Bolzano e tram… ma i trambus no?
Lo ammetto, sto seguendo distrattamente la questione del nuovo tram a Bolzano. Leggendo dei costi da 120 milioni di Euro, mi è però venuto in mente un trambus da 24 m che sta già circolando da alcuni anni in quindici unità per le vie di Malmö in Svezia.
Si tratta di un bus che assomiglia molto ad un tram (per la verità era anche previsto per il metrobus dell’Oltradige...). Anche nella città francese di Nimes arriveranno entro il 2021 sedici unità di questo bus in versione 24 metri dal costo non propriamente contenuto: 998mila Euro per unità. Caro sì, ma alla fine non lo è ma lo spiego più avanti. Questi trambus, costruiti da un’azienda belga, hanno la caratteristica di essere dotati di un sistema di trazione metano-ibrido. Per la cronaca, nelle due città citate la scelta è caduta su questa tipologia di trazione in quanto l’alimentazione tradizionale è e sarà a biometano.
Esistono altre soluzioni di trazione per tale trambus come quelle diesel e diesel-ibrido, probabilmente le più “economiche”, che personalmente scarto a priori, ma tale piattaforma consentirebbe anche la trazione elettrica (scartata a Nimes perché con un’autonomia per ora troppo limitata), come filobus (trolley) e pure a idrogeno, che però e di certo avranno costi ben più alti della versione hybrid-CNG, che oggi appare essere il miglior compromesso tecnologico.
Il vantaggio di un bus simile come negli esempi svedese e francese? Nessuna necessità di sderenare le strade con i binari e flessibilità nell’utilizzo considerando che il tram facilmente si ingolferà nel traffico cittadino dovendo scorrere in parte su strade aperte alla circolazione.
Sono soprattutto i costi che sarebbero ben inferiori per questa soluzione su gomma. Con i già ricordati 120 milioni di Euro, la soluzione trambus come a Nimes (la capienza di ognuno dei sedici mezzi in via di acquisizione sarà di 144 posti, 47 seduti e 97 in piedi ma la configurazione è personalizzabile) permetterebbe di comprarne… 120! E in tempi del tutto inferiori rispetto alla realizzazione del tram. Quindi, se si avessero a disposizione tali fondi, si potrebbe anche ipotizzarne l'uso sull’asse fra Laives e Bolzano e fra il capoluogo e Merano come pure su altre tratte trafficate da pendolari in ambito sub- e interurbano, compatibilmente con la lunghezza.
Varrebbe la pena quindi di pensarci. Il mio intervento termina qui, sono la politica e i/le cittadini/e che potrebbero (dovrebbero?) ora porsi qualche domanda in merito sempreché ci sia la voglia di porsi delle domande su questa, almeno per me decisamente interessante, alternativa.