È morto Arnaldo Loner

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È morto ieri sera all’età di 90 anni Arnaldo Loner, avvocato, bibliofilo e testimone della memoria. Nato il 28 novembre 1934, Loner è stato avvocato libero professionista a Bolzano, fondatore alla fine degli anni Sessanta dell'omonimo studio legale oggi studio associato Lbfp (Loner, Bertacchi Francia, Pomella). Ha ricoperto diversi incarichi di rilievo, tra cui la presidenza del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bolzano, la vicepresidenza della Unione Triveneta dei Consigli dell'Ordine e il ruolo di membro del Consiglio Nazionale Forense. Era membro dell’Aldus Club di Umberto Eco. Loner ha difeso il Comune di Bolzano in qualità di avvocato di parte civile nel processo contro Michael Seifert, il carnefice del lager di Bolzano, presso il Tribunale Militare di Verona.
Nel 2000, infatti, il suo lavoro ha portato alla luce la verità sul lager di via Resia, considerato fino a quel momento solo un campo di transito ed emerse come, in realtà, fosse un centro di tortura e morte a opera soprattutto del boia nazista Seifert, che aveva proseguito la sua vita clandestina in Canada sfuggendo alla giustizia per decenni. Grazie anche all'impegno di Loner, Seifert è stato finalmente arrestato, processato e condannato all’ergastolo. Di recente è uscita la biografia Loner: un ponte tra due culture a cura di Giuseppe Mendicino e Annalina Molteni ed edita da Nuovi Sentieri, che oltre a raccontare l’impegno professionale e civile di Loner, ne esplora la figura come uomo di cultura, giustizia e dedizione sociale.
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Loner è stato autore di diverse pubblicazioni incentrate sulle antiche vedute del Tirolo e sull'illustrazione del libro. Nel 2013 è stato decorato con la Croce al merito del Land Tirolo. Nel 2016 ha curato la pubblicazione del libro "Buchenwald 1943-1945". Successivamente, nel 2018, ha collaborato alla redazione del libro "Educare all’odio", che affronta il tema dei libri antisemiti pubblicati dai nazisti per i bambini.
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Il ricordo di Margheri e Di Puppo
"Diritto, filosofia, storia, arte, libri, sport, impegno antifascista per la memoria della Shoah e della Resistenza contro il negazionismo, rigoroso impegno per la convivenza e i diritti civili, capace di anticipare i tempi e di parlarci anche oggi di una politica capace di attuare i valori di libertà, giustizia e solidarietà della Costituzione e dell'autonomia tutti i giorni", ricorda Guido Margheri, presidente dell'Anpi Alto Adige. "Laico, liberale, democratico e libertario, scriveva riflessioni mai banali che donava agli amici con la scusa di sapere cosa ne pensassero, per diffondere semi di pensiero e di speranza fondati sull'umanesimo, sulla dignità della persona e su una ragione liberata da ogni pregiudizio" aggiunge Margheri.
"Da qualsiasi parte si voglia raccontarla questa storia umana si continuerà a scoprire l'uomo dagli umili natali, che ha saputo salire più faticosamente di altri la scala dell'affermazione professionale", scrive l'ex assessore provinciale Michele Di Puppo, "pronto anche nella risposta positiva alla sollecitazione sociale quando gli fu chiesto di candidare per il Senato della Repubblica, pur nella consapevolezza che sarebbe stata una competizione difficile. Loner riteneva che candidare era già ragione di gratificazione perché convinto di svolgere un dovere civico a cui non intendeva sottrarsi. Volle mettere anche la sua forza morale oltre che professionale per portare alla luce le tragiche storie e verità che si consumavano nel campo di concentramento di Bolzano, anche ben oltre il pieno riconoscimento delle responsabilità dei carnefici, perché fu pronto a portare, ovunque richiesto, la sua testimonianza processuale e di ricercatore di quei fatti, delle vittime e degli aguzzini. Oggi grazie a lui ha più senso e consapevolezza civica ritrovarci ogni 25 aprile davanti a quel muro".
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