“Si eroghi il bonus elettricità”

Nonostante l’Alto Adige stia producendo energia da fonti rinnovabili, anche la Provincia autonoma sta subendo in prima persona i rincari dovuti alla crisi energetica. Secondo il Team K, a queste condizioni la soluzione diventa la gestione autonoma della politica energetica, svincolata dal mercato elettrico e dal Prezzo unico nazionale, come previsto nello Statuto di Autonomia. In aggiunta, sostiene l’opposizione, la Giunta provinciale deve erogare immediatamente il bonus elettrico e utilizzare le entrate aggiuntive dell'Iva sull'elettricità a favore dei sostegni alle famiglie che ammonterebbero tra i 20 e i 25 milioni di euro.
"Secondo lo Statuto di Autonomia, l'Alto Adige potrebbe staccarsi dal sistema nazionale, istituire una propria autorità di regolamentazione e vendere l'energia idroelettrica attraverso una borsa elettrica locale - Sostiene Paul Köllensperger -. Il commercio su piccola scala potrebbe essere regolato secondo il principio cooperativo ed una legge provinciale potrebbe stabilirne i criteri. Ma le Giunte degli ultimi anni non hanno fatto nulla che sembri anche solo andare in questa direzione”.
Secondo l’opposizione, si sarebbe potuto contare sulle entrate extra della società energetica provinciale Alperia, tuttavia il decreto Sostegni Ter emesso dal Governo impedisce che questo possa accadere, stabilendo che le entrate ricavate dalle bollette al di sopra di un valore di circa 60 euro (extra-profitti) vengano dirottate nelle casse dello Stato, con una perdita stimata per Alperia di almeno 150 milioni di euro, mentre a venire risparmiati sono i grandi produttori di gas, come Eni, o le centrali a carbone. “Il settore delle energie rinnovabili viene di fatto punito, oltretutto senza promuovere la produzione sostenibile di energia che ci renderebbe anche meno dipendenti dalle importazioni di combustibili fossili - sostiene ancora il Consigliere provinciale -. Sarebbe anche interessante sapere chi ha negoziato i contratti di fornitura di gas con la Russia. L'Italia dipende per oltre il 50% dal gas per produrre la sua elettricità, ma a quanto pare nessuno ha pensato di negoziare prezzi fissi o di stipulare contratti a termine per tutelarsi, come farebbe qualsiasi azienda privata. Ora - prosegue Köllensperger - sono necessarie decisioni coraggiose. Pertanto, come misura a lungo termine, l’Alto Adige dovrebbe uscire dal mercato nazionale dell'elettricità sfruttando a pieno le possibili competenze della Provincia fissate dallo Statuto di Autonomia. Come misure immediate, la Giunta provinciale - conclude il consigliere - dovrebbe usare le extra-entrate di questo periodo e i fondi del bonus elettricità - promesso disattesa già da molto tempo - per sostenere le famiglie”.
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