Politik | Bolzano

Diminuiscono ancora gli studentati

La società Demeter del gruppo Dalle Nogare ritira il progetto di nuova costruzione in via Siemens. Ora gli alloggi per studenti a 600 euro al mese saranno 210, meno della metà di quelli che chiede Unibz. Konder: "No agli studentati pubblici, costi alti".
Studentato tosolini
Foto: Salto.bz Fabio Gobbato
  • La situazione degli alloggi per studenti bolzanini continua a peggiorare. La società Demeter del gruppo trentino Dalle Nogare ha infatti deciso di sfilarsi dall’accordo con il Comune per la costruzione di studentati privati convenzionati. Il motivo? “L’azienda non è riuscita ad aderire ai fondi PNRR per realizzare il progetto, e quindi, per una questione economica ha deciso di non proseguire”, spiega l’assessore all’urbanistica del Comune di Bolzano Stephan Konder. Vengono quindi meno i 380 posti che si sarebbero dovuti realizzare in via Siemens, nei pressi della nuova facoltà di ingegneria. Le strutture private convenzionate che offriranno alla popolazione studentesca prezzi calmierati, con un tetto massimo a stanza fissato a 600 euro saranno appena 210, meno della metà del fabbisogno comunicato da Unibz di 750 unità.

    Non è la prima volta che un’azienda si ritira da questi progetti: a giugno 2024 il comune aveva trovato un accordo per 771 i posti letto nei nuovi studentati. A manifestare interesse, oltre a Demeter e Habitat (del gruppo Tosolini), erano state anche Straudi Spa e Decor Srl rispettivamente due strutture con 248 e 160 in via Mayr Nusser, che si erano però tirate indietro nel settembre 2024 sempre “per questioni di fattibilità economica”. In totale, i due progetti avrebbero dovuto offrire 580 nuovi posti letto per studenti: 210 posti in piazza Adriano e 370 in via Siemens, nelle vicinanze della nuova sede NOI Techpark della Facoltà di Ingegneria. 

  • Il Vicesindaco Stephan Konder: “Se ci sono privati disposti a fare uno studentato con i parametri si facciano avanti” Foto: Seehauserfoto
  • Resta in piedi il progetto da 210 posti letto per studenti di Tosolini in piazza Adriano. “I lavori di ristrutturazione e trasformazione dell’edificio sono in corso. La consegna potrebbe non avvenire per l’inizio dell’anno accademico universitario, ma comunque entro il 2026, prossimo anno accademico”, ha detto il vicesindaco. La società di Tosolini ha offerto la possibilità di realizzare circa 100 posti letto aggiuntivi, arrivando ad un totale di 300-310 unità abitative in piazza Adriano, ma l’ampliamento sarà effettuato solo se la domanda per i 210 posti si rivelerà effettiva. “Il fabbisogno che ha comunicato l'università quindi noi partiamo dal presupposto di questo fabbisogno però è sempre un fabbisogno teorico c'è nella pratica poi bisogna capire se effettivamente c'è questo fabbisogno noi crediamo assolutamente di sì anche l'università dice di sì però chiaramente l'imprenditore prima vuole capire se effettivamente poi la richiesta non c'è solo sulla carta ma anche effettivamente poi chiaramente bisogna anche vedere di trovare nuove soluzioni”, spiega Konder. 

  • La nuova facoltà di ingegneria di Unibz. Foto: Blum/NOI
  • Un duro colpo per la popolazione universitaria, tra le categorie più colpite dalla scarsità di alloggi in città, che da anni chiede alle amministrazioni pubbliche un cambio di passo sul tema. La via prospettata dal Comune di Bolzano rimane quella di affidarsi ai privati tramite convenzione, calmierando quindi il prezzo, mentre è esclusa la possibilità di realizzare studentati interamente pubblici. “Per quanto riguarda gli studentati pubblici, è fondamentale il coinvolgimento della Provincia. Da quanto ho saputo, la Provincia attualmente preferisce orientarsi verso un’altra soluzione, anche perché realizzare studentati pubblici comporta costi molto elevati. Come Comune, non possiamo intervenire direttamente, perché non disponiamo del budget necessario per questo tipo di investimenti”, aggiunge Konder, che auspica nell’individuazione di nuove aree, ad esempio nella zona industriale, dove è stata recentemente inaugurata la Facoltà di Ingegneria. 

    “Se si trovasse uno spazio adatto per uno studentato, sarebbe sicuramente un’opportunità interessante. Al momento stiamo ragionando su queste possibilità, anche in collaborazione con l’università, ma concretamente non c’è ancora nulla di definito”, aggiunge il vicesindaco. I privati interessati avrebbero alcuni vincoli come, ad esempio, un massimo 600 euro al mese di affitto e vent'anni di vincolo sull’edificio. “Se ci sono privati disposti a fare uno studentato con i parametri si facciano avanti”, conclude il Vice Sindaco. 

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Karl Gudauner Di., 05.08.2025 - 23:33

Wenn die Unterkünfte für Student:innen dringend gebraucht werden, kann mit Fug und Recht erwartet werden, dass die Politik lösungsorientiert weitere Schritte unternimmt. Bei dem Landeshaushalt sind angeblich zu hohe Kosten ein Argument, das ins Leere geht. Wenn es private Investoren schneller auf die Reihe kriegen, dann müssen für diese halt attraktive Bedingungen geschaffen werden. Z.B. durch die öffentliche Bezuschussung der preisgünstigen Mieten. Wenn die privaten Investoren Hand durch ihren Rückzug Druck ausüben, um vom Land günstigere Bedingungen zu erwirken, so ist dafür ein vernünftiger Rahmen zu setzen. Lenken sie nicht ein, sind andere Bauträger zu suchen, die sich in solchen wohlgemerkt einzelnen Projekten mit geringeren Gewinnmargen zufriedengeben. Sowas nennt man dann Gemeinwohlorientierung. Würde dem Bausektor nicht das Geschäft verderben.

Di., 05.08.2025 - 23:33 Permalink
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Salto User
Josef Fulterer Mi., 06.08.2025 - 06:59

"Die Pfoten weg!," von tollen Studenten-Unterkünften, bei denen die privaten INVESTOREN ganz gerne, "ein nicht zu kleines Bisschen öffentliches Geld einsacken möchten!"

Mi., 06.08.2025 - 06:59 Permalink