Politik | Bolzano

“L’alleanza con il PD non è un tema”

Roberto Zanin, leader dell'opposizione in Consiglio comunale, a ruota libera su Civiche, FdI e campo aperto: "A Gennaccaro auguro il meglio. Spero in un contatto futuro".
Roberto Zanin
Foto: Rai TGR

Salto.bz: Consigliere Zanin, il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, in un’intervista al settimanale ff, ha posto come condizione per la candidatura a un terzo mandato un’alleanza “alla tedesca” tra liberali-democratici-verdi, ovvero PD, Verdi e Civica di Zanin. Cosa ne pensa?

Roberto Zanin: Le reazioni sono state curiose. Repetto ha detto “mai con Zanin”. Come se avessimo chiesto noi di entrare in coalizione con il PD. È il PD a essere in coalizione con la Lega a livello nazionale, mentre Repetto viene da Forza Italia. E ora il commissario Bettio apre alle Civiche. Ma cosa vuol dire “aprire alle Civiche”?

L’ho domandato a Carlo Bassetti. Secondo lui, con la Civica di Zanin si può dialogare.

La questione è il rispetto reciproco. “Mai con Zanin” non è un ragionamento politico, bensì personale. Intanto le Civiche stanno dialogando al loro interno, per non dare ai partiti nazionali la possibilità di scegliere le Civiche che vogliono. Se c’è un movimento civico coeso, i partiti nazionali possono discuterci. Se si fanno saltare i ponti, diventa difficile. Inoltre non sappiamo come andranno le elezioni provinciali: potremmo fare zero, potremmo fare uno o due, o nulla.

Questo vale per tutti i partiti.

Anche per il PD. Dovremmo fare i conti con loro? Anche no. In Consiglio comunale a Bolzano siamo 8, i consiglieri PD sono 7. Le dichiarazioni del sindaco evidentemente hanno fatto emergere dei problemi interni alla maggioranza, creando problemi più a loro che con noi. Io non mi sento sminuito se il sindaco dice che stiamo lavorano bene, non mi interessa l’opposizione dura e pura.

La prospettiva di un terzo mandato sta danneggiando la maggioranza?

C’è chi sostiene ci sia “un uomo solo al comando”… Detto questo, l’attuale maggioranza che lo sostiene dovrebbe esprimersi con chiarezza sulla sua decisione. Ad esempio i Verdi in questa consiliatura hanno dovuto sopportare molte cose, come il nuovo regolamento di polizia municipale, e capisco il nervosismo. Ma almeno non hanno detto “mai con Zanin”.

 

 

Cosa pensa della posizione di dialogo espressa dal commissario Carlo Bettio?

Resto fermo alla posizione di Repetto. E poi “le Civiche” non sono solo io, Bettio magari si riferiva al Team K, che pure è una lista civica. Fermo restando che in politica ci sono poi i veti incrociati: se il PD si alleasse con il Team K, poi metterebbe a rischio l’accordo con la SVP, e via dicendo.

La vostra lista ha dato un apporto via via crescente alla maggioranza che governa Bolzano, con una graduale apertura anche verso altri soggetti progressisti: penso ad esempio al Team K. In quest’ottica, l’alleanza tra la Civica per Bolzano e il “campo largo” democratico di cui parla Bettio è davvero un tema?

Non è un tema, né oggi né domani. Non facciamo parte della maggioranza. E noi dalla parte del campo di Verona non ci stiamo. Al contempo, faccio fatica a pensare che i destini provinciali e comunali di Bolzano siano legati alle decisioni che prendono a Roma. La “mia” metà campo iniziò a insultarsi la sera stessa del ballottaggio, allora qual è il campo? Detto questo, con il Team K parlo serenamente, ci discuto sulle cose, così come tante volte ho votato le mozioni di Fratelli d’Italia. Dentro FdI ci sono risorse importanti.

Non stiamo dalla parte del campo largo di Verona.

Stefano Stagni, coordinatore bolzanino di Fratelli d’Italia, ha affermato che Zanin “tradisce gli elettori”.

Non è accettabile, perché non è giusto. Nei confronti degli elettori di FdI, in primis. Innanzitutto non possono dire che tradisco i loro elettori, perché sono anche i “miei” elettori. Di questi, in 4700 hanno messo la croce su una forza moderata del centrodestra come la nostra. Non ho proprio tradito nessuno. Se questi sono gli alleati…

Vi potete immaginare di lavorare con altre forze politiche non di centrodestra?

Purtroppo non è un tema.

A Bolzano avete votato a favore del PUMS presentato dalla Giunta.

Sedici punti su venti del nostro programma erano toccati favorevolmente dal PUMS. I più “politici” nella nostra Civica sostenevano non si potesse votare a favore (o astenersi) di un documento fondamentale della maggioranza, altrimenti si fa parte della maggioranza. Alla fine abbiamo votato a favore, mentre FdI ha votato contro nonostante l’ostruzionismo e l’accordo con Caramaschi.

Nonostante questo restate nell’alveo del centrodestra?

Lo siamo. Anche la Lega è nell’alveo del centrodestra e governa con il PD. In ogni caso, la lista Civica per Bolzano non andrà da sola alle provinciali: se ci fosse una coalizione, un’unione di civiche non solo bolzanine che rappresentino le città con almeno un consigliere, avrebbe senso.

Ma quali sono queste Civiche, chi si intende a livello provinciale?

Il movimento civico in Alto Adige è molto vasto. Le liste civiche sono numerosissime, in alcuni casi fanno riferimento a movimenti politici esistenti, in altri sono a sé stanti. Ci sono liste civiche che afferiscono per esempio al Team K o ai Verdi, poi ce ne sono altre “politiche” con ambizioni diverse: come la nostra, o quella di Angelo Gennaccaro, cui va dato atto di essere stato un precursore del civismo, d’un determinato modo di intendere le Civiche. Lo spirito civico di Gennaccaro non gli avrebbe impedito di fare l’assessore in una Giunta con me sindaco. Noi siamo più caratterizzati come lista di centrodestra, come lo è “Alleanza per Merano”. Poi c’è la Civica di Christian Bianchi a Laives, quelle collegate a lui in Bassa Atesina, la civica di Appiano con Cleva…

Gennaccaro è un precursore del civismo, d’un determinato modo di intendere le Civiche.

Angelo Gennaccaro ha appena annunciato la sua corsa solitaria alle elezioni provinciali.

Farà le sue valutazioni, gli auguro il meglio. È un civico e sono contento ci sia un’aggregazione, spero ci possa essere un punto di contatto con lui: l’unione può essere utile a fare uno o due seggi.

 

 

I rapporti nel centrodestra non sembrano dei migliori. E in vista delle provinciali sembra delinearsi per l’ennesima volta un quadro di grande frammentazione, nell’offerta politica rivolta all’elettorato di lingua italiana. Tra Lega, FdI, Forza Italia, Civiche…

Colpa della legge proporzionale. Non è mica escluso un dialogo: magari nostri candidati andranno in una lista altrui, e la frammentazione non ci sarà più. Noi cerchiamo di unire. I toni di FdI sono in linea con i litigi di centrodestra degli ultimi venticinque anni. Io non voglio entrare in quella dialettica.

A Bolzano città avete l’interesse a tenere la SVP fuori dalla giunta?

Non è un nostro tema; da altri l’ho sentito, ma non da noi. Fare in modo di sedersi a un tavolo con una trattativa politica normale, e non gli aut aut con la lista della spesa, questo sì è un obiettivo. Perciò non siamo contrari a una collaborazione con la SVP, sarebbe presuntuoso, né siamo alternativi alla Volkspartei: non sarebbe corretto né onesto politicamente.

Le politiche di Walcher tengono a freno lo sviluppo della città?

Sì, sono d’accordo.