Stop Racism and Smash The Patriarchy
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È proprio vero: la stagione hockeystica per i Foxes è finita. Non male, perché uscire dalla Ice Hockey League all'Overtime di gara 7 in semifinale, è comunque più di quanto moltə di noi a Bolzano si aspettavano. E non senza colpi di scena, sia hockeystici che di portata più ampia. Per me è stato rilevante l'affaire iniziato con cori razzisti in gara 4 (qualche decina di persone tra curva e tribuna "rossa"), culminato in magliette esibite da diversə tifosə in gara 6. Non perché io sia una grande esperta di moda, ma per il messaggio che recavano: STOP RACISM.
Cosa c'entrano razzismo e tifoseria in una rubrica femminista? Per dirla breve, sia razzismo che sessismo sono forme di discriminazione basate sull'identità, che si manifestano attraverso pregiudizi, stereotipi e disparità di trattamento. Sono discriminazioni radicate in istituzioni e strutture di potere che perpetuano le disuguaglianze. Già, quelle strutture tipiche del patriarcato. Tuttavia, c'è di più: c’è l'intersezionalità tra queste espressioni patriarcali, parliamo di intersezioni di identità e oppressione. Donne di diverse etnie affrontano sfide uniche legate alla discriminazione e alla disparità di trattamento e sono soggette a complesse dinamiche di potere patriarcale, ma le barriere economiche, sociali e culturali che influenzano le loro opportunità e il loro accesso alle risorse sono molto diverse a seconda dell'etnia.
Ecco spiegato il perché oggi scrivo di STOP RACISM: i femminismi non possono che essere antirazzisti e antifascisti, in entrambi i casi è indispensabile una presa di posizione netta. Non basta essere antirazzistə e antisessistə a parole e quando fa comodo tra gente che ha gli stessi valori. È necessario manifestare il proprio antirazzismo e antisessismo nei fatti e nella quotidianità, sempre e ovunque. Perché chi tace acconsente.
Sei anni fa mi sono recata in curva con una felpa che recava la scritta antirazzista-antisessista-antifascista. Questo, all’epoca, mi è valso molestie e minacce. L’altro giorno invece, a gara 6, eravamo in tantə a posizionarci contro un tifo anacronistico e discriminante. È stata un’azione politica quella di numerosə cittadinə che seguono l'hockey bolzanino da tanti anni e lo fanno in curva prendendosi uno spazio che è l'essenza del pubblico variopinto della Sparkasse Arena. Mia figlia Anna in un tema scolastico lo ha definito così: "è una comunità unica e stupenda; ne fanno parte persone di colore e no; donne, uomini e bambini; persone con disabilità fisiche e psicologiche; sudtirolesi di madrelingua tedesca delle valli, bolzanini e sudtirolesi italiani; femministə, communistə e pure fascistə; tuttə insieme con la stessa passione.”
Carə tuttə, le cose stanno proprio cambiando e noi ci siamo: STOP RACISM and SMASH THE PATRIARCHY!