Tutti pazzi per Curon. Dopo un passaggio da protagonista nella serie omonima andata in onda su Netflix, il paese della Val Venosta noto per il campanile che spunta dal lago di Resia lascia la sua impronta anche nel mondo dei videogame.

A Painter’s Tale: Curon, 1950 - il videogioco sviluppato da Monkeys Tales Studio (che ha sede a Bologna) in collaborazione con Ivipro e disponibile ora in versione completa sulla piattaforma Steam in lingua italiana, tedesca e inglese per Pc e Mac - è un’avventura incentrata sul tema della memoria, che intreccia realtà e finzione. Alla dimensione storica degli eventi si affiancano quindi elementi e personaggi immaginari.

Più in dettaglio: si tratta di una storia d’amore e resistenza, al centro della quale c’è un pittore che, in visita all’attuale Curon Venosta, viene trascinato nelle profondità del lago da una misteriosa figura femminile, si risveglia nel passato e scopre come si presentava l’antico borgo prima che venisse sommerso dalle acque un’estate di 71 anni fa.

Nel gioco gli edifici sono stati ricostruiti con la tecnica voxel a partire sia dalla documentazione fotografica dell’epoca sia dal modellino oggi custodito al Museo Alta Val Venosta, a cui sarà destinata una parte del ricavato delle vendite, così da contribuire alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale dell’area. Lungo il percorso interattivo - in cui compaiono disegni realizzati in carboncino e dipinti a olio realizzati appositamente per il videogame - una serie di dialoghi a scelta multipla danno la possibilità ai giocatori di decidere come relazionarsi con gli abitanti del borgo, ci sono minigiochi e sfide da affrontare, e si possono sbloccare e collezionare le schede dedicate alla storia di Curon e alle tradizioni dell’Alto Adige.