“Corona pass, noi non ci fermiamo”
Non si torna indietro. La ventilata impugnazione dell’ordinanza sul Corona pass (rilasciato a chi è vaccinato, guarito o testato) da parte del governo centrale e l’istruttoria sul “lasciapassare” altoatesino aperta dal Garante per la protezione dei dati personali non spostano di un millimetro la convinzione del governatore Arno Kompatscher che la strada imboccata dalla Provincia di Bolzano sia quella giusta.
“Continuiamo a credere che la nostra strategia sia quella vincente, visto che viene peraltro portata avanti sia dall’Unione europea con il Green pass sia dall’Italia che ha introdotto la certificazione verde ma semplicemente ancora non l’ha implementata - dice Kompatscher nel consueto appuntamento virtuale con la stampa dopo la riunione di giunta -. Spero che il governo non ci metta i bastoni fra le ruote solo perché siamo partiti prima con un progetto di fatto già previsto sia a livello nazionale che europeo, come ho avuto modo di far presente anche ai rappresentanti dell’esecutivo nazionale venerdì scorso. Con l’introduzione del pass abbiamo evitato situazioni discriminatorie fra chi è già vaccinato e chi ancora non può esserlo”.
Sottolineando che nei singoli comuni del territorio si stanno allestendo sempre più punti per effettuare i test (da collegare al pass), Kompatscher insiste sulla linea intrapresa dalla giunta provinciale: “Abbiamo aperto prima di altre regioni, concesso gli spostamenti fra comuni e già da settimane abbiamo introdotto la didattica in presenza al 75% anche per le superiori, ciononostante la situazione epidemiologica è rimasta stabile, con i test del resto riusciamo a scongiurare l’impennata dei contagi e a interrompere in tempo la catena di infezione”.
Intanto domani (5 maggio) parte lo screening al Palaonda di Bolzano, e inoltre sarà possibile fare gratuitamente i test nasali rapidi autosomministrati anche nelle farmacie. Sono 110 quelle che aderiscono all’iniziativa sulle 130 presenti sul territorio provinciale. I tamponi gratuiti saranno offerti ai residenti, a chi ha un domicilio in Alto Adige e anche ai turisti che arriveranno da altre zone del Paese e dall’estero.
In quanto al progetto Corona pass, prosegue il Landeshauptmann, questo viene sviluppato progressivamente, nell’arco dei prossimi giorni verranno aggiunti nella versione digitale anche i dati dei vaccinati e dei guariti; per entrare nei locali interni di bar e ristoranti restano in ogni caso valide le certificazioni cartacee. L‘esecutivo ha chiarito che sia gli esercenti che i clienti sono obbligati a rispettare le regole e possono essere puniti per inadempienza, come previsto dall’ordinanza n. 21. Gli ospiti devono avere i documenti con loro e gli operatori hanno l’obbligo di controllare i clienti: questo vale per il settore della ristorazione così come per tutte le altre attività previste.
Sangue freddo infine sull’istruttoria del Garante per la protezione dei dati personali: “È dovere dell’Autorità verificare che si rispetti la tutela della privacy, abbiamo dieci giorni per fornire tutte le informazioni utili ed è ciò che faremo, siamo inoltre disponibili ad adottare ogni altra misura necessaria a garantire meglio l’assoluta tutela dei dati personali”, così Kompatscher.