Gesellschaft | La polemica

“Tutte balle”

Zaninelli (Zot) risponde al Comune il quale afferma che il mercatino delle pulci ha perso la sua vocazione anche per via degli espositori che arrivano da fuori città.
mercato pulci
Foto: upi

Si torna a parlare di mercatini delle pulci a Bolzano, tema pruriginoso che già nella scorsa amministrazione aveva creato non pochi attriti con le associazioni che partecipano a queste iniziative. Ieri, 5 dicembre, la giunta comunale si è occupata della regolamentazione di tali mercatini che si svolgono su suolo pubblico e precisamente sulle passeggiate del Talvera e in alcune piazze cittadine (piazza Tribunale, piazza Mazzini, piazza Montessori e piazza Matteotti). “Queste manifestazioni - ha affermato il vicesindaco Christoph Baur - sono cresciute nel corso degli anni con presenza di espositori che spesso provengono da fuori città, con alcuni che a volte assumono comportamenti problematici oppure frequentano i mercatini in maniera più o meno stabile”. Tutto ciò - ha spiegato ancora Baur - ha contribuito a far perdere a tali mercatini la loro vera natura e vocazione iniziale con uno sviluppo che invece tende ad una direzione opposta rispetto a quella voluta dal capoluogo.

“Tutte balle”, replica Giorgio Zaninelli, presidente dell’associazione Zot, che ha ideato il mercatino delle pulci sul Talvera, “finché ci siamo stati noi i commercianti venivano cacciati, e comunque non vedo cosa cambia se gli espositori arrivano da fuori città posto che non siano veri e propri commercianti”, quello dei mercatini, secondo il presidente dell’associazione Zot, è un giro d’affari non trascurabile che tiene viva la città e che ha un forte richiamo turistico. “È una vergogna che la nostra attività sul Talvera abbia dovuto chiudere - prosegue Zaninelli che da poco più di un mese si è trasferito con il Mercatino del riuso sull’area del Centro revisioni della Provincia a Bolzano sud - e voglio dire che se ci fosse qualcuno intenzionato a riaprirlo con quelle peculiarità avrebbe tutto il nostro appoggio. Il fatto è che forse il nostro territorio ha troppi soldi e perciò non interessa anche quel ‘poco’ che può arrivare da queste iniziative”.

Dal momento che il Comune intende organizzare piccoli mercatini dell’usato nei vari quartieri per coinvolgere maggiormente i residenti e vivacizzare i diversi rioni e le zone periferiche della città, la giunta ha inoltre deciso di non affidare più la gestione a terzi dei mercatini dell'usato sui prati del Talvera e nelle piazze pubbliche, ma di promuovere direttamente, attraverso i propri uffici, piccoli appuntamenti di quartiere con un coinvolgimento diretto della popolazione.

“Ricordo, perché ero presente - commenta ancora l’esponente dell’associazione Zot - quando l’allora vicesindaco Klaus Ladinser voleva eliminare tutte le manifestazioni pubbliche della città compresi i mercatini di Natale, cosa su cui poi, per ovvi motivi, aveva fatto marcia indietro. Si vuole far morire il mercatino delle pulci, un’iniziativa che abbiamo avviato 22 anni fa e che è una tradizione per la città, oltre che un punto di approdo per molte persone che arrivano anche da fuori Provincia e i signori del Comune non se ne sono mai resi conto”. Questi mercatini, sottolinea Zaninelli, sono una fonte di reddito non per chi li organizza ma per chi vende “che sono generalmente persone che hanno bisogno di quei piccoli incassi e soprattutto costituiscono un vantaggio per chi li frequenta perché i prezzi sono bassissimi, senza contare che la qualità rispetto ai prodotti venduti ad esempio in piazza della Vittoria è considerevolmente più alta”. Secondo Zaninelli c’è stata una malagestione da parte degli organizzatori che non hanno saputo tenere in piedi una realtà collaudata da vent’anni, “in Comune ci hanno fatto la guerra dal primo giorno, eppure in Alto Adige i mercatini esistono in tutti i paesi e sono gli stessi comuni a volerli oltre al fatto che sono ben voluti dalla cittadinanza, com’è che a Bolzano ci sono tutti questi ostacoli?”.

 

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Mensch Ärgerdi… Di., 06.12.2016 - 12:08

Sinceramente non vedo cosa ci sia di sbagliato nella proposta del comune. Fare piccoli mercatini di quartiere dove chi vuole fare la propria bancarella di reca direttamente ad una riunione apposita, mi sembra molto meglio che lasciare tutto in mano a privati che (associazioni o meno) in pratica subaffittano suolo pubblico a chiunque paghi. Senza voler fare polemica: non c'è niente di male se si fa così, ma su suoli privati per favore. Ormai nei mercatini delle pulci buona parte delle bancarelle è in mano a (semi)professionisti che vendono antiquariato di profilo medio-basso, di privati cittadini se ne vedono pochi. Se i mercatini di quartiere sono pensati per quest'ultimi il comune fa benissimo.

Di., 06.12.2016 - 12:08 Permalink