Gesellschaft | Referendum

Il popolo ha sempre ragione. O quasi.

L'esito del Referendum svizzero sull'immigrazione danneggia i pendolari transfrontalieri altoatesini.
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Si è parlato di referendum sabato scorso all’assemblea dei lavoratori pendolari transfrontalieri a Sluderno in val Venosta (Bz). Di referendum svizzeri. L’anno scorso, infatti, i cittadini della Confederazione Elvetica si sono espressi in maggioranza per limitare l’immigrazione di stranieri, compresi i pendolari giornalieri. Ed in questa condizione si trovano i circa 500 lavoratori altoatesini che lavorano nel Cantone dei Grigioni. Essi vedono l’esito di questo Referendum svizzero come uno spettro per il futuro del proprio posto di lavoro. È previsto infatti che venga modificata in senso restrittivo la Costituzione svizzera e che si introduca una forte limitazione del contingente di posti di lavoro per immigrati, oltre alla loro subordinazione al diritto di precedenza per i locali. La stessa Ministra del Governo Dei Grigioni, presente all’assemblea, ha sì confermato che i lavoratori sudtirolesi sono indispensabili per l’economia del suo Cantone, ma ha confermato nel contempo che va rigorosamente applicata la volontà popolare. Quindi limitare il diritto alla libera circolazione delle persone anche a costo di violare un così fondamentale diritto di base. Ma il popolo ha sempre ragione. O quasi.

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Sebastian Felderer Di., 06.01.2015 - 08:50

Si, Alberto, quasi e la veritá spesso sta in mezzo. In questo caso fra il popolo svizzero e i pendolari venostani. Ti stimo, perché sei presente anche a Sluderno nell'assemblea dei pendolari. Io, che sono nativo da quelle parti, S.Valentino alla Mutta, conosco bene questo fenomeno dei pendolari. Sono cresciuto con questo e oggi sono molto scettico. Anzi, sono convinto di una cosa: questa possibilitá del posto di lavoro in svizzera sta rovinando l'Alta Val Venosta. I giovani lasciano la valle per guadagnare un multiplo in Svizzera, potendo vivere peró in Val Venosta. Li purtroppo tutta l'economia va a friggersi, pensi solo all'agricoltura. Io ero presidente del consorzio di irrigazione fino al 2010 e ho visto, che non c'é piú il minimo interesse, per la coltivazione dei terreni. Lo fanno ancora i padri e poi ... ? Questo rapporto con la Svizzera é regolata dal rapporto franco svizzero - euro. Se poi il cambio dovesse andare a sfavore, allora tutti i pendolari sono in crisi e vengono in Val Venosta a piagere e lamentarsi. Per il momento le imprese edili ed altri non trovano personale e tanti lasciano alle spalle addirittura l'artigianato. Da noi c'é un detto: Me ne frego di tutto il mondo, io vado in Svizzera! Allora in questo caso la popolazione ha forse torto in confronto di altri realtá, ma certo non a riguardo dei pendolari venostani.

Di., 06.01.2015 - 08:50 Permalink