Chronik | I dati

Troppe morti bianche

L’allarme dei sindacati: la media locale è di quattro decessi ogni tre mesi. In tutta Italia oggi, 7 novembre, i lavoratori si sono astenuti dalla prima ora di turno.
Morti sul lavoro
Foto: Ebi-Italia

“A livello locale gli infortuni mortali, in tutti i settori, da gennaio a settembre 2016 sono stati nove, senza considerare che un lavoratore, a un mese dalla pensione, proprio nel settore dell’edilizia, è deceduto a seguito di un infortunio dopo il rilevamento di settembre. La media è di quattro morti ogni tre mesi”. A dichiararlo sono i segretari generali degli edili Friedrich Oberlechner (Asgb Bau), Stefano Parrichini (Fillea-Gbh Cgil-Agb), Michael Raveane (Filca SgbCisl) e Maurizio D’Aurelio (Feneal Uil-Sgk Bau) nel giorno dello sciopero nazionale di un’ora andato in scena oggi, 7 novembre, per dire basta morti sul lavoro.

La più colpita, ancora a livello locale, è la fascia d'età degli ultracinquantenni e degli ultrasessantenni. “È la prova – dichiarano i segretari - che con l’aumentare dell’età, aumenta anche l’incidenza degli infortuni mortali, soprattutto nei settori più a rischio, come ad esempio il settore delle costruzioni. Riteniamo quindi che si debbano trovare soluzioni immediate per evitare che ci siano lavoratori che a 67 anni siano ancora al lavoro su un ponteggio”. Diversi i presidi (come quello in piazza Montecitorio a Roma), gli incontri con Prefetti, le assemblee e le iniziative orgainizzate in tutto il Paese e nei cantieri; l’hashtag della mobilitazione è #ZeroInfortuni.

Il prossimo 9 novembre ci sarà un’audizione formale che vedrà coinvolte le segreterie nazionali di Feneal, Filca e Filllea, il presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro e il presidente della Commissione lavoro della Camera con l'obiettivo di “sollecitare il Governo ad intervenire con determinazione e senza indugi sul tema”, affermano i sindacalisti. La fotografia della situazione nazionale mostra un aumento dei numeri relativi ai morti sul lavoro: nel settore delle costruzioni gli infortuni mortali sono stati 92 nei primi dieci mesi del 2016, mentre nello stesso periodo del 2015 sono stati 72 con un incremento del 27,8%. Sempre nel 2016 le vittime over 60 sono state 22, più che raddoppiate rispetto al 2015.

I dati sugli infortuni a livello locale rivelano inoltre un aumento del 6,7% nel settore dell’industria, sempre nel periodo tra gennaio e settembre 2016, con un aumento del 5,6% dei lavoratori di età compresa tra i 55 e 59 anni di età e un aumento del 5,9% dei lavoratori tra i 60 e 64 anni. Crescono, inoltre, i numeri relativi alle malattie professionali, tra gennaio e settembre di questo anno, c’è stato un aumento del 17,24% con 40 malattie professionali in più denunciate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di malattie professionali legate in prevalenza all’apparato muscolo-scheletrico e malattie del sistema nervoso. “Di fronte a questa perdurante e drammatica situazione si rende imprescindibile l’affermazione dei diritti alla salute e alla sicurezza sul lavoro”, avvertono infine i sindacalisti.