“Non andremo a elemosinare nulla”
Fratelli D’Italia ha presentato oggi (4 settembre) la lista per le prossime elezioni provinciali. 35 nomi, tra volti conosciuti e alcune sorprese, hanno affollato il piccolo gazebo in Piazza Walther.
“In questa lista potranno esserci il prossimo vice presidente della Provincia e il prossimo assessore”, esordisce il capolista Marco Galateo.
Attesa nelle prossime settimane a sostenere i candidati, anche la premier Giorgia Meloni: “Ci ha promesso che sarebbe venuta ma è chiaro che non lascerà i suoi impegni nazionali e internazionali per un'elezione locale”, precisa il consigliere.
L’obiettivo è fissato all’elezione di quattro consiglieri, ma soprattutto essere incisivi nelle scelte strategiche: “Non andremo a elemosinare nulla – afferma il deputato Alessandro Urzì che ha presentato la rosa dei candidati –. La nostra priorità è portare in consiglio provinciale una rappresentanza forte di Fratelli D’Italia per essere determinanti per le scelte future. Questi numeri il centrodestra italiano li ha già raggiunti. Ora – sostiene Urzì – che non siamo più la lista dell’un percento ma un partito di raccolta, sappiamo che possiamo farcela ”.
Non solo Bolzano
Il partito di Giorgia Meloni punta, dopo il capoluogo, al bacino elettorale di madrelingua italiana dei comuni di Provincia. Dopo Marco Galateo, ci sono i nomi di Bruno Borin, assessore comunale di Laives eletto con la Civica del sindaco Christian Bianchi, Paola Zampieri, consigliera comunale di Merano e Antonio Bova, consigliere di opposizione da 25 anni a Bressanone.
Seguono Alessandro Forest, capogruppo in consiglio comunale a Bolzano, il segretario amministrativo del partito Stefano Stagni, i consiglieri comunali di Bolzano Myftiu Tritan e Anna Scarafoni.
Diversi i candidati provenienti dalle Civiche e dagli altri partiti, come il consigliere comunale di Salorno Mario Tondini, che ha deciso di abbandonare la casacca della Lega.
“Sfatiamo il romanzo che le liste civiche vanno solo in un'unica direzione. In Fratelli D’Italia hanno dimostrato di trovarsi bene” afferma Urzì, non risparmiandosi critiche agli avversari. “Ci hanno chiesto di giudicare questi cinque anni della Lega. Non possiamo definirli in altro modo se non sbiaditi – è l’affondo del deputato –. Abbiamo scelto candidati credibili, non degli specchietti per le allodole come quelli dei Verdi e del Team K, che sanno benissimo che non potranno mai essere eletti”.