"Virtus Bolzano, intesa da migliorare"
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Dopo la retrocessione dalla serie D, quella attuale per la Virtus Bolzano è una stagione da condurre ai vertici della classifica, sperando che a maggio la squadra, possa tornare immediatamente in quarta serie. Anche se in casa biancorossa non c’è alcuna pressione in tal senso, tutt’altro. Come ci spiega in questa intervista il capitano Arnaldo Kaptina.
SALTO: Arnaldo, domenica scorsa avete perso il big match contro il Maia Alta. Quanto fa male questa sconfitta?
Arnaldo Kaptina: Fa male come tutte le sconfitte, come le altre partite ci tenevamo a vincerla, però non ci siamo riusciti. Loro hanno sfruttato un nostro errore noi davanti potevamo però fare certamente di più.
Che obiettivo avete quest’anno?
Provare a vincere ogni partita, riuscire a tornare in serie D sarebbe bello però non siamo obbligati
Non sarebbe un fallimento dunque non arrivare primi?
Assolutamente no, perché siamo una squadra nuova, con un nuovo mister. Dobbiamo pensare a migliorare settimana dopo settimana e son convinto che i risultati arriveranno perché le qualità le abbiamo
San Giorgio, Anaune, Termeno Mori son le quattro sfide che mancano fino al termine del girone d’andata, quale temi di più?
Temiamo tutti i nostri avversari. Anche perché ad esempio siamo andati a Riva a giocare contro la Benacense e abbiamo perso al 95’, contro il Rovereto ci hanno segnato al 90’ e contro il Brixen al 95’ il che ha significato lasciare diversi punti per strada. Ogni partita ha delle insidie dobbiamo viverle tutte come fosse la più difficile.
Vedo un buon livello in Eccellenza, ci sono squadre organizzate, con buoni giocatori: da quando l’ho lasciata, sette anni fa, mi sembra migliorata notevolmente
Dove dovete migliorare?
Abbiamo una buonissima squadra, a livello individuale siamo la migliore del campionato però dobbiamo conoscerci di più come giocatori. Abbiamo tanti giovani ma sono di valore e sono affiancati da gente di esperienza. Al di là dei punti persi, le prestazioni ci sono sempre state
Che Eccellenza ha ritrovato dopo esserne stato lontano per un po’ di anni?
Vedo un buon livello, ci sono squadre organizzate, con buoni giocatori: da quando l’ho lasciata, sette anni fa, mi sembra migliorata notevolmente
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Quest’anno è il capitano della squadra, una responsabilità in più per lei
Si, ma è una responsabilità che mi prendo volentieri. Come in passato del resto, anche se non ero capitano, tengo tantissimi ai risultati della Virtus Bolzano
Con l’addio in panchina di Sebastiani e l’arrivo di Scudier cosa è cambiato?
La mentalità è rimasta pressoché la stessa, anche perché un grande lavoro è stato fatto con il nostro ex mister, il migliore a livello della regione, e con il quale siamo cresciuti molto tutti quanti. E’ cambiato il modulo, adesso giochiamo con il 4-3-3.
Ad inizio dicembre il campionato si ferma per la sosta invernale e tornerà poi ad inizio febbraio. Lei è tra quelli che pensano che il girone di ritorno sarà un altro torneo?
Vedremo come sarà, l’ultima volta che mi sono fermato due mesi è stato sette anni, fa, di sicuro bisognerà fare una nuova preparazione e cercare di arrivare pronti alla seconda parte del campionato
In serie D, categoria che voi in casa Virtus Bolzano conoscete bene, il Lavis sta facendo fatica, come spesso accade alla compagini della nostra regione
Ho vissuto anche in realtà diverse dalle nostre e, giocare in serie D significa essere nel quarto campionato d’Italia. Nella maggior parte delle altre squadre, gli allenamenti sono di livello professionistico, in orari pomeridiani e in più le varie squadre possono contare su giovani che escono da settori giovanili importanti. Con la Virtus Bolzano abbiamo fatto tanti anni in questa categoria e abbiamo sempre fatto una fatica immensa per mantenerla. Il Lavis, se trova i meccanismi giusti, può sicuramente riuscire a salvarsi, però parte sempre un po’ sfavorita.