Vigili “a raffica” per la festa ADMO
Le pressioni dell’assessora al commercio Johanna Ramoser (nell'infobox la sua replica, ndr) sui vigili urbani non sono riuscite a rovinare la festa “Match for life” organizzata sabato da ADMO Alto Adige in piazza Municipio a Bolzano. Le centinaia di persone arrivate in piazza per ascoltare musica e manifestare la propria vicinanza all’associazione donatori di midollo osseo sono rimaste letteralmente sbigottite per l’arrivo della pattuglia della polizia locale ogni mezzora già a partire dal mattino, ed anche nel pomeriggio, quando, a forza di abbassare, i musicisti stavano ormai suonando praticamente in versione acustica. Nulla di nuovo per il capoluogo, ma in città ci sono fortunatamente anche diverse sensibilità per la musica dal vivo, ed infatti si sono anche visti diversi cittadini ballare sui balconi e alle finestre che si affacciano sulla piazza.
Ancora più sbigottita da quello che è accaduto, Emanuela Imprescia, attivissima presidente dell’associazione: “Il Comune ha sempre appoggiato le nostre attività e le nostre feste, che sono peraltro anche tra le poche del loro genere in Italia. La vicinanza del Municipio è anche manifestata dal fatto che il sindaco Caramaschi ha voluto esserci al mattino per portare un saluto. Ci sono ottimi musicisti che suonano gratuitamente per sostenerci. Mesi fa abbiamo fatto la domanda per lo svolgimento della manifestazione, con gli orari di sempre, chiedendo di poter fare musica fino alle 23. Tre giorni prima della festa ci è stato detto che il permesso veniva accordato fino alle 22. Non potendo cambiare all’ultimo la scaletta, anche perché gli orari della musica erano legati ai permessi di entrata con le auto nella Ztl che durano mezzora, abbiamo poi chiesto e ottenuto di poter concludere alle 23. Nell’autorizzazione, arrivata, come detto all’ultimo momento, tra le prescrizioni vi era poi scritto che la manifestazione non avrebbe dovuto arrecare disturbo al vicinato, senza indicare alcun parametro oggettivo, come ad esempio i decibel. Mi sono subito chiesta: cosa significa arrecare disturbo?”.
La festa, come detto, grazie all’impegno dei volontari, in piazza dalle 7 del mattino, è regolarmente cominciata alle 10.30. I vigili - che, va ricordato, hanno l’obbligo di intervenire quando vengono chiamati – sono arrivati diverse volte già al mattino e poi la manifestazione ha osservato scrupolosamente la “pausa del silenzio” a ridosso dell’ora di pranzo. Nel primo pomeriggio si è esibita una band di ragazzi autistici che ha anche spiegato il mondo dell’autismo, suscitando una grossa commozione. Ad un certo punto i vigili hanno minacciato in modo molto brusco di interrompere la manifestazione. “Noi ogni volta abbiamo fatto abbassare la musica. Il fonico è venuto da me e mi ha detto: Emanuela, ti stiamo rubando i soldi, perché le band stanno suonando in acustico, l’impianto è spento, è impossibile abbassare, cosa devo fare? Io ho chiesto ai vigili di misurare i decibel, e mi hanno detto solo molto perentoriamente che la musica andava abbassata ed era impossibile stabilire un criterio oggettivo. L’unico parametro è soltanto il fastidio di chi c’è intorno”. L’assessore Angelo Gennaccaro, intervenuto in piazza, a differenza di Ramoser, per sentire com’era il livello della musica, ha fatto in modo che da una certa ora in avanti gli agenti della polizia locale non tornassero più.
“Arrivata a casa tarda notte – riferisce, amareggiata, Imprescia - trovo una mail indirizzata ad Admo di un negoziante di via Streiter, che ci dice che la nostra è una manifestazione penosa e che siamo degli idioti. Mi sembra davvero assurdo che un’associazione come la nostra debba anche subire attacchi di questo tipo. Ma vedere il mittente, mi ha fatto capire anche chi si è lamentato e come mai le lamentele siano arrivate all’assessora al commercio. Il quadro è abbastanza facile da ricostruire. La cosa davvero bella è che io mi sono recata in via Streiter per fare un’intervista telefonica e in quella via non si sentiva praticamente nulla. Spero davvero che, visto quanto è accaduto, in futuro non ci impediscano di fare manifestazioni per noi importantissime come questa”.
Personalmente trovo la
Personalmente trovo la vicenda triste ma anche molto grave.
Der Rathausplatz in Bozen ist
Der Rathausplatz in Bozen ist auch kein Festplatz.
Antwort auf Der Rathausplatz in Bozen ist von Karel Hyperion
eben
eben
Der obenstehenden Artikel ist
Der obenstehenden Artikel ist kein Bericht, sondern ein gehässiger Komentar und schadet vor allem auch der Vereinigung ADMO.
Antwort auf Der obenstehenden Artikel ist von Hartmuth Staffler
Weshalb sollte er ADMO
Weshalb sollte er ADMO schaden, wenn darin ein Sachverhalt wiedergegeben wird? Es bestreitet niemand, dass es sich so zugetragen hat. Es ist nur ein weiteres Beispiel dafür, wie engstirnig manche Menschen sind. Und vor allem mit welcher Arroganz sie eigene Interessen in den Vordergrund stellen und diese Interessen von öffentlichen Stellen durchgesetzt haben wollen. Was sollten denn jene Bürger sagen, die mindestens drei Mal die Woche vom Lärm zu sehr viel späterer Stunde wachgehalten werden, da sich in deren Umkreis verschiedene Lokale befinden?
Antwort auf Weshalb sollte er ADMO von Manfred Klotz
Es hat sich eben nicht so
Es hat sich eben nicht so zugetragen, wie im Bericht in böswilliger Weise behauptet wird. In diesem Fall schenke ich der Richtigstellung der Stadträtin mehr Glauben.