Angelo Gennaccaro
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Politik | Il commento

Arno e la linea del Piave

Proponendo Gennaccaro nella Giunta a 11 Kompatscher ha messo un paletto o è pronto ad ingoiare l'ennesimo rospo? Galateo intanto lancia un messaggio: ok a Bianchi, ma non ad ogni costo. Ecco il testo del preambolo in italiano.
  • A questo punto della trattativa per la formazione della nuova Giunta la cosa che resta da capire è una sola: Arno Kompatscher è disposto a fare dell’ingresso in Giunta di Angelo Gennaccaro della Civica (o in subordine la Giunta a 8) la sua linea del Piave o è pronto a fare di nuovo finta di nulla come ad inizio dicembre quando il suo partito ha fatto la più estrema e clamorosa svolta a destra che si potesse immaginare, pur avendo due o tre alternative a disposizione? 

    Un mese fa, nella riunione dell’Ausschuss che ha decretato la scelta di trattare con Freiheitlichen, Fratelli d’Italia, Lega e Civica, il Landeshauptmann ha alzato bandiera bianca e si è consegnato con le mani alzate rinunciando a qualsiasi tipo di lotta. Se la scelta della destra italiana era per molti versi inevitabile, forse almeno sul Team K al posto dei Freiheitlichen Kompatscher avrebbe potuto mettere il proprio aut aut. Non lo ha fatto e si è presentato in conferenza con il volto contrito di chi ha vissuto una sorta di lutto.

    Arno ha già ceduto?

    Circa un'ora dopo la pubblicazione di questo articolo è arrivata in redazione una voce - che non ha ancora trovato conferme - che Kompatscher, su pressioni piuttosto vigorose di Calderoli, avrebbe già fatto sapere agli alleati che non ci sarebbro spazi per soluzioni diverse rispetto ad una Giunta a 11 con Bianchi e Galateo. E quindi boh. Non resta che attendere le riunioni di domani (lunedì 8 gennaio).

  • Poi è cominciata una fase nuova. In una terra come l’Alto Adige Südtirol, in cui per decenni le voci di lingua tedesca dissonanti rispetto alle imposizioni del partito di raccolta erano ammesse solo verso destra e tutti gli altri erano Verräter, in via Brennero ha destato una certa impressione la levata di scudi di parecchie migliaia di persone della cosiddetta società civile contro la sbandata verso l’ultra-destra. Anche i vertici del partito hanno notato che in piazza e nelle petizioni online non c’erano solo volti e nomi di elettori dei Verdi, del Team K e della sinistra italiana. C’era  anche una parte dell’elettorato Svp.

    Vero è che già nei 7-8 mesi prima del voto Kompatscher ha mostrato lati di sé che aveva tenuto nascosti, ma con una svolta a destra di questo tipo saremmo quasi ai livelli di Anakin Skywalker che diventa Darth Vader 

    Ma Arno Kompatscher non può aver dato per 9 anni un’immagine di sé totalmente diversa da quello che è realmente. Arno il rosso, Arno il verde, Arno l’amico degli italiani, Arno l’anti-Durnwalder, Arno l’Anti-Ebner, Arno avversario delle lobby, sono state sì rappresentazioni semplicistiche di una personalità politica che ha varie sfaccettature, ma  basate su decine di interviste, dichiarazioni pubbliche ed anche sull’azione politica. Neanche un attore di Hollywood potrebbe mentire tanto a lungo e in modo così convincente. Vero è che già nei sette-otto mesi prima del voto Kompatscher ha mostrato lati di sé che aveva tenuto nascosti, ma con una svolta a destra di questo tipo senza battere ciglio saremmo quasi ai livelli di Anakin Skywalker che da Jedi buono diventa Darth Vader nella saga di Star Wars. Il lato oscuro della Forza ha un grande fascino, ma in teoria nella vita reale a tutto dovrebbe esserci un limite e fino all’avvio di questa trattativa Kompatscher è apparso sì capace di fare dei compromessi ma anche di mettere dei paletti e di battersi a muso duro quando necessario. 

  • Anakin diventa Darth Vader: Nella saga di Star Wars il giovane Jedi Skywalker viene attratto dal lato "oscuro" della Forza Foto: Star Wars addicted
  • Suona esagerato, ma oggi quel limite, la linea del Piave, può essere rappresentata dall'ingresso di Angelo Gennaccaro in Giunta. Anche se di poco meno di 100 voti, con 3.191 preferenze, il “Genna” è il politico italiano più votato, e la Civica ha preso lo 0,4% in meno dei voti rispetto alla Lega, che è stato il partito maggiormente punito dagli elettori.  La richiesta di Christian Bianchi di entrare in Giunta è più che legittima, se ne capisce il senso dal punto di vista politico, e tutti al suo posto farebbero lo stesso, ma anche le rivendicazioni della Civica non sono affatto campate in aria. Domande retoriche: davvero Calderoli potrebbe mettere in atto delle ritorsioni se l’ex sindaco di Laives dovesse diventare assessore regionale anziché provinciale? La politica oggi ha davvero raggiunto questo livello?  

    Sembra naturale che Kompatscher veda l’ingresso di Gennaccaro come l’ultima possibilità di salvare per quanto possibile la faccia rispetto alla rappresentazione che il mondo sudtirolese/altoatesino ha avuto di lui nelle prime due legislature. Senza l’ex assessore bolzanino quella che sta per essere varata si potrebbe definire una giunta di centro-destra? Bianchi è stato un sindaco molto amato ed è tutt’altro che un estremista, ma la Lega è senza dubbio una forza di destra, come di destra sono FdI e Freiheitliche, mentre l’Svp è un partito che ha praticamente smarrito ogni venatura progressista anche negli Arbeitnehmer (significativo che in piazza nel ruolo di Masaniello ci sia anche l’ex leader dell’ala sociale, Albert Pürgstaller). Senza un centrista doc la Giunta sarebbe davvero sbilanciata a destra e questo forse è disposto ad ammetterlo qualcun altro nell'Svp, oltre al presidente (non ovviamente l'ampia area che è un tutt'uno con il pianeta Athesia).

    La politica oggi è fatta per chi ha un termovalorizzatore al posto dello stomaco e un microchip emozionale al posto del cuore, e quindi tutto può accadere.

    Può Kompatscher, che ha pur sempre ottenuto 59.000 preferenze aumentandole in percentuale rispetto a 5 anni fa, permettersi di chiudere la trattativa senza vincere UNA battaglia, senza mettere UNA bandierina?  E può Gennaccaro accettare di sostenere “da fuori” una Giunta di destra-destra accontentandosi del'incarico kamikaze di vicepresidente del consiglio provinciale o di quello fantasma di assessore regionale? (Ruoli peraltro, questi, ai quali quasi nessuno è sopravvissuto politicamente nella legislatura successiva). Ovvio che entrambi possono farlo. La politica oggi è fatta per chi ha un termovalorizzatore al posto dello stomaco e un microchip emozionale (cit. Samuel Romano) al posto del cuore, ma, come detto, ci sono soglie che dovrebbero essere invalicabili. 

    Come i lettori di SALTO hanno potuto vedere tra ieri e oggi (7 gennaio) nel preambolo (che pubblichiamo integralmente in fondo in lingua italiana) e nel programma sembra che i partiti della destra abbiano ottenuto dei “contentini” sulla sicurezza ma che per il resto nel documento ci sia dentro tutto, compreso un sacco di “politicamente corretto” che di solito fa imbestialire l'arcipelago sovranista. Certi temi li puoi inserire fin che vuoi in un programma, ma poi sicuramente i vari assessori che sono ideologicamente lontani da quelle idee, non faranno mai politiche “attive” in quegli ambiti. Quindi il programma conta quello che conta, anche se è stato previsto un “esecutivo” allargato che dovrà verificarne l’applicazione un tot di volte all'anno.

  • Lunga trattativa: Da più di un mese Svp, Freihaitliche, FdI, Lega e Civica lavorano al programma che SALTO e Corriere AA hanno pubblicato in esclusiva. Foto: Seehauserfoto

    Kompatscher sembra non poter forzare sulla Giunta a 8, perché creerebbe troppi problemi al proprio partito, ma anche a Lega e Civica, cui resterebbero poche briciole da spartirsi. Per l'esecutivo a 11 con Gennaccaro al posto di Bianchi le possibilità sono poche, ma qualche spiraglio sembra esserci. Marco Galateo è l’unico sicuro di entrare con ogni composizione ma sa anche che, se Kompatscher non mollasse, ci sarebbe il rischio di perdere un’occasione storica. La nota che il leader di FdI ha diffuso ieri dopo le interviste di Bosatra e Bianchi, vale la pena di essere riprodotta quasi per intero. 

  • “Per Fratelli d’Italia - vi si Legge - parla solo Fratelli d’Italia, non la Lega, non Uniti per Laives o altri soggetti. L’accordo preciso era di non rilasciare dichiarazioni alla stampa a trattative in corso, chi ha parlato ha sbagliato e rischia di compromettere il risultato di tanto lavoro (…). Comprendiamo il nervosismo dei colleghi della lega per lo stallo delle trattative ancorate sulla richiesta di Bianchi di un posto in giunta. Ma meglio chiudersi in silenzio stampa e lasciar lavorare gli ambasciatori. L’asse Fdi-Lega sancito a Roma dai ministri Lollobrigida e Calderoli è indissolubile e la posizione del partito di Giorgia Meloni è chiara: non ad ogni costo, si deve tentare di costruire un governo provinciale di centro-destra che abbia una maggioranza solida per rispondere alle esigenze dei cittadini. Lo faremo con la Lega, senza escludere le forze civiche che possono dare valore aggiunto anche con un orizzonte di prospettiva. Ricordando che qualunque proposta di governo deve poi trovare la maggioranza in consiglio, evitiamo ulteriori commenti per non compromettere definitivamente le trattative, dando la Provincia in mano alla sinistra che ha perso le elezioni”.

    Posto che Verdi e Pd hanno preso 35.000 voti (il Team K da solo 31.000),  e il centrodestra italiano senza Civica ne ha presi 25.000 (i Freiheitliche 13.000), e quindi l’ultima affermazione di Galateo è quanto meno opinabile, il suo messaggio è molto chiaro: sì a Bianchi in Giunta, ma non ad ogni costo. Questa volta, dunque, la decisione non è della Svp, ma di Kompatscher stesso, che deve solo scegliere se esercitare, almeno una volta in questa trattativa, la propria leadership o no. Mancano ormai poche ore al responso definitivo. 

  • Il preambolo all'accordo di coalizione

    È aspirazione comune dei partner della coalizione creare, attraverso la prevista collaborazione governativa, le condizioni quadro che garantiscano agli altoatesini un'elevata qualità di vita. Utilizzando le nostre possibilità di gestione autonoma e riconoscendo la diversità culturale e le peculiarità del nostro territorio, siamo fermamente determinati a rendere giustizia agli interessi di tutti le cittadine e i cittadini di tutti i gruppi linguistici e a promuovere una convivenza armoniosa. A tal fine, lavoreremo per uno sviluppo sostenibile che tenga in pari considerazione la tutela dell’ambiente, l’istruzione, la crescita economica, la giustizia sociale e la sicurezza. Una legislazione chiara e un’amministrazione pubblica efficiente e orientata al cittadino dovranno garantire elevati standard di assistenza sanitaria e di assistenza agli anziani, nonché l’opportunità di realizzare i progetti di vita dei giovani, a partire dal diritto alla famiglia, al lavoro e a un alloggio a prezzi accessibili.
    In un periodo segnato da radicali mutamenti, ci poniamo l’obiettivo di offrire sicurezza alle persone.

    L’Alto Adige dispone di buone condizioni di partenza per affrontare con sicurezza le sfide del presente. L’autonomia dell’Alto Adige è considerata un esempio internazionale di pacificazione dei conflitti etnici e di tutela delle minoranze ed è allo stesso tempo uno strumento per uno sviluppo sociale ed economico di successo.

    Il processo di integrazione europea ha contribuito in modo significativo a rendere permeabili i confini ed ha favorito, al pari delle ottime relazioni con le regioni italiane, una vivace collaborazione transfrontaliera. Consideriamo l’Unione Europea un progetto fondamentale di pace, nell’ambito del quale ci impegniamo a sviluppare ulteriormente l’Euregio, che unisce Tirolo, Alto Adige e Trentino.

    La nostra storia ancora oggi ci porta a concepirci come una zona di confine, nella quale tre gruppi linguistici convivono pacificamente e che funge da ponte tra il nord e il sud dell’Europa. Il rafforzamento della funzione ponte, la preservazione delle tradizioni e la promozione dell’innovazione, l’attaccamento al territorio e l’apertura al mondo, la cooperazione transnazionale, lo scambio e la collaborazione, così come l’operosità e la capacità delle sue e dei suoi residenti, fanno parte della nostra percezione di noi stessi come territorio.

    Sulla base di questa consapevolezza e di questi valori, è importante, soprattutto per le generazioni future, mantenere una buona prospettiva, nella quale i valori fondamentali di una società moderna, aperta, libera, sostenibile e democratica sono vissuti giorno dopo giorno.

    La coalizione ripudia e condanna tutte le dittature del XX secolo, i danni, la sofferenza, la guerra, l’espulsione delle persone dai propri luoghi di vita, con la condanna  del fascismo e del nazionalsocialismo, che hanno provocato grande sofferenza anche nella nostra terra.
    La coalizione rifiuta ogni forma di totalitarismo o radicalismo, comprese le forme attuali del terrorismo internazionale.

    Il patto di coalizione si fonda sull'integrale adesione ai valori, i principi ed il dettato della Costituzione e dello statuto di autonomia.
    La nostra società, radicata nei valori e nelle tradizioni cristiane e nell’umanesimo, presuppone la pari dignità sociale e l’uguaglianza dei cittadini, senza distinzione e rifiuta la violenza e l’intolleranza come metodo di confronto politico. La coalizione si oppone attivamente e risolutamente a qualsiasi forma di limitazione di questi diritti e a qualsiasi forma di violenza, di oppressione o di discriminazione basate su provenienza, sesso, lingua, religione, opinioni politiche, età, orientamento o identità sessuale.

    Promuoviamo le pari opportunità e la giustizia sociale e basiamo le decisioni amministrative sul principio di sostenibilità, che mira a soddisfare i bisogni del presente in modo da non limitare le opportunità delle generazioni future.

    La coalizione sostiene una politica che pone al centro di tutta la sua attività le persone e i loro bisogni. Ciò include la garanzia di condizioni quadro sociali, culturali ed economiche che promuovano la realizzazione individuale e auto-responsabile dei cittadini. La Strategia di sostenibilità della Provincia autonoma di Bolzano guida l'azione in tutti gli ambiti politici.

    I partner della coalizione si impegnano in questo senso e invitano tutti gli abitanti dell’Alto Adige, la sua società civile, i comuni e le città, nonché tutti gli altri partiti, a partecipare attivamente e proficuamente alla costruzione del futuro del nostro territorio.

    1. Punti chiave
    Il nostro principale obiettivo è quello di garantire agli abitanti dell’Alto Adige un elevato livello di qualità della vita e di sicurezza. Il prerequisito per questo è una società caratterizzata da pari opportunità e pari accesso all’istruzione, alla formazione e al lavoro con salari equi. Soprattutto ai giovani dovrebbe essere restituita fiducia che la responsabilità personale, il duro lavoro e l'impegno rendono possibile modellare il proprio futuro e realizzare i propri progetti di vita. Allo stesso tempo e nella stessa misura, lavoriamo per una società inclusiva e solidale in cui le persone oggettivamente svantaggiate ricevano il sostegno necessario per garantire la propria partecipazione alla società. L’obiettivo è anche quello di rafforzare la fiducia nel fatto che il rispetto delle regole di convivenza sociale e la tutela dell’incolumità personale negli spazi privati e pubblici sia sempre garantita. Il perseguimento individuale e collettivo della qualità della vita, della sicurezza, del progresso e dello sviluppo non deve avvenire a scapito delle generazioni future, motivo per il quale basiamo le nostre attività di governo sui principi di sostenibilità sociale, ecologica ed economica. Uno dei prerequisiti necessari per raggiungere gli obiettivi prefissati è una pubblica amministrazione moderna, potente ed efficiente.

    Tutto ciò premesso, i seguenti obiettivi costituiscono i punti chiave del nostro accordo di coalizione:

    • Iniziative volte al ripristino, aggiornamento e ampliamento dell’autonomia.
    • Misure volte a garantire un’istruzione, una formazione e una formazione continua di alta qualità, con particolare attenzione all’apprendimento delle lingue prioritariamente a quelle provinciali;
    • Misure volte a garantire, sia nel settore pubblico sia in quello privato, un reddito congruo alla prestazione  lavorativa e commisurato al costo della vita;
    • Misure volte a realizzare e fornire alla popolazione locale alloggi, in proprietà o in affitto, a prezzi accessibili;
    • Misure di prevenzione e di contrasto alla criminalità, per l’aumento della sicurezza in ambito pubblico e privato;
    • Misure volte al raggiungimento della neutralità climatica nel 2040 e alla tutela e alla promozione della biodiversità;
    • Misure volte alla semplificazione, al consolidamento e al rendere più a misura di cittadino i procedimenti della Pubblica Amministrazione.

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rotaderga So., 07.01.2024 - 21:58

Si possono consolidare accordi con queste impostazioni di base?
La gente non starà più al gioco.
Chi lavorerà nei tanti cantieri, abitazione, sanità, salari, agricoltura, turismo, trasporto pubblico ecc? Continueranno a preoccuparsi solo di se stessi.
Si ritornerà al voto entro l'anno, probabile senza Kompatscher ?

So., 07.01.2024 - 21:58 Permalink
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Sergio Fratucello Mo., 08.01.2024 - 09:55

Bello soprattutto dove dice: "consideriamo l'Unione Europea un progetto di pace..." strano, perche stiamo mandando armi in tutti i terreni di guerra. Sarà su un altro pianeta.

Mo., 08.01.2024 - 09:55 Permalink