Politik | Bolzano

Governare l’ingovernabile

Traffico, nello scenario “hard” frutto delle simulazioni per la Zona industriale spunta il raddoppio dell’Arginale. Fattor: “In arrivo masterplan per l’Ospedale e PUT”.
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Foto: Pixabay

A Bolzano “ci sono quattro elementi da considerare: la ri-progettazione della zona produttiva, il PUT, il masterplan dell’ospedale e il nuovo sistema di approvvigionamento in centro storico”. L’assessore alla mobilità del Comune di Bolzano Stefano Fattor illustra una a una le novità che interesseranno il futuro della viabilità nel capoluogo. In primis il lavoro sulla Zona industriale, realizzato in sinergia con la Provincia e arrivato alla fine della sua fase progettuale tecnico-esecutiva. “Qui gli snodi principali saranno tre: il nuovo sottopasso di via Grandi/via Roma che garantirà uno scorrimento veloce verso nord attraverso via Siemens, fermate e percorso del nuovo metrobus per Laives e l’ingresso ‘diretto’ verso i ponti Palermo e Resia”, non più solo dall’Arginale, ma anche provenendo da sud.

 

 

Simulazioni sono difficili da fare, cambiano se la SS12 andrà in galleria” sottolinea Fattor, ma in ogni caso delineano due scenari: uno “hard” e uno “soft”. Il primo, da 177 milioni di euro, prevede un’infrastrutturazione massima, con un bypass sotterraneo per ogni rotonda della Zona (per il passaggio del metrobus ogni 4 minuti) e il raddoppio dell’Arginale “a sbalzo” sul fiume Isarco. Il secondo scenario, da 72 milioni di euro, vede invece un’infrastrutturazione molto meno pesante delle rotonde, più veloce da realizzare, e non un raddoppio bensì un rafforzo dell’Arginale tutta a due corsie (più una terza agli imbocchi dei ponti), con espropri nei sedimi delle aziende. Ovviamente esiste uno scenario intermedio, “una via di mezzo che vede una progressione graduale dal secondo al primo scenario”. Resta fuori dagli scenari elencati la galleria del Virgolo, con un raddoppio a due corsie verso nord, su cui pesano le difficoltà per lo svolgimento del cantiere, da concertare con quello ferroviario in costruzione prima del 2026.

 

Nuova viabilità all'ospedale

 

Cantieri che preoccupano l’assessore Fattor: “La città è in grado di assorbirli e di farli convivere tutti? Anche avendo i soldi, in quanti anni si possono realizzare queste infrastrutture? Già il cantiere di via Einstein sarà un’onda anomala. Occorrerà perciò cadenzare i cantieri della zona produttiva”. Altro lavoro di pianificazione in dirittura di arrivo è il masterplan per la mobilità all’ospedale San Maurizio, affidato dalla Provincia a Stefano Ciurnelli, che rivoluzionerà la mobilità di accesso al nosocomio. “L’ospedale è una cittadella nella città, un grande attrattore da 10mila persone al giorno”, ricorda Fattor, “e con prospettive di crescita, tra studentato e probabile nuova facoltà di medicina”. Quattro milioni di euro saranno spesi solo per una nuova segnaletica interna.

 

Gestire la ricerca di parcheggio

 

Altro lavoro è la definizione del Piano urbano del traffico (PUT), che dev’essere redatto ogni due anni (sebbene non venga rinnovato dal 2014) e contiene misure rapide per arginare i fenomeni in atto. “Al contrario del PUMS, che definisce le strategie nel decennio, il PUT stabilisce le azioni a breve termine” spiega Fattor, che aggiunge: “Abbiamo tre grandi limiti esogeni da cui difenderci, elementi esterni a tratti ingovernabili: l’autostrada A22, la zona produttiva che occupa ben un terzo della città e per anni è stata governata da un ente terzo, ovvero la Provincia, e i parcheggi a rotazione in ZTL, ben 1850, un’attrazione fatale”. Per Fattor più che la riduzione dei posti auto - come suggerita nel caso di Piazza della Vittoria - è decisiva la gestione del traffico “parassita” attraverso dei software che indirizzino il traffico. Prossima alla presentazione anche le nuove regole per l'approvigionamento delle merci in centro storico.

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Massimo Mollica Do., 03.11.2022 - 10:45

Lo ripeterò all'infinito: le auto devono circolare sotto terra. E siccome, grazie a Dio, ve ne saranno sempre di più BEV i costi di aereazione saranno minori. Anzi, le strade sotterranee le renderei esclusive delle auto elettriche. Per i parcheggi ci viene incontro la tecnologia. Sarà Google Mpas e app affini a dirci se vi sono posti liberi e magari a suggerisci il posto migliore per parcheggiare e andare dove cogliamo andare. Che per forza non dev'essere il centro, perché se io voglio andare a torvare un parente che vive a Casanova e vengo da fuori città dove parcheggio?
Se bisogna cambiare bisogna farlo in modo SMART! Interconnessi con lampioni intelligenti che utilizzano algoritmi. E poi, per favore più colonnine per le auto elettriche!

Do., 03.11.2022 - 10:45 Permalink