaglie per sottrarre il Virgolo alle speculazioni si è richiamata anche Maria Teresa Fortini, pasionaria delle raccolte di firme, militante contro la cementificazione del greto del Talvera ed attivista con l'obiettivo di aiutare tecnicamente i cittadini sul lato organizzativo delle loro battaglie, interessata solo in parte al ruolo di rappresentanza politica nonostante il risultato lusinghiero ottenuto in febbraio alle elezioni politiche.
I 28 del M5S altoatesino rappresentano in definitiva uno spaccato di "cittadini" forse ancora più variegato rispetto ai loro omologhi del resto d'Italia, in quanto arricchito dalla componente plurietnica. La presenza di candidati di madrelingua tedesca e provenienti dalla periferia, soprattutto dalla Bassa Atesina, è infatti massiccia e non nasconde l'intenzione da parte del movimento di offrire un'alternativa in qualche modo "radicale" agli elettori.
La lista presentata e "riordinata" alla Kolping è stata "benedetta" dal deputato M5S Fraccaro, presente all'assemblea. Fraccaro ha ricordato ai presenti che il lavoro duro comincerà ora, utilizzando le metafore guerresche frequentemente utilizzate dal fondatore Beppe Grillo.
Staremo a vedere, i grillini altoatesini al momento paiono gentili e tranquilli ma la "battaglia" è appena iniziata, osservano.
Una battaglia in cui ieri nell'ordine di lista sono state anche messe d'accordo le varie correnti interne. Avremo occasione di riparlarne.