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“La Bolzano che vogliamo”

Rete Economia presenta le proposte ai candidati. Cominciando da Zanin, “poi vedremo Caramaschi”, dice la Cna-Shv. Dalle grandi opere al traffico “che non può attendere”.
Rete Imprese, Cna, Zanin, Bolzano
Foto: RE-WN

Concretezza sulle grandi infrastrutture per alleggerire il traffico (da via Einstein alla galleria di Monte Tondo) - un tema caro al candidato del centrosinistra Renzo Caramaschi -, affiancate però da soluzioni tampone immediate volte a risolvere i problemi delle code. Allo stesso tempo, l’attenzione per una città che “con 11.400 imprese e 48.000 posti di lavoro nel privato è il motore economico dell’Alto Adige”: sembra di sentire la parola d’ordine della campagna elettorale di Roberto Zanin, candidato del centrodestra, su #Bolzanocapoluogo. Cercano evidentemente di fare breccia nei programmi dei diversi schieramenti le proposte di Rete Economia-Wirtschaftsnetz per le elezioni comunali 2020 a Bolzano.

 

Il confronto parte con Zanin 

 

“La Bolzano che vogliamo. Le proposte delle imprese e della cooperazione”. Si chiama così il documento programmatico che in 18 slides sintetizza le proposte raccolte dalla piattaforma di coordinamento a quattro. Il lavoro di presentazione agli aspiranti sindaco è cominciato proprio da Zanin. Il candidato del centrodestra, sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista Oltre-Weiter (presente con il capolista Gabriele Giovannetti), ha partecipato all’incontro nella sede di via Righi. Tuttavia a breve, promette l’associazione di categoria, “si terrà un analogo incontro Caramaschi”, mentre “altri incontri ci saranno con tutte le forze politiche che vorranno confrontarsi con RE-WN, che rappresenta una fetta importante del tessuto economico cittadino”.

 

 

Dopo l’introduzione da parte di Claudio Corrarati, coordinatore di Rete Economia, che ha sottolineato come alla base del documento ci sia una visione della città “smart, sostenibile, a misura di Pmi e startup, di giovani, anziani, lavoratori”, il direttore di Cna-Shv Gianni Sarti si è soffermato sui temi urbanistici e degli insediamenti produttivi. Federico Tibaldo e Mirco Benetello, presidente e direttore di Confesercenti, hanno delineato le strategie per rivitalizzare i quartieri con il commercio di vicinato e scongiurare la desertificazione. Stefano Ruele, direttore di Coopbund, è intervenuto sul temporary home per dare una casa ai lavoratori, sulla programmazione del nuovi quartieri e sullo sviluppo del terzo settore come complemento ai servizi pubblici. Letizia Lazzaro, direttrice di CooperDolomiti, ha puntato sulla necessità di valorizzare la cooperazione su vari temi, dalla casa alla cultura, il sociale e lo sport.

Da parte sua Zanin, a beneficio degli interlocutori di Rete Economia, ha individuato numerosi punti di convergenza tra le proposte ricevute e i punti del programma di coalizione. Ha dato inoltre la disponibilità per approfondire altre tematiche cogenti, ad esempio il futuro del Mercato generale (soggetto allo sfratto del Comune causa Areale, ora rinviato a metà gennaio 2021), e per accogliere ulteriori suggerimenti.

 

Mobilità, aziende, quartieri e innovazione

 

Ecco i dettagli del programma. Bolzano, definita “motore economico dell’Alto Adige” necessita secondo il coordinamento imprenditoriale di “concretezza sulle grandi infrastrutture (via Einstein, galleria Monte Tondo, raddoppio viale Trento, prolungamento via Avogadro, circonvallazione e/o interramento A22) che, nella prossima consiliatura, devono trovare piena attuazione con l’avvio dei cantieri”. 

Il tema di mobilità, però, la città “non può attendere la conclusione delle opere, ma necessita subito di interventi tampone (apertura a fasce orarie di ponte Resia, via Claudia Augusta, segnaletica smart che indirizzi verso le vie più libere)”. È in parte la richiesta avanzata questa settimana dallo stesso Corrarati. Le associazioni economiche ritengono inoltre che non si debba delegare tutta la programmazione residenziale all’Areale ferroviario, “ma occorre avviare adesso un nuovo piano urbanistico comunale, programmando insediamenti con adeguati spazi per commercio e artigianato di servizio”.

 

 

C’è spazio anche a innovazione e sostenibilità. La visione di RE-WN disegna una Bolzano green, con i risanamenti energetici con l’ecobonus anche per gli edifici pubblici, a zero emissioni (grazie agli incentivi per il cambio del parco veicoli delle imprese, e delivery point diffusi per la consegna merci), smart (segnaletica, telesoccorso, domotica, incentivi per digitalizzare le piccole imprese), commerciale (rafforzando i negozi di vicinato nei quartieri anche attraverso iniziative culturali), a misura di piccola impresa (piccoli appalti, sportelli pubblici dedicati). La città, prosegue la proposta, deve essere capace di agevolare la successione per le imprese a fine corsa, in grado di dare sostegno alle persone (con lo sviluppo della cooperazione e del terzo settore), sicura (grazie a progetti di sicurezza diffusa e partecipata), capace di integrare. Infine, Bolzano può diventare appieno una città della cultura (eventi diffusi sul territori) e da vivere (movida multicentrica), capace di reagire innovandosi all’emergenza Covid.

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Massimo Mollica Do., 06.08.2020 - 18:00

Beh con 5 persone si è fatto il pienone! Comunque, se vogliamo parlare di smart (che va tanto di moda) l'incontro poteva essere fatto benissimo con Microsoft Teams, oppure con Google Meet o ancora con Zoom. Poteva essere aperto a tutti (previa registrazione) e perché no, pure registrato e pubblicata su Youtube, a mo di testamento per i posteri. E inoltre non creava alcun traffico cittadino...
Perché un conto è parlare di "città “smart, sostenibile, a misura di Pmi e startup, di giovani, anziani, lavoratori. Un altro è farlo.

Do., 06.08.2020 - 18:00 Permalink