Chronik | Estremismo

Denunce per il blitz di CasaPound

I partecipanti alla manifestazione non autorizzata “Antifascismo = mafia” di Blocco studentesco (giovanile di CP) identificati e denunciati dalla Digos. L’ANPI annuncia l’assemblea pubblica per under 35, un momento di confronto e mobilitazione.
casapound blocco studentesco “Antifascismo = mafia”
Foto: Privat
  • “Antifascismo = mafia”, dolorose e anacronistiche le parole apparse per ben due volte a Bolzano la scorsa settimana. Giovedì (27 febbraio) uno studente dell'Iis Galilei si è fatto fotografare in classe con un cartello recante la scritta “Antifascismo = mafia”. Il giorno successivo (venerdì 28 febbraio) si è tenuta una manifestazione non autorizzata sul lungo Talvera nei pressi di Ponte Druso in cui la medesima frase è stata esposta su un grande striscione. Il Questore di Bolzano Paolo Sartori fa sapere che alla manifestazione non autorizzata hanno partecipato 8-9 persone, che saranno tutte denunciate alla Procura della Repubblica per la violazione dell’articolo 18 TULPS, non avevano dato comunicazione alla questura della manifestazione. La Digos sta procedendo all’identificazione dei presenti e alle relative denunce, il questore si riserva di adottare misure di prevenzione specifiche come il foglio di via se qualcuno risultasse non residente a Bolzano e con precedenti. 

    Entrambi i gesti sono stati rivendicati da Blocco studentesco, il movimento giovanile di estrema destra che fa capo a CasaPound, da qualche anno scomparso dalle scene ed ora tornato con azioni non solo a Bolzano, ma in tutta Italia. Sui profilli social del movimento estremista sono state diffuse diverse foto di ragazzi che esponevano questo stesso striscione nelle classi di Roma, Milano, Brescia, Rieti, Cagliari, Varese, Avellino, Udine e Ascoli Piceno.  

  • La foto dello studente postata sui social di Blocco studentesco Bolzano. Foto: B.S. Bolzano
  • La condanna di ANPI

    L’ANPI bolzanina ha immediatamente condannato il gesto, indicendo un’assemblea pubblica per venerdì 7 marzo rivolta a tutte le persone under 35 nella nuova sede dell’associazione in via Resia 65/A.  “Gli autoproclamati 'fascisti del terzo millennio' riscrivono la storia a modo loro e insultano in modo delirante i fondamenti della Costituzione e tante donne e tanti uomini che, nel nostro Paese, sono stati vittime della mafia alleata con i protagonisti delle 'trame nere' di tante stragi. E' grave che ciò sia avvenuto in una scuola e ci auguriamo che vi sia una risposta adeguata senza sottovalutazioni, ambiguità, complicità, da parte delle istituzioni. Le azioni di Casapound in questi anni parlano da sole”, scrive l’associazione in una nota. “A parte le norme di legge vigenti, i responsabili di queste azioni andrebbero, comunque, 'condannati' alla lettura di qualche libro di storia e alla cura dei luoghi della memoria cittadini con supplemento di visita guidata. Siamo, ovviamente, disponibili a dare una mano”, conclude l’ANPI.