Gesellschaft | sanità

“Questa situazione non è accettabile”

Le dichiarazioni di Kompatscher sul livello della sanità provinciale non bastano a rassicurare gli animi. Preoccupano l’assenza di personale e le lunghe liste di attesa.
Frauen in der Sanität
Foto: Pixabay

Nei giorni scorsi, il presidente Arno Kompatscher, assieme ai vertici dell’Azienda Sanitaria, ha preso parola per difendere la sanità locale, contestando quanto emerso dai risultati dell’analisi Gimbe che ha definito “inadempiente” la Provincia di Bolzano  rispetto ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). La sanità locale è stata bocciata sul fronte della prevenzione e nell’area distrettuale, mentre risulterebbe solo tredicesima per l’area ospedaliera.
“Basta critiche alla sanità – aveva detto il Presidente – Oggi non ci interessa soffermarci sulle difficoltà esistenti, ci sono problemi e sfide, ma allo stesso tempo è importante anche non denigrare quelle cose che funzionano bene".

 


Oggi i sindacati dei pensionati di Cgil/Agb, SgbCisl, Uil/Sgk e Asgb accolgono con favore le dichiarazioni dei vertici dell’Asl e del presidente della Giunta Arno Kompatscher. I segretari della categoria Alfred Ebner (Cgil/Agb), Anna Rita Montemaggiore (SgbCisl), Danilo Tomasini (Uil/Sgk) e Stephan Vieider (Asgb), sostengono la necessità di una maggiore sinergia tra il livello locale e quello nazionale per la raccolta e valutazione dei dati delle prestazioni fornite: “Apprezziamo anche l’avvio dei percorsi previsti dal Pnrr sui Centri operativi territoriali, sulle Case di comunità e sugli ospedali territoriali in fase di progettazione e di avvio. Sono progetti che riportando sul territorio la sanità pubblica e possono dare quella svolta auspicata da tempo. Va colta l’occasione di rivedere il ruolo della medicina di base e le possibili sinergie con quella specialistica per migliorare l’appropriatezza delle prescrizioni. Anche per questo motivo diventa una priorità la messa in rete attraverso un sistema unico di digitalizzazione”, hanno scritto i sindacati in una nota congiunta.

Oltre ai dati al cittadino interessano in primo luogo i tempi d’attesa per una visita

Non mancano in ogni caso le criticità, derivanti soprattutto dalla mancanza di personale sanitario a tutti i livelli, compresi i medici di base. “Oltre ai dati al cittadino interessano in primo luogo i tempi d’attesa per una visita. Su questo terreno i pazienti misurano il funzionamento del sistema. Se per superare l’emergenza la sanità pubblica ricorre anche alle convenzioni con i privati, non muoviamo particolari obiezioni, ma queste non possono diventare la prassi. Noi – concludono i segretari –siamo da sempre per una sanità pubblica universale e contro le privatizzazioni striscianti”.
Molto più critica è l’opposizione del Movimento 5 Stelle, che contesta le dichiarazioni del Presidente della Provincia: “In realtà – è quanto diffonde in una nota – per quanto si faccia fatica ad ammettere, è un totale disastro, confermato dall’ennesima statistica della fondazione Gimbe che piazza all’ultimo posto la Provincia autonoma di Bolzano per l’erogazione delle prestazioni sanitarie pubbliche garantite ai cittadini".

 


Secondo il Movimento, il vero scandalo risiede nel fatto che, nonostante i risultati discutibili, a livello pro capite la spesa per la Sanità in Alto Adige è più di ogni altra regione italiana. Il consigliere provinciale pentastellato Diego Nicolini, pone l’accento sui lunghi tempi di attesa: “Il Presidente Kompatscher si è scordato di quei cittadini altoatesini che sono costretti ad aspettare anni per una visita specialistica, se non possono permettersi il lusso di pagare visite private. Come al solito, oramai queste giustificazioni le sentiamo da 5 anni, per tranquillizzare l’opinione pubblica si è voluto far intendere che il pessimo dato è dovuto al fatto che il flusso informativo locale si basa su parametri diversi da quelli definiti dal Ministero della Salute e riflettono in modo incompleto l'effettiva qualità dell'assistenza offerta ai pazienti. Così non si va avanti – aggiunge Nicolini – non ci si può nascondere dietro la scusa di cifre sbagliate dovute a responsabilità altrui, perché basta andare sul sito delle prenotazioni dell’Azienda Sanitaria per capire che i tempi di attesa reali per una visita specialistica nelle strutture pubbliche sono inaccettabili e intollerabili. Da anni denunciamo gravi problemi strutturali all’interno del sistema sanitario altoatesino: l’esigenza di una riorganizzazione territoriale dei comprensori, la necessità di best practice in materia di digitalizzazione e telemedicina ma soprattutto c’è il bisogno di trovare misure efficaci per superare la carenza di personale sanitario e amministrativo per andare a ridurre le lunghe liste di attesa. Per quanto riguarda quest’ultime – afferma il Consigliere – la situazione d’attesa per le visite specialistiche continua ad essere il problema più urgente, con pazienti sono sempre più portati all’esasperazione, costretti a pagare le visite in strutture private e a procurarsi costose assicurazioni sanitarie. Non è accettabile – conclude – che in un territorio ricco come il nostro la soluzione venga potenziando la sanità privata e attraverso il boom delle assicurazioni sanitarie”.
 

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Günther Alois … Sa., 04.03.2023 - 08:28

KOMPATSCHER,ZERZER,FRANZONI UND CO.DIE HEILIGE ALIANZ DARF NICHT ANGEGRIFFEN WERDEN,AUCH WENN ES VOLL BETECHTIGT IST! ???Ach ja,gefährlich VOR den Landtagswahlen,könnte Svp Stimmen on mass kosten! Wo leben wir hier?

Sa., 04.03.2023 - 08:28 Permalink