Il secondo sgambetto di Bizzo
Il nuovo colpo di scena è stato in qualche modo preannunciato sui social dallo stesso presidente del Consiglio Provinciale pochi minuti prima dell’inizio della riunione della Commissione dei 6. Bizzo non si era sbilanciato, ritenendosi comunque molto cauto “dopo giorni di attenta riflessione”. E manifestando l’intenzione di verificare con attenzione nella versione definitiva della norma due aspetti a suo avviso cruciali. Stiamo parlando della la pariteticità della commissione di esperti a cui verrebbero poi affidati i toponimi per la decisione definitiva sulla loro permanenza e - dulcis in fundo - “che tutti i nomi entrassero davvero in discussione come bilingui fino a prova contraria”.
Ebbene è proprio su questo secondo aspetto che si è manifestata la rottura in Commissione.
In Commissione Roberto Bizzo infatti ha chiesto di inserire direttamente nel testo della norma un passaggio della relazione accompagnatoria che di fatto era condiviso. Stabilendo una presunzione di ‘bilinguità’ per tutti quei toponimi (circa 8mila) che non risultavano compresi nell’elenco allegato alla norma sul cui nelle scorse settimane era stato raggiunto un faticoso accordo (allegato A + la trentina di toponimi selezionati dal CAI).
Bizzo in sostanza era preoccupato che non vi fossero le necessarie garanzie giuridiche per rendere vincolante quel passaggio se lo stesso era presente solo nella relazione accompagnatoria e non nella norma.
Su questo ‘rilancio’ da parte di Bizzo si è verificata in sostanza la rottura con la SVP e la conseguente decisione di Palermo - dopo 4 ore di discussione serrata - di ritirare la norma senza porla ai voti.
La situazione in pratica è ora di stallo. Con la SVP su tutte le furie, Palermo che ritiene improbabile l’eventualità che la Commissione dei 6 possa essere riconvocata per discutere della norma e Bizzo che ha chiesto tempo per confrontarsi con il suo partito.
Anche se l’esponente del PD - contattato da salto.bz - risulta aver ulteriormente irrigidito la sua posizione nei confronti della Volskpartei.
“Per quale motivo la SVP non ha accettato di inserire nella norma un principio sul quale nel precedente incontro della Commissione ci eravamo ritrovati d’accordo all’unanimità? La cosa mi giunge sospetta, facendomi pensare che forse dietro c’era qualche retropensiero.”
In sostanza Bizzo sospetta che la SVP volesse comunque tenersi le mani libere. “Per poter avviare quel percorso spiraliforme che avrebbe portato passo dopo passo ad erodere la toponomastica italiana, nome dopo nome”, osserva l'esponente del PD ed ex assessore provinciale senza mezzi termini e a denti stretti.
Roberto Bizzo plaude invece al presidente Palermo che ha mantenuto la sua promessa di non mettere al voto una norma che a questo punto sarebbe passata solo a maggioranza, cementando di fatto lo scontro in atto.
Cosa accadrà nei prossimi giorni? Domani 9 marzo il presidente del Consiglio Provinciale racconterà al suo partito come sono andate le cose. Ma al momento risulta davvero improbabile che la tanto desiderata soluzione epocale sulla toponomastica possa essere trovata in tempi brevi.
Bizzo: Könnte zu Salto's
Bizzo: Könnte zu Salto's "Pollo des Jahres" reichen!
Antwort auf Bizzo: Könnte zu Salto's von Ingo Dejaco
Nein Ingo, das gilt doch
Nein Ingo, das gilt doch nicht für einen PD Mann und laut SVP-Definition einem sogenannten "Autonomiefreund" Oder?
;-) Übrigens Ingo, was sagt On. Bressa und der Brixner PD zur Stellenbesetzung des Kommandanten der Stadtpolizei?
Antwort auf Nein Ingo, das gilt doch von Blaas Walter
Auch ein selbst bekennender
Auch ein Freund der Autonomie kann mal über das Ziel hinaus schießen, in diesem Fall ist es besonders vehement ausgefallen :)
Sono convinto, che la stessa
Sono convinto, che la stessa maggioranza dei concittadini di lingua italiana preferisca di chiudere con il compromesso già raggiunto il perenne problema della toponomastica e di non continuare con un litigio che peggiora la buona convivcenza. Pertanto chiedo a Roberto Bizzo di ripensare la sua decisione, e spero che la SVP rimanga concigliante !
Das Gewerke um die
Das Gewerke um die Toponomastik hängt mir schon lange zum Halse raus.
Alle Orts Schilder entfernen und nur mehr nach gps Koordinaten orientieren. Und nur mehr historische lokale Dialektbezeichnungen zulassen zB Oaling Tobla Bruneggn Prod Boazn Tirsch Loidn Barben Flotzpis Loootsch usw.