Politik | Scandalo pensioni d'oro

I sindacati: "Pahl è un bugiardo"

Le organizzazioni sindacali replicano al portavoce degli Altmandatare. Serafini (Uil): "non abbiamo partecipato alla stesura della legge". Buonerba (Cisl): "l'emendamento è stato inserito in extremis, noi eravamo d'accordo su un'altra cosa".

I sindacati altoatesini sono infuriati con Franz Pahl, neo-eletto portace degli 'Altmandatare' e cioè dei consiglieri ed assessori provinciali non più in servizio. I responsabili delle organizzazioni dei lavoratori in particolre respingono al mittente l'accusa di essere stati 'informati' ma anche ed addirittura essere 'stati  'd'accordo' con la legge 6/2012 sui vitalizi, avendo addirittura 'espresso soddisfazione per l'orientamento sociale della legge'.

In merito il segretario provinciale della Uil-Sgk Toni Serafini ha emesso oggi un comunicato durissimo. 

"Quando afferma che i sindacati sapevano delle norme, l’ex Consigliere Regionale Pahl dice una enorme bugia.
I sindacati non hanno certo partecipato alla stesura della Legge e già da anni si sono mobilitati per una maggior sobrietà in politica, e per ridurre quindi, le indennità, i rimborsi e i vitalizi dei Consiglieri Regionali."

Ma il vicesegretario della Cisl-Sgb Michele Buonerba non è da meno ed anzi va nel merito di come sarebbero andate le cose. 

"Nella bozza che avevamo discusso nel luglio 2012 il contestato art.10 non c'era ed è stato inserito da Rosa Thaler attraverso un emendamento il giorno stesso in cui è stata votata la legge" dice Buonerba, chiarendo che i sindacati  si erano detti d'accordo sul quadro normativo per i nuovi consiglieri ma che erano stati tenuti all'oscuro di quello che sarebbe stato l'orientamento nel saldare i conti con i consiglieri delle precedenti legislature.   
"Per quanto riguarda invece il passato si era parlato dell'introduzione del sistema contributivo e molto genericamente della necessità di trovare un compromesso per consentire di far passare la legge in consiglio regionale" precisa Buoneraba, aggiungendo che "si era parlato in modo vago di una forma di trattamento di fine rapporto"
Insomma: con i sindacati la presidente Rosa Thaler non avrebbe mai parlato di importi, né tanto meno di fondo family, aumento dell'aspettativa di vita e tassi d'interesse di favore

E allora? 
"Altri incontri con Rosa Thaler non ci sono stati e successivamente siamo stati messi davanti al fatto compiuto" dice Buonerba, facendo riferimento al colpo di mano in cui il famigerato articolo 10 della legge venne votato all'unanimità dai capigruppo ("tutti quanti", ribadisce Buonerba) e quindi votato in fretta e furia in quel famigerato 19 settembre.