È quasi tutto pronto per l'evento del 6 aprileorganizzato da Oxfam Italia, Provincia e Centro Pace del Comune di Bolzano.“MONDO IN FAME” sarà caratterizzato da un ciclo di incontri formativi in cui interverranno rappresentanti di organizzazioni non governative, università e mezzi di comunicazione. Il focus principale sarà sull'analisi delle crisi climatiche, sui conflitti e sulla finanziarizzazione del cibo: tematiche di grande impatto sociale che affamano il nostro mondo. Una giornata per provare a capire insieme quale futuro si prospetta per milioni di persone. Ce ne parla Sabina Morosini, responsabile di Oxfam Italia in Alto Adige.

SALTO: Quali sono le finalità della giornata del 6 aprile?

Sabina Morosini: “L’evento del 6 aprile rappresenta la tappa finale di un percorso che ha cercato di coinvolgere inizialmente gli studenti e studentesse del nostro territorio. La prima attività è stata quella di organizzare degli incontri nelle scuole superiori di Bolzano, a cui hanno partecipato alcuni dei relatori e relatrici che ritroveremo nella giornata finale del 6 aprile. Gli incontri hanno avuto come obiettivo quello di aumentare le conoscenze e la consapevolezza dei giovani sul tema delle crisi alimentari e sulle conseguenze che esse hanno su milioni di persone, che per sopravvivere sono costrette a lasciare le loro terre. Il fenomeno è stato affrontato da vari punti vista – continua Morosini - come le conseguenze del cambiamento climatico, gli effetti della finanziarizzazione del cibo e la distruzione causata dai conflitti. Le scuole che hanno aderito alla proposta hanno portato ad un coinvolgimento di circa 100 studenti e studentesse. La giornata del 6 aprile, infatti, vuole offrire una panoramica sui problemi della produzione ed accesso al cibo ed offrire delle possibili soluzioni ad un problema che necessita di una visione politica innovativa e di interventi strutturali tempestivi di tutela della produzione ed accesso al cibo.”

Qual è l’importanza di organizzare progetti formativi di questo tipo?

“Temi come la fame, l’accesso al cibo e le conseguenti crisi alimentari sono temi molto complessi che non si possono limitare a slogan riduttivi come: “Non c’è cibo per tutti”, o soluzioni semplicistiche. In verità il tema è molto complesso – sottolinea Morosini - e l’obiettivo del progetto è proprio quello di analizzare le cause del fenomeno da vari punti di vista e provare a delineare una possibilità di soluzioni concrete a cui tutti possano anche nella loro quotidianità contribuire. Aumentare la consapevolezza è il primo passo per poi provare a contribuire alla soluzione dei problemi.”

Ricevete sufficiente sostegno dagli enti pubblici e dai privati?

“Il progetto è stato finanziato dall’ufficio Relazione Estere e Volontariato della Provincia di Bolzano. Inoltre, è stato realizzato in partnership con il Centro per la Pace che ci ha supportato nello svolgimento delle attività, arrivando poi a sensibilizzare rappresentanti del Comune di Bolzano e tutte le organizzazioni del territorio. Quindi sì, ci sono il sostegno e la sensibilità per accogliere iniziative di questo tipo. Sarebbe forse necessariomaggiore supporto nella diffusione più capillare di eventi come questo.”

Un appello per voi fondamentale?

“Obiettivo prioritario di Oxfam è quello di ridurre le diseguaglianze che sono sempre più accentuate non solo tra i paesi cosidetti del Nord ed i paesi “in via di sviluppo” ma anche all’interno della nostra società.Risulta quindi fondamentale approfondire le informazioni, aumentare la consapevolezza e l’impegno che ciascuno di noi può mettere per creare le condizioni per una società più equa e coesa.”