Wirtschaft | Silver Economy

Il valore aggiunto degli anziani

La Silver Economy è un concetto che si riferisce all'economia dedicata agli anziani.
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Silver Economy
Foto: CGIL SPI LGR
  • Una fascia di popolazione in costante crescita ha bisogno di prodotti e servizi specifici. Con l'aumento dell'aspettativa di vita, soprattutto a partire dagli anni '70 e grazie al miglioramento delle condizioni di salute, le persone over 60 rappresentano un fattore sempre più significativo per l'economia nei paesi sviluppati.

    Questa fascia di popolazione offre enormi opportunità economiche e sociali. Si stima che la Silver Economy stia per raggiungere quasi il 20% del Pil europeo, mentre in Italia incide tra i 300 e i 350 miliardi sul Pil, a seconda dei criteri applicati. Si tratta di una cifra considerevole, che non solo genera nuove opportunità economiche, ma anche posti di lavoro in settori in cui la componente umana prevarrà anche in futuro. Si stima che la Silver Economy possa generare 11 milioni di nuove opportunità di lavoro in Europa e oltre 1 milione in Italia. Secondo uno studio di Confindustria, già oggi operano 1,6 milioni di persone in questo settore.

    Grazie ai progressi della medicina e della tecnologia, l'aspettativa di vita è destinata ad aumentare ancora, sebbene probabilmente a un ritmo meno veloce del passato. Questo alimenterà ulteriormente la domanda di servizi e prodotti per anziani. Un settore sicuramente in crescita sarà rappresentato dai servizi sanitari, ma anche da altri prodotti e servizi specializzati, come l’assistenza domiciliare, la fisioterapia e dai numerosi dispositivi medici. A questo si aggiungono le tante innovazioni tecnologiche già presenti sul mercato mentre altri strumenti saranno continuamente introdotti. 

    L’innovazione tecnologica avanza rapidamente e offre nuove opportunità nel settore della ricerca e della produzione. Video camere collegate a un'app sullo smartphone, insieme ad altri sensori, possono aiutare nella sorveglianza domestica e sanitaria dell’anziano. Inoltre, è possibile fornire supporto nella gestione della casa, nella mobilità e nella comunicazione con familiari e amici. Con la telemedicina, i medici sono in grado di controllare e gestire da remoto alcune malattie croniche. Tuttavia, per ottimizzare l’utilizzo di questi strumenti è necessaria una formazione specifica per gli anziani e investire in ricerca.

    Anche il turismo deve prestare attenzione agli anziani e alla loro voglia di scoprire il mondo. Pacchetti di viaggio personalizzati, magari anche per coprire la bassa stagione, wellness per anziani, viaggi culturali e itinerari e attività adatte alle loro esigenze rappresentano un’opportunità da cogliere. Anche l’enogastronomia deve trovare il suo spazio nel mondo degli anziani. Gli anziani frequentano i musei e i siti di interesse storico e assistono a spettacoli musicali e teatrali più dei giovani. Gli over 65 non sono inoltre legati ai periodi classici delle ferie e possono contribuire a mitigare gli effetti del turismo di massa in certi periodi dell’anno se l’offerta è vantaggiosa.

    Un altro settore riguarda la progettazione e realizzazione di abitazioni più accessibili e sicure, oltre alle case di riposo e i centri di assistenza. Nuovi modelli abitativi e interventi per l’utilizzo di nuovi strumenti digitali negli alloggi vanno realizzati per mantenere l’anziano nel proprio ambiente sociale il più a lungo possibile, alleviando così la pressione sulle case di riposo e offrendo un indiscutibile benessere fisico e sociale al singolo.

    Nonostante queste opportunità, la Silver Economy presenta anche delle sfide. Non tutti gli anziani sono pronti ad adottare nuove tecnologie. A volte le capacità cognitive possono rappresentare un limite, ma frequentemente ci si trova di fronte a barriere mentali difficili da superare. La gestione degli anziani soli o isolati è una questione sociale crescente, accentuata dai cambiamenti nei modelli familiari. In questo contesto, le istituzioni pubbliche, le associazioni di volontariato e i cittadini hanno un ruolo cruciale nel sostenere queste persone.

    Per alimentare tutti questi progetti, le politiche pubbliche devono adattarsi alle nuove realtà e garantire i finanziamenti necessari, a partire dalla ricerca e dalla formazione di un numero adeguato di professionisti che operano in questi settori. Questo vale per la salute, ma anche per la progettazione e costruzione di nuovi modelli abitativi e la gestione del disagio sociale. È importante non dimenticare il lavoro svolto dagli anziani come nonni, volontari, formatori delle giovani generazioni e altro. Sono prestazioni che non alimentano il Pil, ma sono ormai indispensabili per la nostra società. Questo forse è l’aspetto da considerare maggiormente.

    In questo contesto, riveste particolare importanza l’invecchiamento attivo. La legge in Alto Adige è stata approvata da tempo, ora è necessario avviare la fase di realizzazione concreta. Qui è fondamentale una forte sinergia tra pubblico e privato, in particolare con il terzo settore e l’associazionismo. Qui si apre un cantiere ricco di opportunità per sperimentare nuove forme di collaborazione tra associazioni di volontariato, terzo settore e istituzioni pubbliche, al fine di sviluppare politiche utili per le persone anziane. A livello comunale e di quartiere, è essenziale promuovere l'interazione sociale tra giovani e anziani e tra gli anziani stessi.

    Per questi motivi la Silver Economy rappresenta un'opportunità unica per affrontare le sfide demografiche del nostro tempo. Con un approccio innovativo e inclusivo è possibile trasformare l'invecchiamento della popolazione in un vantaggio economico e sociale. Investire nel benessere degli anziani non solo migliora la loro qualità di vita, ma arricchisce anche quella dell'intera società. Sentirsi utili aiuta ad affrontare in modo positivo l’invecchiamento. La sfida è costituita dal riuscire a creare un ambiente in cui gli anziani possano prosperare, contribuendo attivamente all'economia e alla comunità.


    Testo a cura di Alfred Ebner