Le caserme del futuro
Fino agli anni Sessanta del secolo scorso Merano è stata una vera e propria città di confine. Alpini e Savoia Cavalleria avevano qui reggimenti, rappresentanze istituzionali e, ovviamente, caserme.
In città sono rimasti un circolo non solo ricreativo e alcuni uffici.
Ora, nel 2022, mentre molti matrimoni tra soldati ed ufficiali con ragazze del posto sono contraddistinti da figli già grandi e a loro volta genitori, la città di Merano è chiamata a pianificare la trasformazione e l’utilizzo di gran parte della zona delle caserme di via Palade (31 ettari).
Alla “tre giorni” meranese parteciperanno alcuni testimoni di storia locale, architetti e urbanisti con, si spera, molti meranesi curiosi e anche portatori di idee e di progetti.
“Il primo passo in questo articolato processo consiste nel rimediare a un evidente deficit conoscitivo: Merano stessa ha un’idea approssimativa della storia e della consistenza di quest’area, una volta periferica, ora inserita strategicamente nel tessuto cittadino – dice il sindaco Dario Dal Medico, convinto e determinante protagonista dei tre giorni di approfondimento - i tre giorni di seminario intendono avvicinare la cittadinanza a quest’area centrale ma pressoché sconosciuta, una sorta di riscoperta collettiva, e approfondire le condizioni di partenza di una simile trasformazione, rimanendo permeabili agli stimoli che possono derivare da analoghe esperienze, nazionali e non solo”.
Merano, dunque, si prepara – dal 10 al 12 ottobre nella Sala civica di via Ottone Huber – ad un convegno storico-urbanistico ma anche ad una grande e in parte imprevedibile seduta psicoanalitica collettiva. Ci saranno i vecchi soldati, ormai nonni ed oltre, ci saranno antimilitaristi vecchi, nuovi e “seminuovi”, gli ibridi cioè che vorranno chiarirsi le idee.
E ci saranno osservatori ed esperti non solo del Comune meranese, cervello organizzatore dei lavori, ma anche di immobiliaristi che hanno già messo gli occhi su un’area topografica che – lungi dal poter subito sintonizzarsi con il futuro nel nome della Innovazione perché non esiste ancora un know how locale degno di questo nome – potrà, anzi “dovrà” trasformare una area vasta e strategica di Merano.
A introdurre la prima serata del convegno, prevista lunedì 10 ottobre, sarà il sindaco Dario dal Medico. Approfondimenti storici e militari si avvicenderanno a esperienze di vissuto personale e a interventi da parte di ospiti. Saranno presenti, fra gli altri, il presidente della Giunta provinciale Arno Kompatscher, il professore universitario Federico Camerin (Universidad UVA de Valladolid - Universidad UPM de Madrid), e Francesco Gastaldi, docente all'Università IUAV di Venezia.
I temi sui quali verterà il seminario potranno essere arricchiti da "micro-contributi" da parte di tutti coloro che vorranno partecipare con le proprie esperienze e conoscenze. All’ordine del giorno di ogni serata la segreteria del convegno, gestita dal Servizio urbanistica del Comune di Merano, ammetterà tre contributi, anche audio-video, purché rigorosamente attinenti allo specifico argomento trattato.
Cittadine e cittadini interessati sono stati invitati a presentare al Comune la sintesi scritta dell’intervento e gli eventuali file da proiettare, mentre la durata massima di ogni intervento è di 5 minuti.
C’è da sperare, e fortemente, che anche nella giornata di venerdì 7 e magari anche parte dello stesso 10 ottobre rimanga aperta una “finestra” per accedere agli uffici comunali e presentare altre proposte.
L’occasione si presenta davvero importante e sarebbe un peccato se la partecipazione fosse circoscritta a poche decine di persone. Come c’è anche da augurarsi che il dibattito e gli approfondimenti saranno davvero aperti e a 360 gradi. Non dando per scontato nessun passaggio futuro per trasformare l’area delle caserme e favorendo solo qualcuno ma non l’intera comunità meranese. Al termine di ogni serata è previsto uno spazio per il dibattito. Basterà?
Hermannx2, ich finde Sie
Hermannx2, ich finde Sie fabrizieren großartige (real)Satire.
....leggo nell'articolo:"...
....leggo nell'articolo:"....In città sono rimasti un circolo non solo ricreativo e alcuni uffici.,,,"
Questo circolo è zona militare e vieta con cartelli ben visibili l'entrata ai meranesi interessati ma che non sono "militari"!
Penso che chiedere di fare proposte o suggerimenti per l'uso futuro delle caserme per un cittadino/a di Merano "non desiderato" non si può pretendere.