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Le 13 fatiche di Matteo Salvini

Tour elettorale trentino fra mercoledì e giovedì di Salvini, piazze piene, temi già conosciuti, attacchi a Renzi ed agli anarchici.

In Trentino la Lega si presenta in 17 comuni con una propria lista e, tra mercoledì e giovedì Salvini è stato quasi in ognuno di questi paesi della provincia. Sempre con una maglietta diversa, a parte a Cles dove ha riciclato un “Borgo Valsugana”.

Ovunque Salvini riceve un bagno di folla, dalle piazze più piccole fino all'evento più grande, il comizio in piazza Cesare Battisti a Trento, mercoledì alle 18. Nel mezzo fa anche un collegamento con SkyTg24 da Baselga di Pinè e per i telespettatori che non sapessero dove si trova il centro turistico dell'Alta Valsugana ci pensa Maurizio Fugatti, il segretario regionale della Lega, che indossa la maglietta con scritto “Trentino”. Fosse da fare una tag cloud dei discorsi dell'europarlamentare meneghino i sostantivi che emergono di più sono immigrati, stranieri, anarchici, ma anche autonomia. Salvini ammonisce i presenti dal rischio che Renzi la tolga l'autonomia al Trentino, poi invita gli anarchici a farsi ricoverare e altri contestatori ad andare a fare servizi utili alla comunità ad esempio con gli anziani. C'è anche il bambino che regala una ruspa a Salvini.

Le contestazioni ci sono, soprattutto a Trento, ma rimangono nell'ambito del confronto democratico. Gli anarchici partono da piazza Pasi, vicino al Duomo. Il Centro sociale Bruno e la Rete trentina contro i fascismi si mettono nel piazzale della Chiesa di San Pietro, poco distante da piazza Battisti. La polizia sbarra l'accesso alla piazza e non c'è possibilità di incontro. In piazza Cesare Battisti si entra mostrando soltanto i documenti e dopo una perquisizione di borse e zaini. In piazza Salvini cita anche la canzone del Piave, 24 maggio 1915 ed il «non passi allo straniero», con tutte le allusioni al giorno d'oggi. Visto che di stranieri ne arrivano molti via Lampedusa, ma anche, sebbene non così nel centro dei riflettori, via Balcani.

Tra gli irriducibili della piazza c'è anche qualcuno nostalgico verso i “vecchi nemici”, i “terroni”, quelli che oggi dovrebbero votare “Noi con Salvini”. Salvini annuncia anche che in estate andrà in Nigeria a parlare con i ministri del governo per «aiutarli a casa loro».

Ripartendo dalla mattina del mercoledì le tappe di Salvini sono state il mercato di Borgo Valsugana, dove ha lanciato la candidatura di Stefania Segnana ed ha parlato tra le altre cose anche di mantenere la funzionalità dell'ospedale. Selfies, foto, sorrisi, abbracci e via verso Baselga di Pinè, dove c'è anche il fedelissimo ex consigliere provinciale Alessandro Savoi e il candidato sindaco della coalizione è il fotografo Claudio Rensi.

 

Quindi si ridiscende per mezzogiorno a Pergine, piazza Municipio. La candidata sindaca da appoggiare è Donata Soppelsa. Salvini si muove con Fugatti in auto, almeno il suo tour elettorale non è gravato sulle spalle dei contribuenti come la missione di martedì di Renzi in Trentino Alto Adige (26mila euro l'ora, come denunciato dal M5S e Forza Italia).

Una tirata verso Cles, dove è ancora una donna, Giulia Zanotelli, a lanciarsi nella corsa a sindaco. Nonostante le tematiche legate alle rappresentanze di genere non siano in cima all'agenda politica del Carroccio, nei fatti alle competizioni amministrative e non solo sono tante le donne della Lega Nord a provare l'avventura. Ritorno verso la Valle dell'Adige per andare a Lavis, dove Simone Moser, 23 anni, cerca di portare una folta delegazione leghista in consiglio. A Lavis, così come a Trento, Rovereto, Riva, Ala, si presentano le due formazioni che fanno leva maggiormente sull'indignazione popolare, M5S e Lega.

Un salto ad Aldeno, dove il candidato di bandiera è Lorenzo Lorandi, quindi sul palco a Trento, assieme anche a Giacomo Bezzi, consigliere regionale di Forza Italia ed il candidato sindaco Claudio Cia. A Rovereto c'è un altro “modello Verona”, quell'alleanza tra leghisti e forze dell'estrema destra che venne lanciata da Flavio Tosi qualche anno fa nella città scaligera. Salvini supporta a Rovereto Marco Zenatti, che fu consigliere provinciale di An e poi transitò anche da La Destra di Storace. E promette che tornerà a Rovereto se ci sarà il ballottaggio il 24 maggio, assai probabile visto il duello sul filo del rasoio fra Andrea Miorandi e Francesco Valduga. Chiusura di serata ad Ala per Vanessa Cattoi (Forza Italia-Lega).

Il giovedì salviniano comincia presto, alle 8.30, nella sede della Lega di Brentonico, sull'Altopiano del Monte Baldo, per dare la carica a Massimo Raffaelli. Di nuovo giù a Mori, per Fiorenzo Marzari, quindi a Riva del Garda dove la Lega in coalizione supporta il candidato sindaco Stefano Santorum. Chiusura del tour trentino all'estremo sud, ad Avio, dove la Lega è con Federico Secchi, che alle Provinciali 2008 aveva scelto lo slogan Dio-patria-famiglia.

 

Ciò che stupisce della Lega Nord è l'estrema duttilità e le capacità infinite di resilienza. Il consenso per il Carroccio, va a fisarmonica e stupisce il fatto che in pochi mesi si passi da una “guerra” intestina al congresso fra Divina (senatore) e Fugatti (ex deputato), alla quasi scomparsa dal Consiglio provinciale (dopo il passaggio di Civettini alla Civica Trentina), a delle Comunali che potranno portare un numero considerevole di rappresentanti del Carroccio nelle assemblee comunali. Trainati dal successo di Salvini. E per gli elettori italiani è un momento di offerta populistica senza precedenti: Matteo da Firenze da una parte, Matteo da Milano dall'altra. E due vecchi leoni del turbopopulismo attualmente fermi ai box: Beppe da Sant'Ilario e Silvio da Arcore.

In mezzo una montagna di selfies, magliette, strette di mano, sorrisi.