Circus Roma ed eterni scheletri

Sui quotidiani di oggi poche notizie dal sapore estivo e molti interrogativi, impliciti o espliciti sul futuro della provincia di Bolzano.
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Foto: Elisa Cappellari

I quotidiani odierni evidenziano, come spesso accade, scelte fortemente diversificate per quanto riguarda gli argomenti da mettere in primo piano. Dolomiten abbina in apertura tre notizie secondo lo schema internazionale, nazionale e locale. Il "nazionale" è affidato alla fotonotizia, a dire il vero un po' datata ormai del torinese sbranato da una tigre. L'"internazionale" riporta le ultime info sul golpe militare in Egitto: "Armee setzt Präsident Mursi ab", mentre il livello locale è affidato ad un Bericht sulla franosità del territorio altoatesino, fortemente accentuata dagli ultimi mesi di forti e continue precipitazioni. 
Alto Adige sceglie per l'apertura invece la denuncia dell'ex consigliere provinciale dei Freiheitlichen Thomas Egger, già data ieri anche da Salto, in merito ai privilegi previdenziali di cui godrebbero i contadini tirolesi, anche quelli non svantaggiati dalla location in alta quota dei loro terreni. "Agricoltori, ancora contributi" titola Alto Adige in merito e gli fa eco anche Tageszeitung con un saporito "Stinksaure Bauern". 
Corriere dell'Alto Adige sceglie invece di dare rilievo alle tensioni emerse tra con Friuli e Trentino in merito ai risparmi legati alla spending review. "Bizzo severo: intesa o ricorso alla consulta" titola il giornale riportando le dichiarazioni dell'assessore provinciale preoccupato per l'ammontare dei tagli che dovrà affrontare la provincia di Bolzano, stante la situazione, senza un accordo ad hoc con le autonomie confinanti. 
Oggi è in edicola anche FF che dedica la copertina ed un lungo servizio interno alle gioie e soprattutto ai dolori affrontati dai parlamentari altoatesini a Roma, ma si occupa anche degli investimenti immobiliari di Luis Durnwalder da qualche giorno nell'occhio del ciclone per le condizioni "privilegiate" di cui il presidente avrebbe goduto negli acquisti. Tutto il mondo è paese, potremmo dire.