Segantini, danni per oltre 200mila euro
Arriva una prima stima dei danni (150mila euro e solo per i provvedimenti urgenti) per quella che più nessuno ritiene a Merano una bravata, magari sfuggita di mano agli autori. Autori forse adulti, di sicuro organizzati e senza scrupoli, che non puntavano a un banale blocco delle lezioni, sia pure gravissimo in questo periodo avanzato dell’anno scolastico. Ma ricapitoliamo i fatti. Con una doppia azione vandalica, sulla quale i Carabinieri di Merano stanno indagando con una intensità esemplare, è stata messa ko la scuola media Segantini di via XXX aprile, storico istituto cittadino. Un uno-due pugilistico che ha piegato la comunità meranese (prima il 18 marzo, poi domenica 2 aprile): ettolitri d’acqua provenienti da idranti interni che hanno invaso i locali, piano per piano. Centinaia di ragazzine e ragazzini tra i banchi, un corpo docente e una squadra di non docenti preparati: tutti a casa da un giorno all’altro dallo scorso 20 marzo.
Insomma, non basteranno 150 mila euro per risanare i danni provocati dai due atti vandalici che hanno allagato la scuola media Segantini. Ingente lo sforzo messo in atto per accelerare il processo di asciugatura. “Stiamo lavorando alacremente e senza posa su tutti i fronti”, confermano dall’assessorato comunale alla scuola italiana, dove insistono: “Assieme alla Sovrintendenza e alla dirigenza scolastica stiamo cercando una soluzione idonea che garantisca il normale svolgimento delle lezioni al mattino per le alunne e gli alunni che ora sono impegnati in classe nelle ore pomeridiane. Assieme ai tecnici e agli operatori del cantiere comunale abbiamo – anche grazie a più potenti apparecchiature prese a noleggio - accelerato il processo di asciugatura delle aule di via XXX Aprile così da poter procedere al più presto possibile al risanamento dei danni”. “Secondo una stima predisposta prima del secondo atto vandalico commesso nella notte fra domenica e lunedì scorso, ripristinare la piena funzionalità dell’edificio avrebbe richiesto una spesa di almeno 150mila euro, ma l’importo ovviamente è destinato ad aumentare perché la seconda incursione notturna ha causato l’allagamento di aule che nella prima occasione erano state risparmiate dall’acqua. E inoltre la stima non tiene conto dei danni arrecati ad arredi, materiale informatico e didattico, che sono di competenza provinciale”.
Un groviglio di problemi e una matassa ancora da sbrogliare, come si vede chiaramente. Nel frattempo prenderanno il via le conferenze informative per i genitori organizzate dal Comune in collaborazione con la Libera Università di Bolzano e il Forum prevenzione. Il primo appuntamento è previsto per mercoledì 19 aprile dalle 17.30 alle 19.30 nell’aula magna della scuola Deflorian in via Huber 15. Il secondo appuntamento è in programma mercoledì 3 maggio, stessi orari, alla scuola Deflorian: si parlerà di promozione del benessere e di competenza emotiva. La partecipazione, a entrambe le conferenze, è gratuita e non è necessaria la prenotazione. Proprio di fronte alla Deflorian, comunque, si staglierà il gigante buono della Segantini colpita al cuore per due volte.
Avanzo corposo
Se non altro, consolazione comunque amarissima, i denari per restituire la Segantini alla comunità meranese ci sono. Anche se avrebbero potuto avere destinazione diversa. Ammonta infatti a 22 milioni e 470mila euro l’avanzo di amministrazione 2022 del Comune di Merano. Un importo che potrà essere utilizzato per effettuare importanti investimenti e che consentirà, come conferma l’assessore alle finanze Nerio Zaccaria, “di affrontare il 2023 con relativa tranquillità”.
"All’avanzo di amministrazione - spiega Zaccaria - vanno aggiunti 3.176.000 euro relativi a una parte vincolata che ricaviamo essenzialmente dagli oneri di urbanizzazione e dalle multe che, per legge, dobbiamo destinare a precisi investimenti (manutenzione immobili, riasfaltature, illuminazione pubblica). Altri 4.795.000 di euro sono previsti come fondi di accantonamento e consentiranno all’amministrazione comunale di affrontare il 2023 con una relativa tranquillità: in particolare, 500mila euro serviranno a sanare eventuali perdite delle società partecipate, a 3.218.000 ammonta invece il “fondo contenziosi” a disposizione dell’avvocatura comunale, 500mila euro sono destinati a finanziare il trattamento di fine rapporto di dipendenti comunali e 577mila euro a coprire i crediti, come si dice in linguaggio tecnico-giuridico, di dubbia esibigilità“.
Suggerirò di prevedere 2,2 milioni di euro per la conversione a LED dell’illuminazione pubblica e 200mila euro per rimediare ai danni provocati alla scuola media Segantini,
Poi, una buona notizia ulteriore, a patto aggiungiamo noi che gli assessorati competenti vigilino meglio e di più sulla qualità dei progetti: “Con gli utili di Alperia che verranno versati al Comune di Merano riusciremo anche a finanziare la seconda rata dei contributi alle associazioni cittadine“.
“Degli investimenti – è sempre Neri Zaccaria a parlare - dovremo ovviamente parlare in Giunta per stabilire insieme le priorità. Personalmente suggerirò di prevedere 2,2 milioni di euro per la conversione a LED dell’illuminazione pubblica, 500mila euro per l’aggiornamento prezzi dei lavori alla scuola elementare Deflorian, 200mila euro per rimediare ai danni provocati alla scuola media Segantini, 585mila euro per l’adeguamento dell’impianto antincendio della casa di cura Sant’Antonio“. "Una parte dei 22 milioni di euro di avanzo andranno comunque messi da parte come fondo di riserva per far fronte ai rincari energetici. Un’operazione, questa, che la normativa vigente ci consente di effettuare ancora quest’anno“, conclude l’assessore al Bilancio del Comune di Merano. Concludiamo con altri numeri. Convinti come siamo che una buona amministrazione debba saper fare bene i conti se vuole lavorere (e anche comunicare a cittadine e cittadini) bene.
Nel 2022 il Comune di Merano ha speso 1.920.628 euro (con un aumento del 46,11% rispetto al 2021) per l‘energia elettrica, 1.024.343 euro per il teleriscaldamento (+62,59%), e 970.134 euro per il gas (+106,21%), a fronte di un calo dei consumi, sempre rispetto all’anno precedente: -5,42% per l'energia elettrica, -16,15% per il teleriscaldamento, e -31,58% per il gas. Le spese sono aumentate anche nel settore dei servizi di manutenzione ordinaria (immobili, impianti attrezzature), per la refezione scolastica (2.060.609 euro, +27,19%) nonché per la gestione degli asili nido (1,283.097, +15,48%) e delle scuole d’infanzia (2.397.386 euro, +13,34%).