Umwelt | Brennero

Chiusura Ponte Lueg: “È un’opportunità”

Heimatpflegeverband Südtirol chiede alla Giunta di cogliere l'occasione per diminuire il transito di veicoli, spostare il trasporto merci su rotaia e ridurre le emissioni.
  • La diminuzione del transito sul Brennero a partire dal 2025 è vista come un’opportunità per Heimatpflegeverband Südtirol, che prende l’inizio dei lavori di Ponte Lueg come uno stimolo per riflettere su come ripensare la viabilità e il trasporto di merci al Brennero, nell’ottica di contrasto al cambiamento climatico ed efficientamento. 

    A marzo del 2023 è stato annunciato l’avvio dei lavori di ristrutturazione del Luegbrücke, situato poco oltre il Brennero, che sarà aperto al traffico ad una sola corsia. Durante il periodo dei lavori, tra il 2025 e il 2028, il traffico di auto e camion sarà di conseguenza limitato. La notizia ha allarmato molti, in particolare gli economisti e la politica, sono stati molti gli incontri tra i rappresentanti degli enti territoriali e dei governi di Austria ed Italia sul tema. Per Heimatpflegeverband si tratterebbe invece di un’occasione per ripensare, finalmente, la viabilità sul confine. 

  • I dati

    Il Brennero rappresenta un punto di snodo nevralgico per il traffico merci transalpino, con un volume di veicoli in costante crescita. La necessità di limitare l'impatto ambientale e sociale di questo flusso di traffico è evidente secondo l’associazione. Nel 2023, quasi 11,7 milioni di autovetture e 2,4 milioni di camion hanno attraversato il Brennero su strada, con un aumento di mezzo milione di veicoli rispetto al 2022. La linea del Brennero (ferrovia e strada) ha trasportato nel 2021 il 46% di tutto il traffico merci transalpino (54,6 milioni di tonnellate), più di tutte le vie di transito della Svizzera messe insieme. Nel 2023, si stima che 830.000 veicoli pesanti abbiano attraversato la Svizzera, mentre il triplo (circa 2,5 milioni) ha transitato attraverso il Brennero. 

    Il 29,7% dei camion che percorre il Brennero compie una deviazione di almeno 60 km rispetto al percorso ideale, solo per risparmiare qualche euro, denuncia l’Heimatpflegeverband. Per i mezzi pesanti che viaggiano tra la Lombardia e la Germania meridionale, il percorso del San Gottardo (valico svizzero) è più breve di circa 100 km rispetto a quello del Brennero, ma non viene utilizzato per questioni economiche. Questo comporta un aggravio di costi e un impatto negativo sul clima: ogni anno infatti 700.000 mezzi pesanti percorrono 100 km in più del necessario, per un totale di 70 milioni di chilometri superflui. 

  • Luegbrücke: Il viadotto è stato realizzato 55 anni fa, si estende su 1,8 chilometri ed è il ponte autostradale più lungo in Austria. Foto: ASFINAG
  • Le soluzioni proposte

    Agli occhi del Verband questa situazione di riduzione forzata del traffico potrebbe essere modo per spostare il trasporto delle merci su rotaia. Nel 2022 il volume di merci trasportate al Brennero su ferrovia (lato austriaco) è stato di soli 13,8 milioni di tonnellate (da cui bisogna dedurre la ROLA, i cui treni terminano per 94% al Brennero).  Nonostante la sua capacità di 29 milioni di tonnellate nette di merci all'anno, la sezione italiana della ferrovia del Brennero trasporta solo circa 11,3 milioni di tonnellate. Il numero di giornate di esercizio è limitato a 250 all'anno, il che significa che la linea è sottoutilizzata, il motivo secondo il Verband, è che l’autostrada costa meno. 

    Sarebbe infatti opportuno, prosegue l’associazione, introdurre anche il “pedaggio ambientale” sull'autostrada A22: “la Giunta provinciale altoatesina lo promette da tempo, è un provvedimento molto atteso e in linea con la direttiva UE sui costi stradali. È stato ufficialmente inserito anche nel programma di governo della nuova giunta provinciale, ma previsto solo dopo che Roma abbia prorogato la concessione dell'A22. Motivazione esplicita per questa attesa non c’è”.

    Altro punto tematizzato è quello delle emissioni: l'UE ha deciso di ridurre significativamente i valori limite per le emissioni di biossido di azoto e di particolato entro il 2030 e questo, secondo l’associazione, è possibile solamente con una riduzione del traffico, spostando il transito dalla strada alla ferrovia. Ciò comporterebbe un notevole risparmio energetico: secondo il rapporto “Verkehr in Tirol – Bericht 2022” il fabbisogno di energia finale si ridurrebbe del -72% utilizzando la ferrovia rispetto a un camion diesel sul percorso esistente.

    Sugli obiettivi di neutralità climatica, in Nord e Sudtirolo entro il 2040 e nell'UE entro il 2050, ridurre il traffico al Brennero avrebbe un ruolo importante: “Oggi, il traffico sull'autostrada A22 produce da solo il 37% di tutti i gas serra legati al traffico in Alto Adige, in Nordtirolo è un quarto. La chiusura parziale del Ponte Lueg deve portare all’introduzione di misure lungimiranti che riducano significativamente il traffico automobilistico sul Brennero a lungo termine” si augura l’associazione.

    Concludendo Heimatpflegeverband Südtirol si oppone fermamente a un’eventuale riduzione delle limitazioni al traffico in Tirolo auspicata dall’economia e invita la Giunta provinciale altoatesina a sostenere tali restrizioni. La chiusura parziale del ponte Lueg offre l'opportunità per quasi tre anni di ridurre l'attuale eccesso di traffico pesante in transito e di sperimentare misure che potranno sgravare il percorso del Brennero a lungo termine e proteggere il clima, l'ambiente e la qualità della vita dei residenti.

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Profil für Benutzer Josef Fulterer
Josef Fulterer Di., 27.02.2024 - 07:12

Es besteht die Hoffnung, dass zumindest während von der Lueg-Brücke eingeleiteten Reperatur-Zeiten an allen Brücken + Viadukten, eine Verkehrs-Beruhigung erzwingt.

Di., 27.02.2024 - 07:12 Permalink