“Area sosta camper? Così non va”
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Quella di Via Maso della Pieve, situata proprio di fronte al cimitero del capoluogo, è l’unica sosta camper nel comune di Bolzano. D’altronde, che lo sviluppo di aree di sosta vicino alle città sia qualcosa di raro lo hanno bene in mente i numerosi camperesti locali e non.
Durante l’estate 2024, ormai quasi giunta alla fine, l’unica zona comunale riservata agli amanti delle case a quattro ruote sembra essere perennemente occupata da camper e roulotte stazionari. A farlo presente al Comune è stato il Camper Club Alto Adige/Südtirol che, a SALTO, conferma di non aver ricevuto alcuna risposta. “Abbiamo contattato l’amministrazione attraverso la Posta Elettronica Certificata il 16 luglio, ma nessuno ci ha risposto: né il Segretario generale, né l’Ufficio Infrastrutture ed Arredo Urbano e neppure il Comandante della Polizia Municipale”, spiega a SALTO Enzo Coco, giornalista e da 5 anni Presidente del Camper Club Alto Adige/Südtirol. “Ci sono cumuli di immondizia, vestiti stesi, tendalini aperti con sotto panche da cucina e gente che dorme per terra. Il Comune intervenga”, sottolinea ancora Coco.
“Non voglio attaccare nessuno, ma è necessario che questo servizio funzioni”
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Secondo Coco, inoltre, il Comune di Bolzano dovrebbe meditare sulla possibilità di ampliare l’attuale zona camper, essenziale per turisti, viaggiatori e camperisti locali che usufruiscono di quel luogo per scaricare le acque nere. Però, nel frattempo, serve trovare una soluzione: “In attesa che l’amministrazione valuti questa proposta, secondo noi – continua Enzo Coco – servirebbe avere un sistema di controllo dell’area. Ad oggi non c’è la vigilanza e non si sa quanti camper effettivamente paghino il biglietto e per quanto tempo si fermino”. Secondo quanto riporta il Camper Club, infatti, nell’area esistono due zone non chiaramente definite e segnalate dai cartelli: una ad uso esclusivo dei camper, una per le auto. Le roulotte, teoricamente, non potrebbero stanziare nell’area di sosta. La permanenza massima consentita è di 72 ore consecutive. “Sono mesi che i nostri soci ci comunicano che l’area è occupata da soggetti non camperisti e da roulotte. Così non va. E non voglio trasformare questa faccenda in una questione etnica, sia chiaro: non attacchiamo nessuno. Però è necessario che questo servizio funzioni, e il Comune deve intervenire per renderlo accessibile alla comunità”, continua Coco.
“Servirebbe avere un sistema di controllo dell’area come per esempio alcuni sorveglianti”
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E sul fatto che i camperisti solitamente preferiscano fermarsi per qualche giorno in un’area di sosta invece che nell’unico campeggio presente a Bolzano, Coco evidenzia: “Non è una questione di soldi, ma di comodità. I campeggi offrono dei servizi utili tipicamente a chi va in tenda, a chi possiede un camper non servono. È sufficiente uno spazio illuminato e magari recintato, un aggancio alla corrente elettrica e un luogo dove caricare e scaricare l’acqua. L’area in via Maso della Pieve – conclude Coco – non sta assolvendo a queste funzioni. Spero che il problema venga risolto”.