Kultur | salto weekend

Piccoli registi crescono

Eredità altoatesine: 3 documentari girati da filmmaker provenienti dalla scuola Zelig scelti per partecipare ai Festival cinematografici di Roma, Firenze e Genova.
cinepresa.jpg
Foto: upi

“Ho letto ne Les Cahiers du Cinéma che un regista è come, come un guardone, un voyeur. È come se la macchina da presa fosse... il buco della serratura della porta dei tuoi genitori. E tu li spii, e sei disgustato... e ti senti in colpa... ma non puoi fare a meno di guardare. Fare i film è come un reato. Un regista è come un criminale. Dovrebbe essere illegale”. Così rifletteva Matthew (Michael Pitt) nel film di Bernardo Bertolucci The Dreamers del 2003. Ebbene, un pugno di possibili futuri “fuorilegge” hanno lasciato il “nido” costruito nel circuito cinematografico altoatesino per presentare le proprie opere in diverse kermesse lungo lo Stivale. Si tratta di 3 pupilli della scuola di documentario Zelig di Bolzano, che proprio venerdì 2 e sabato 3 dicembre ha festeggiato la conclusione del triennio formativo proiettando al Cinema Capitol i dieci film di diploma 2016. Stefano Lisci, ex studente della Zelig, che con il suo Bar Mario è approdato al Rome Independent Film Festival (RIFF), Georg Zeller, anche lui ex alunno della scuola di documentario bolzanina, con A Second Birthday scelto per il Festival dei popoli di Firenze e Désirée Marianini che, insieme alla direttrice della fotografia Laura Cesarini e alla montatrice Michal Shanny, freschi di diploma, hanno presentato il loro Happy New Year alla 19esima edizione del Genova Film Festival.

 

Bar Mario

Ha sfilato sul red carpet capitolino del RIFF - andato in scena dal dal 24 novembre al 2 dicembre - il regista Stefano Lisci con il suo film interamente ambientato a Bolzano che racconta della realtà quotidiana scandita nel caffè costruito a forma di nave - “una nave tappezzata di banconote in balia della tempesta economica mentre tra caffè, vino e sigarette, la vita sottocoperta scorre tranquilla” - situato in zona Rencio e vissuto da personaggi peculiari. Capitano della nave, Marina, che gestisce l'attività di famiglia, si prende cura del marito Roberto, e al tempo stesso cresce il figlio trentenne. Lisci, dopo il tirocinio sul set di Piccola Patria di Alessandro Rossetto ha lavorato sul set del film Anita B di Roberto Faenza e su quello di Sils Maria di Oliver Assayas, mentre nel 2015 ha tenuto un seminario di cinema nella scuola Fermi di Bolzano. Bar Mario, la sua opera prima girata tra dicembre 2013 e aprile 2015 e realizzata con il contributo della Provincia Autonoma di Bolzano, in coproduzione con la Cooperativa 19 e sostenuto grazie a una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma online Kiss Kiss Bank Bank, nasce come un progetto indipendente. La troupe è interamente composta da giovani diplomati alla Zelig. L’appuntamento romano è il primo successo, dopo tre anni di lavorazione, per la pellicola che è stata accolta con entusiasmo al Cinema Savoy, ma che non è riuscita a vincere nella categoria per cui era in concorso: “documentari italiani”. 

 

Bar Mario - Trailer

 

A Second Birthday

Opera commovente che arpiona alla sinistra del petto il film di Georg Zeller, ospite della 57esima edizione del Festival dei Popoli, organizzata nell’ambito della 50 Giorni di cinema internazionale a Firenze di Fondazione Sistema Toscana, e realizzata grazie al sostegno del MiBACT. Il documentario A Second Birthday racconta la storia di Misha, il figlio del regista, che è affetto da fibrosi cistica, una malattia incurabile. Ha nove anni quando si rende necessario un trapianto di fegato. Una profonda consapevolezza di sé, delle grandi questioni della vita ed una candida visione del mondo lo hanno accompagnato nelle lunghe degenze negli ospedali di tutta Europa. Il padre di Misha, attraverso questo intimo, emozionante lavoro, filma il tempo e lo spazio di una testimonianza che incanta, durante i mesi che precedono e che seguono il trapianto. “Quando ho saputo che mio figlio avrebbe ricevuto presto un nuovo fegato - racconta Zeller - è stato un processo naturale girare alcuni momenti in cui ci preparavamo per quest’avventura. Solo molto tempo dopo ho avuto il coraggio di guardare il filmato ed ero sorpreso di scoprire che non si parlava di sangue e sofferenza ma piuttosto di come avvicinarsi all vita, alle sue incertezze e ai suoi limiti”. Il film ha partecipato al Festival - che è andato in scena dal 25 novembre al 2 dicembre - nella categoria “concorso internazionale” in cui ha trionfato il regista serbo Ognjen Glavonic con il film Depth two.
 

A Second Birthday - Trailer

 

Happy new year

Il piccolo tour cinematografico si conclude con uno dei 10 Film di diploma della Zelig girati da 30 studenti in tutto, in 14 location diverse, dalle vigne e dai piccoli paesi delle montagne alpine fino alle foreste equatoriali del Sud America, dal più grande mercato all’aperto in Europa fino alle periferie urbane in Cina, dai freddi corridoi degli ospedali in Slovacchia fino alla notte del Circolo Polare Artico all’estremo Nord in Europa, dai villaggi e siti storici in Cambogia fino alle strade e spiagge deserte di una nota località balneare italiano in inverno. Happy new year, di Désirée Marianini Torta, Laura Cesarini e Michal Shanny è stato selezionato per il Genova Film Festival (dal 28 novembre a oggi, 4 dicembre) e proiettato al The Space Cinema lo scorso giovedì, 1° dicembre. Il film racconta di una periferia urbana a Wuhan in Cina, un palazzo fatiscente da cui un quarantenne guarda al mondo con cinismo e rancore. Un tempo l'edificio ha ospitato un esperimento di autogestione e di vita in condivisione alternativa. Intorno la pulsante ed enorme metropoli in costante costruzione e decostruzione, in cui lo spazio della memoria è sempre più difficile da ritrovare.  

Happy New Year - Trailer - EN