Politik | crisi ucraina

“L’accoglienza è prioritaria”

La Provincia annuncia le misure per la presa in carico dei profughi ucraini in fuga. In Alto Adige arrivate già 200 persone. Schuler: “Aspettiamoci grandi numeri”.
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Foto: USP

La task force provinciale costituitasi da pochi giorni e coordinata dall’Assessora alle politiche sociali, Waltraud Deeg, e dall’assessore per la Protezione civile, Arnold Schuler, per far fronte all’arrivo delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina ha rivelato oggi (8 marzo) i dettagli dell’accoglienza degli sfollati, suddivisi a livello nazionale su base percentuale. 

La Protezione civile a livello nazionale ha stabilito di garantire l'accoglienza, il sostegno e l'assistenza ai profughi provenienti dall'Ucraina in base ad una suddivisione percentuale calcolata a livello nazionale.

La Giunta provinciale ha autorizzato in tal senso un prelievo di 1,5 milioni di euro dal fondo di riserva per finanziare queste misure urgenti. 

L'Agenzia per la protezione civile ha avviato la realizzazione di una struttura di prima accoglienza che entrerà in funzione nei prossimi giorni"

"La Giunta esprime la speranza e l'augurio che presto ci sia un'altra via d'uscita da questa situazione - ha dichiarato il Presidente Arno Kompatscher in conferenza stampa -. Tuttavia, al momento non sembrano esservi alternative. Per ora dobbiamo limitarci a sostenere coloro che cercano protezione e aiuto dall'Ucraina, prepararci bene e lavorare nella nostra realtà per evitare nel miglior modo possibile le conseguenze di questa crisi".

L’assessore Schuler è entrato nel meriti dei dettagli logistici, preannunciando che ci si aspetterà un alto numero di arrivi e riferendo che "l'Agenzia per la protezione civile ha avviato la realizzazione di una struttura di prima accoglienza che entrerà in funzione nei prossimi giorni". 

La struttura in questione, di proprietà della STA, (Strutture Trasporto Alto Adige SpA) sarà collocata in un edificio prossimo la Fiera di Bolzano. Nel nuovo centro le persone accolte saranno assistite da dipendenti della Ripartizione provinciale politiche sociali e dell’Agenzia per la Protezione civile, dell’Azienda sanitaria e della Questura. Verranno inoltre effettuati tamponi per prevenire la diffusione del Coronavirus e, in caso di positività, le persone infette verranno trasferite nella struttura di Colle Isarco. Successivamente i profughi e le profughe accolte verranno trasferiti nei centri di accoglienza straordinaria appositamente adibiti. 

Attualmente la ricerca di una sistemazione adeguata è prioritaria


Nella Ripartizione politiche sociali sono infatti in corso i preparativi per identificare i locali idonei. La prima struttura ad aprire giovedì, riferisce l’assessora Waltraud Deeg è la Haus Henry a Lana, in grado di ospitare per 30 persone, alla quale seguiranno altre strutture. Al momento sono arrivate sul territorio le prime 200 persone, 90 di esse si sono presentate nella serata di ieri in questura per iniziare la procedura per la richiesta di asilo. 

Anche privati, imprese e associazioni si sono adoperate per mettere a disposizione ulteriori soluzioni abitative (altre segnalazioni di immobili per strutture ricettive possono essere inviate via mail a [email protected].it alla Ripartizione politiche sociali o ​​ai rispettivi Comuni).

“Attualmente la ricerca di una sistemazione adeguata è prioritaria - sottolinea Deeg -. Tuttavia, all'interno dell'Amministrazione provinciale stiamo già lavorando su ulteriori possibili servizi di supporto, sia sotto forma di offerte di accompagnamento che di misure di natura finanziaria. Dopotutto - ribadisce - è anche importante pianificare a medio e lungo termine e offrire prospettive a donne e bambini. Siamo quindi in stretto contatto con le direzioni all’istruzione per poter integrare il più facilmente possibile i bambini rifugiati negli asili e nelle scuole”.
 

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