"Questo Piano non è all'altezza"
“Aspettiamo un Piano Clima completo e vincolate”. È il messaggio delle organizzazioni di Climate Action, del Dachverbands für Natur- und Umweltschutz, di Fridays for Future e del Klima Club. Dopo il luglio appena trascorso (il secondo più caldo degli ultimi trent'anni), il disastro della Marmolada e l’emergenza idrica, gli effetti del riscaldamento globale non possono più essere ignorati. Insomma: “È ora di agire”, come ripetuto dagli ambientalisti.
Queste scelte non sono più a passo con i tempi
Non usano mezzi termini, le associazioni che si sono riunite oggi (4 agosto) in conferenza stampa, deluse dalla bozza del Piano Clima della Provincia recentemente pubblicata e dalle politiche poco ecologiche dei singoli comuni altoatesini. “I Comuni hanno già in mano uno strumento per ridurre drasticamente il consumo energetico, ma invece di riadattare le strade e le piazza alle ondate di calore, attraverso la piantumazione degli alberi, e investire nelle ciclabili e nel car-sharing, acquistano autobus a diesel, ampliano le stazioni sciistiche e finanziano con i soldi pubblici attrazioni turistiche come la funivia di Tires. Queste scelte - ribadiscono i rappresentanti - non sono più a passo con i tempi".
L’Alto Adige non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che si era prefissato
Qualcosa, però, si sta muovendo e, secondo gli attivisti, una prima parte generale del documento verrà presentata ai Sustainability Days di settembre. “La nuova bozza del documento afferma che l’Alto Adige non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che si era prefissato. Serve un nuovo programma in linea con gli accordi di Parigi perché il Piano Clima provinciale non è all’altezza della radicalità della crisi climatica” dice Zeno Oberkofler, attivista FFF. “Nonostante la delusione, abbiamo continuato a portare avanti delle proposte ed ora chiediamo che i commenti degli esperti vengano integrati davvero nelle politiche provinciali. Serve coraggio”.
Secondo Thomas Egger, presidente del Klima Club, per attenuare l’attuale crisi dell’energia dal punto di vista ecologico e sociale, l’Alto Adige ha bisogno di un piano chiaro che indichi quanta elettricità e quanto gas possono essere risparmiati. Una sfida, quella del contrasto al cambiamento climatico, che non è solo ecologica, ma anche sociale: “Serve intervenire sensibilizzando la popolazione, soprattutto quella più critica, sulle motivazioni delle scelte che si intraprendono. È essenziale - ha concluso la presidente del Dachverbands Madeleine Rohrer - che le scelte siano democratiche e legittimate dalla popolazione oltre che dalla politica, altrimenti perderanno di efficacia”.
Un invito accalorato da parte
Un invito accalorato da parte mia per la salvaguardia di questo pianeta: basta usare i social media. Non dico di non utilizzare internet ma basta con i social media.
I social media inquinano. E
I social media inquinano. E Greta non l' ho conosciuta sui social.