Proteste pro Palestina davanti ad Iveco
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Ieri (venerdì 2 febbraio) si è svolta a Bolzano una manifestazione in supporto del popolo palestinese davanti alla fabbrica Iveco Defence Vehicles. A partire dalle 17 manifestanti, striscioni e cori hanno riempito l’incrocio tra Via Luigi Galvani e via Alessandro Volta, in una zona produttiva particolarmente trafficata. Sono diverse le manifestazioni che negli scorsi mesi si sono tenute nel capoluogo contro ciò che sta accedendo a Gaza, questa volta si è scelto di protestare davanti alla sede di Iveco. I motivi della mobilitazione sono da attribuire al legame tra la nota società italiana, che produce veicoli per difesa e protezione civile, e l’industria bellica.
“Negli ultimi - affermano al megafono alcuni dei manifestanti - Iveco Defence Vehicles ha collaborato con l'industria bellica israeliana, e in particolare con Elbit Systems, allo sviluppo di mezzi militari e alla produzione di blindati venduti a paesi come Filippine e Ghana (acquisto finanziato, quest'ultimo, da istituti israeliani) anche a fini di repressione interna. Iveco fa profitti grazie a mezzi e sistemi d'arma testati sulla popolazione palestinese, e rivenduti ad altri Stati che li useranno a loro volta contro la propria popolazione”.
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“La guerra inizia qui: Iveco DV e Leonardo complici dei massacri a Gaza” affermano i manifestanti, che denunciano le violenze subite dal popolo palestinese nella striscia di Gaza. Alcuni attivisti distribuiscono volantini sulle ragioni della protesta ai pedoni e a chi, passando in macchina, abbassa il finestrino. Nonostante l’ora di punta e l’avvicinarsi del weekend, oltre a chi tira dritto, c’è chi rallenta e mostra solidarietà con la protesta.
Iveco non è l’unica azienda nel mirino della protesta, continuano infatti i manifestanti: “A Bolzano, oltre allo stabilimento Iveco, in cui si producono mezzi militari poi venduti a molti paesi NATO, è presente FlyingBasket, una start-up sudtirolese leader nel settore dei droni ad alta capacità che recentemente ha visto entrare fra i propri azionisti il colosso degli armamenti Leonardo. I droni sono al centro delle strategie militari delle guerre di oggi e del prossimo futuro e questa operazione della multinazionale italiana va letta in questa prospettiva”. Leonardo è una società italiana di difesa, prima in Unione Europea per grandezza, che produce anche veicoli e dispositivi militari.
Vengono cantati cori che hanno risuonato in molte piazze europee “From the river to the sea, Palestine will be free – Free free Plestine”, una persona vestita da scheletro sventola una bandiera dell’UE insanguinata ed alcune donne tengono in braccio dei sacchi bianchi a rappresentare i bambini uccisi a Gaza, che vengono spesso mostrati dai media coperti da lenzuoli.
Contemporaneamente alla protesta, in cui sono state diverse le critiche mosse al Governo per il supporto ad Israele, al NOI Techpark di Bolzano Sud, a pochi metri dai manifestanti, era in visita il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Urso ha incontrato il presidente della Provincia Arno Kompatscher e il vicepresidente Marco Galateo per parlare di imprenditoria ed innovazione, visitando il polo tecnologico.