“La Tav deve andare avanti”
A inasprire i rapporti fra Lega e 5 stelle ci ha pensato il voto di oggi (7 agosto) in Senato sulla Tav. Bocciata la mozione M5s contro l’opera con 181 no e 110 sì, sono stati invece approvati tutti e 4 i documenti favorevoli alla Torino-Lione. Palazzo Madama ha dato il via libera a quello del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino (+Europa) ha incassato 181 sì, 107 no e un astenuto; quella di Fratelli d’Italia con 181 sì, 109 no e un astenuto; mentre quella di Forza Italia ha ottenuto 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti. “La mozione M5s impegna il parlamento e non il governo, ma la questione politica resta. Se fate parte del governo dovete essere a favore della Tav. Se votate no ci saranno conseguenze”, è stato l’avvertimento del capogruppo della Lega Massimiliano Romeo. Odore di crisi? Nel dubbio Matteo Salvini, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, ha inviato a tutti i parlamentari della Lega un messaggio WhatsApp con una raccomandazione: “Non allontanatevi per le ferie”.
Lancia l’offensiva intanto il Pd: “La seduta del Senato ha dimostrato in maniera assolutamente evidente che il governo non ha più una maggioranza - scrive in una nota il segretario nazionale dem Nicola Zingaretti -. Il presidente Conte si rechi immediatamente al Quirinale dal presidente Mattarella per riferire della situazione di crisi che si è creata. L’Italia ha bisogno di lavoro, sviluppo, investimenti e ha bisogno di un governo che si dedichi a questo e non ai giochi estivi di Salvini e Di Maio contro gli italiani”.
Svp pro Tav
Un sì scevro di dubbi al progetto della linea ferroviaria in questione è quello arrivato dalla Svp e dal Gruppo per le Autonomie presieduto da Julia Unterberger che nel suo intervento in aula ha affermato: “Come autonomisti votiamo a favore di tutte le mozioni che chiedono di proseguire con la Tav Torino-Lione. Non completarla sarebbe un danno incredibile, perché dall’Italia non passerebbe la principale infrastruttura di collegamento dell’Europa. E poi ci sarebbero una serie di contenziosi che oggi è difficile soltanto stimare, così come la messa in sicurezza dell’opera abbandonata, che porterebbe via altri anni e altri soldi”.
Unterberger ha poi citato l’esempio del tunnel del Brennero attraverso il quale presto “libereremo l’asse del Brennero dal passaggio dei mezzi pesanti, che sono fonte d’inquinamento e un rischio per la sicurezza dei viaggiatori. Per le stesse ragioni si deve fare anche la Tav, perché le grandi opere, quando nascono in un contesto di attenzione per l’ambiente e la sicurezza, portano sviluppo economico e crescita sociale. Bloccare la Tav sarebbe un clamoroso passo indietro, quello di un Paese che si isola dal resto dell’Europa, che si espone a un percorso di fuoriuscita pieno di costi e incognite. Per questo - ha concluso la senatrice - il nostro è un convinto sì alla Tav e agli accordi che l’Italia ha stipulato in sede internazionale”.