Emergenza freddo e l'arte di tamponare
Una data c’è: quella del 15 novembre. Entro circa un mese e mezzo sarà operativo a Bolzano il servizio dell’Emergenza freddo (che lo scorso anno è stato ospitato all'ex Alimarket in via Gobetti) per dare ricovero notturno ai migranti “fuori quota” e senzatetto, per un totale di 70-100 persone che dovranno accreditarsi presso il servizio di mensa. Non si tratta tuttavia del centro permanente di Bolzano sud annunciato in più occasioni dall’amministrazione comunale, già presentato lo scorso aprile al Commissariato di governo e alla Provincia, e che dovrebbe fornire accoglienza temporanea ai migranti in transito in Alto Adige e alle persone cosiddette vulnerabili, oltre a un servizio di orientamento. Tale stabile potrà accogliere 80-120 persone, e nei prossimi 7-10 giorni dovrebbe essere chiuso l'accordo. Il tempo però corre, le temperature si fanno progressivamente più rigide e occorre quindi ripiegare su una soluzione più celere, come riferiscono il sindaco Renzo Caramaschi e l’assessore comunale alle politiche sociali Sandro Repetto.
Verranno quindi installati in via Macello, vicino ai Magazzini generali in zona Piani, appositi container nell’area che ospita la vecchia sede degli Alpini che sarà abbattuta entro la prossima settimana. Il centro temporaneo sarà in funzione dal prossimo 15 novembre al 15 aprile 2018. Riguardo la struttura definitiva “tutte le proposte giunte in Comune - spiega Repetto - non risultano idonee ad un utilizzo immediato delle strutture. Serviranno interventi di manutenzione e adattamento alle nuove funzioni che probabilmente non ne permetteranno l'impiego già questo inverno. Ai Piani comunque, anche per rassicurare la popolazione residente, ci saranno tutte le condizioni affinché il centro Emergenza Freddo possa essere utilizzato in piena sicurezza e questo anche sulla base all'esperienza maturata lo scorso anno”.