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Merano nella morsa dell’inquinamento

Salute a rischio per 1100 i cittadini a causa dell'alta concentrazione di biossido di azoto. Guariento (APPA): “Ora bisogna agire”. E torna l'ipotesi dei divieti.
Traffico
Foto: upi

Traffico veicolare per il 53%, processi di combustione industriale per il 19% e gli impianti di riscaldamento per il 16%, sono queste le fonti principali del biossido di azoto a Merano. La situazione attuale è stata illustrata in una conferenza pubblica da Massimo Guariento dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e da Jürgen Resch, amministratore dell’organizzazione ambientalista “Deutsche Umwelthilfe”, e fra coloro che hanno denunciato il dieselgate, lo scandalo delle emissioni truccate dei motori diesel. 

Nella città del Passirio dal traffico motorizzato può dipendere anche il 70% della concentrazione di NO2 nell’aria. Le recenti misurazioni hanno rilevato che il valore limite annuo di 40 microgrammi per metro cubo (µg/m3) è stato superato in diverse strade, come nel tratto nord di via Roma, in via delle Corse e in via Rezia. I veicoli alimentati a gasolio costituiscono il problema maggiore. “Un esempio? Nel traffico urbano e a una velocità di 41 chilometri all’ora un diesel Euro 5 scarica nell’aria quasi 0,8 grammi di biossido di azoto per chilometro, una macchina a benzina Euro 5 invece neanche 0,1 grammi - spiega Guariento -. Nelle zone di Merano in cui si può potenzialmente verificare un superamento del limite medio annuo di NO2 vivono oltre 1.100 cittadini. Le aree in questione comprendono strade che si snodano per una lunghezza complessiva di circa 18 chilometri (Me-Bo compresa)”.

 

Contromisure

 

Il Piano urbano del traffico resta una delle carte da giocare per combattere l’inquinamento. Ne è convinta l’assessora alla mobilità e all’ambiente Madeleine Rohrer che ribadisce l’appello alle forze politiche perché approvino il PUT, altrimenti, annuncia sarà linea dura: “Introdurre divieti - in questo caso divieti di circolazione - non figura fra le mie priorità - ma se la politica non si assume la responsabilità per il benessere della popolazione, allora agirò anch'io, per la tutela delle meranesi e dei meranesi, come ha fatto il sindaco di Bolzano Caramaschi”. L’obiettivo è fissato e deve essere rispettato: a Merano i valori del biossido di azoto dovranno calare del 10% entro il 2020, sottolinea Guariento.

Resch ricorda infine che dal 2000 le emissioni di biossido di azoto sono praticamente raddoppiate e che oltre 70.000 pubblicazioni di carattere scientifico attestano gli effetti novici del biossido di azoto e delle polveri fini sulla salute umana, in particolare su quella dei bambini, delle persone con affezioni alle vie respiratorie, allergiche, asmatiche, dei malati e delle persone anziane. “Attualmente - conclude l’ambientalista - in nove Bundesländer sono in corso ben 35 processi che hanno come obiettivo quello di obbligare le amministrazioni ad adottare provvedimenti per migliorare la qualità dell'aria. Il Tribunale amministrativo federale ha ammesso la liceità dei divieti di circolazione nel caso in cui con altre misure non sia possibile, entro la fine del 2019, contenere entro il limite previsto i valori di NO2. Divieti di circolazione per i diesel sono già in vigore ad Amburgo e a Stoccarda, nel corso dell'anno verranno introdotti anche a Magonza, Berlino e Darmstadt”.