Roberto Benigni
Foto: labiennale.org
Gesellschaft | IL CAPPUCCINO

Il Leone e il Gattino

“Il leone è tuo, io meritavo un gattino”. Questa frase di Roberto Benigni è un regalo – anche – a ciascuno di noi.

“Il leone è tuo, io meritavo un gattino”. Con queste parole, che non credo dimenticheremo, Roberto Benigni ha ricevuto (e abbracciato) il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.

Lasciamo pur perdere che l’autore e attore pratese, che è anche premio Oscar, se lo meritava ampiamente. Ma la frase pronunciata da Benigni, ogni tanto a spasso a braccetto con Nicoletta Braschi nei viali meno frequentati di villa Pamphili a Roma (dove è un piacere incontrarlo magari ricordando l’amico comune Vincenzo Cerami), ebbene questa frase è un regalo – anche – a ciascuno di noi.

A ognuno di noi, convinto che la nostra compagna o il nostro compagno (non c’è ovviamente differenza in qualunque contesto “amoroso di coppia”) si meritino il premio e il Grazie più grandi e convinti.

Facciamo nostra la frase di Benigni e alla prima occasione – insieme magari a baci e languide carezze – diciamo anche noi “il leone è tuo, io meritavo un gattino”

Come il Leone, massimo riconoscimento in questo caso in un grande Festival di arti cinematografiche. Mentre noi, ebbene sì, meritiamo al massimo un gattino, animale comunque nobile se ci si pensa.

Mi rivolgo alle lettrici e ai lettori di Salto, dopo averlo fatto (anche con qualche telefonata notturna) alle amiche ed amici cui voglio più bene.

Facciamo nostra la frase (non la “battuta”) di Roberto Benigni e alla prima occasione – insieme magari a baci e languide carezze – diciamo anche noi “il leone è tuo, io meritavo un gattino”. Magari chi abbiamo di fronte non capirà subito e allora dovremo spiegare. Ma, poi, avremo vissuto uno dei momenti amorosi piu’ belli della nostra vita, come auguro a tutte e tutti. Perché, appunto, la vita è bella. Anche se, accidentaccio, anche in questo caso Benigni l’ha detto prima di noi. Ma tanto siamo amici, vero Roberto?