Politik | Comunali 2020

“Combattiamo il fascismo nascosto”

Parco stazione, il centrosinistra contro Giorgia Meloni e la destra. Verdi e Sinistra: “Stop populismo, vanno risolti i problemi”. Fattor: “Mai avere paura del razzismo”.
Meloni a Bolzano
Foto: Othmar Seehauser

La breve visita elettorale con annesso ritrovo assieme ai candidati, striscioni, dichiarazioni ad effetto sul “parco della vergogna” - per dare manforte alla campagna di Roberto Zanin e alla proposta di un candidato sindaco di centrodestra - non poteva che provocare una risposta dallo schieramento avversario. Verdi, Sinistra unita e Pd rispondono a distanza a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che nella sua tappa bolzanina di martedì scorso ha attaccato il centrosinistra sul punto dolente della città, la marginalità presente nella zona attorno allo scalo ferroviario.

 

I Verdi: risposte sociali a problemi sociali

 

I Verdi del capoluogo, assieme a Sinistra unita e a Stefano Fattor, candidato nella lista Pd, puntano l’attenzione sull’aspetto sociale della complicata situazione dei giardini e della zona circostante. Una parte della città in cui continua l’attività  di controllo delle forze dell’ordine. Sono state 400 le persone identificate dalle volanti della polizia di Stato in agosto, come ha comunicato ieri la questura: 7 gli arrestati, 34 gli individui denunciati a piede libero, a cui si aggiungono le numerose piccole quantità sequestrate di cocaina, eroina e marijuana confezionate per lo spaccio. Martedì prossimo, 8 settembre, parte invece il servizio di vigilanza in piazza Silvius Magnago ed intorno ai palazzi provinciali. Lo ha annunciato l’assessore provinciale al patrimonio Massimo Bessone (Lega): “Mettiamo in sicurezza la zona dopo che si sono ripetuti diversi atti vandalici, ed aver constatato un crescente degrado su tutta l’area a causa della presenza di escrementi, immondizie, siringhe”.


 

 

 

Niente sparate elettorali, ma soluzioni concrete e attente ai risvolti umani e sociali: questo il messaggio del partito che fa parte della giunta uscente e che sulla questione si è impegnato anche attraverso Chiara Rabini, referente de consiglio comunale per rifugiati e richiedenti asilo. “Il parco stazione fa comodo a tutti, per parlare di vergogna e di situazioni inaccettabili, trovandosi sulla stessa linea populista di gridare vergogna e degrado al fine di cacciare voti (e – chissà –  di invocare rimedi da parte dei grandi investori privati?)”, dice Urban Nothdurfter, assistente sociale nonché candidato nella lista ecologista alle comunali. “Noi siamo favorevoli a ordine e sicurezza per tutti, ma chiediamo risposte sociali a problemi sociali e investimenti in una città aperta e inclusiva. Ci vogliono politiche che non lascino per strada le persone e non le solite retoriche del degrado”.

Il parco stazione fa comodo a tutti, per gridare slogan e cacciare voti. Noi vogliamo sicurezza per tutti, ma nessuno va lasciato per strada (Nothdurfer, Verdi)

 

 

“Il cosiddetto parco della vergogna nasce dalle incompetenze nella gestione del fenomeno migratorio e da politiche che preferiscono sfasciare anziché rafforzare un sistema di accoglienza integrata e diffusa sul territorio.” sottolinea Andreas Pablo Pietkiewicz, operatore sociale e anche lui candidato. La responsabilità individuata è quindi soprattutto nelle politiche nazionali sull’immigrazione.

 

La Sinistra: volontari di strada e risorse

 

La Sinistra parte dalle stesse premesse e propone “misure concrete” a livello locale accompagnate dall’abolizione a livello nazionale “delle leggi irresponsabili e demagogiche volute dalla destra (partendo dalla Bossi-Fini fino ai decreti Salvini) che hanno causato solo clandestinità e marginalità”. Lungo l’elenco di azioni di natura sociale proposte, da finanziare contando sulle “molte risorse a disposizione della nostra provincia”.

Basta con le leggi irresponsabili che hanno creato solo clandestinità e marginalità, dalla Bossi-Fini ai decreti Salvini. Ed ecco le nostre proposte concrete per la zona stazione (Sinistra unita)

La Sinistra chiede maggiori risorse per rafforzare il personale dei servizi “di strada”, la creazione “di un team interdisciplinare d’intervento composto da operatori dei servizi sociali e della sanità pubblica e volontari che monitori costantemente la situazione”, l’accoglienza per coloro “che hanno diritto ad un’assistenza per legge, in quanto richiedenti asilo, rifugiati o senza tetto”. Ancora, la presa in carico presso i servizi sociosanitari delle “persone in stato di dipendenza o con problematiche sanitarie”. Infine, la postilla: “I reati sono di competenza delle forze dell’ordine e vanno perseguiti secondo la legge. L’intervento delle forze dell’ordine è assolutamente necessario ma la problematica non può essere assolutamente scaricata solo su di esse”.

Spaventa chi tace di fronte alle sparate di Meloni o della Lega. Esiste la paura di molti candidati di dire cose impopolari. Ma non bisogna mai temere fascismo latente e razzismo (Stefano Fattor, Pd)

 

 

Il Pd: degrado a Verona colpa della Lega?

 

Fattor esordisce con un parallelo che guarda ai territori del vicino Veneto governati dalla Lega. “Giorgia Meloni - scrive in un post su facebook - ha detto che il parco davanti alla stazione è il simbolo del degrado provocato dall’amministrazione di centrosinistra. Possiamo dedurre allora che l’analoga situazione davanti alla stazione di Verona (vedi allegata la foto dell’aggressione all’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti) o di Treviso (vedi l’omicidio di un clochard etiope dell’anno scorso e tanto altro) siano colpa dell’amministrazione di destra. In Veneto, terra di ‘sceriffi’ della Lega. In periodi di campagna elettorale però spaventa chi tace di fronte alle sparate di Meloni o della Lega. Esiste infatti anche, meno evidente ma per questo più pericolosa, la paura dei candidati di molti partiti, che sono persone giuste e ragionevoli, che induce al silenzio. Paura di essere impopolari, paura del prezzo politico da pagare, paura che anche i princìpi più solidi non servano più a nulla di fronte all’ignoranza e all’odio. Non bisogna mai avere paura del razzismo e del fascismo latente. Bisogna nominarli, e combatterli con le armi della ragione e del diritto”.

Con il crollo del Pil nazionale del 12% stare al gioco dei populisti è la via giusta? (un utente sui social)

C’è però chi nei commenti al post critica la scelta di inseguire il centrodestra sul proprio terreno naturale, la propaganda sulla sicurezza. “Con il crollo del Pil nazionale del 12% - chiede un utente - e di fronte al problema della migrazione che non viene volutamente o per incompetenza risolto, stare al gioco dei populisti e parlare solo di questo è la via giusta?”.

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Karl Trojer Do., 03.09.2020 - 11:28

Questa estrema destra è il ritorno agli anni di guerra del secolo scorso, anni che elogiavano i nazionalismi ed il razzismo. Chi vota questi candidati distrugge, a mio parere, il futuro dei propri figli e flagella se stesso..

Do., 03.09.2020 - 11:28 Permalink