Gesellschaft | Intervista

Il settore pubblico necessita di giovani

Il corso di laurea magistrale in Politiche Pubbliche e Amministrazione mira a formare futuri dirigenti. Intervista a Prof. Davide Ferrari, il direttore del corso.
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Foto: (c) unibz

Il professor Davide Ferrari è un esperto di statistica che ha studiato e insegnato a Melbourne e in Minnesota. Dal 2018 insegna alla Libera Università di Bolzano e attualmente è anche il direttore del corso di laurea magistrale in Politiche Pubbliche e Amministrazione.

Salto.bz: Salve, Prof. Ferrari! Grazie per il Suo tempo e la disponibilità. Ci dia un’idea di chi sono gli studenti iscritti alla magistrale di Politiche Pubbliche e Amministrazione: Quale background lavorativo o educativo hanno? Sono studenti internazionali o locali? Più uomini o donne?

Prof. Ferrari: Innanzitutto volevo ringraziare per l’opportunità di presentare il nostro corso di laurea. Tradizionalmente abbiamo una buona percentuale di studenti locali, che varia sempre un po’ da anno in anno, ma di solito si aggira intorno al 30%. Abbiamo poi un altro 30-40% di studenti provenienti dal resto d’Italia, di regione limitrofe come il trentino, ma anche da regioni più lontane. Un altro 20% dei nostri studenti sono stranieri spesso provenienti dall’Austria e dalla Germania. In termini di genere abbiamo invece un buon equilibrio fra uomini e donne. Per ciò che riguarda il background educativo, solitamente abbiamo due tipologie di studenti: O studenti con un background in scienze economiche, economia e commercio, oppure studenti con un background più giuridico o umanistico, includendo anche lauree in scienze politiche. Abbiamo anche molti studenti lavoratori che sono già partecipi in diverse attività nel settore pubblico e vogliono migliorare le proprie conoscenze in tale ambito.

Per via della sua suolatura interdisciplinare, questa laurea non ha un ambito che spicca rispetto agli altri, ma ha un’offerta equilibrata fra tutti i componenti.

 

Quali sono gli insegnamenti fondamentali del corso?

Per lavorare in enti pubblici sono necessarie competenze interdisciplinari, quindi competenze in diversi ambiti. A partire dal management, all’ambito dell’analisi dei dati, all’ambito economico, all’ambito del diritto, fino ad arrivare alla contabilità e alla finanza. Questa è una laurea altamente interdisciplinare con un’offerta equilibrata in questi ambiti. All’inizio del loro percorso agli studenti vengono offerti una serie di corsi in cui imparano le basi di questi ambiti, applicati sempre al settore pubblico. Per esempio, abbiamo il modulo management e organizzazione del settore pubblico, un altro modulo di risorse umane e management del settore pubblico, un altro ancora di metodi statistici ed econometrici per analizzare dati e misurare gli effetti di politiche pubbliche. Poi abbiamo elementi di economia nel settore pubblico e anche materie di diritto, riferiti sempre al settore pubblico e agli enti locali. E infine abbiamo finanza, project management e accounting. Per via della sua suolatura interdisciplinare, questa laurea non ha un ambito che spicca rispetto agli altri, ma ha un’offerta equilibrata fra tutti i componenti. E in più c’è anche la componente linguistica, ovvero corsi di lingua specializzati.

Gli studenti al secondo anno possono scegliere tra due percorsi. Vuole spiegare brevemente entrambi?

In relazione al background e agli interessi gli studenti hanno possibilità di scegliere tra due percorsi: uno in politiche pubbliche e l’altro in amministrazione pubblica. Nel caso del corso di politiche pubbliche, l’enfasi è sulla comprensione degli strumenti e delle conseguenze delle politiche pubbliche implementate da varie istituzioni pubbliche. Quindi enfasi sugli aspetti analitici di tipo economico e quantitativo e sulla misurazione degli effetti delle politiche pubbliche. Nel caso invece dell’altro percorso, quello in pubblica amministrazione, l’enfasi è posta sulla comprensione e l’implementazione delle politiche pubbliche, da un punto di vista più legale e dal punto di vista amministrativo e gestionale. Solitamente, gli studenti che hanno un background di tipo quantitativo, per esempio che hanno studiato scienze economiche o discipline simili, preferiscono il percorso in politiche pubbliche, studenti che invece hanno un background di tipo manageriale o umanistico o giuridico, preferiscono solitamente il percorso di amministrazione pubblica.

Quali sbocchi lavorativi offre questa laurea?

Questa magistrale offre tante opportunità di lavoro a diversi livelli del settore pubblico. In particolare, da una preparazione a 360 gradi per futuri dirigenti delle aziende pubbliche, permettendo loro di avere competenze in ambito analitico, di valutazione e manageriale. Possono ricoprire ruoli all’intero di enti e aziende pubbliche, camere di commercio, ma anche organizzazioni non profit. Inoltre, gli studenti hanno anche delle ottime prospettive nell’ambito privato, perché molte aziende private interagiscono quotidianamente con enti pubblici, come fornitori, o ricevitori di servizi e beni. Quindi è importante avere manager e figure altamente specializzate e competenti ella gestione di questi rapporti.

 

La pubblica amministrazione e il settore pubblico ricordano spesso qualcosa di molto pesante e di noioso. Ma questa percezione è errata.

 

Il settore pubblico è un ambito di lavoro ambito fra i giovani? Che cosa gli attira?

Il settore pubblico necessita di giovani. Ci sono tante possibilità di lavoro, soprattutto nella provincia di Bolzano. Tuttavia, non sempre viene percepito come ambito attraente dagli studenti, non tutti corrono a cercare lavoro nel pubblico. Questo per me è anche dovuto ad un aspetto comunicativo. La pubblica amministrazione e il settore pubblico ricordano spesso qualcosa di molto pesante e di noioso. Ma questa percezione è errata. Voglio sottolineare che i profili che si stanno creando nel settore pubblico sono sempre più interessanti. Con l’innovazione digitale, tecnologica e dei processi che stiamo osservando nella pubblica amministrazione, si vanno a creare tantissime figure con delle professionalità molto interessanti. E secondo me occorrerà investire nella comunicazione di questo nei confronti dei giovani, che hanno forse in mente un settore pubblico obsoleto o non così interessate come lo è attualmente.

Quali sono i vantaggi di questo corso di laurea rispetto a corsi di laurea simili?

Secondo me la forza di questo programma rispetto a corsi simili è l’orientamento trilingue, con corsi in italiano, tedesco e inglese, e la proiezione forte a livello internazionale. Un altro vantaggio è che offriamo corsi in classi di dimensioni abbastanza ridotte e perciò riusciamo a dedicare molta attenzione agli studenti con attività pratiche e interattive e coinvolgere gli studenti in progetti pratici. Per esempio, abbiamo anche attività di tutoraggio a favore degli studenti. Ogni studente è associato a un tutor, un docente che lo consiglia e lo segue da vicino. E abbiamo anche iniziative di peer tutoring, ovvero studenti più esperti che consigliano e aiutano gli studenti nuovi a risolvere problemi lungo il percorso. L’altro vantaggio che abbiamo è che la composizione dei nostri docenti ha un forte carattere internazionale. Molti hanno avuto esperienze lavorative in diversi paesi stranieri o in altre università italiane di rilievo e loro portano queste esperienze nelle aule. Un altro punto di forza del programma è che cerchiamo di fornire agli studenti una connessione con il territorio e con le istituzioni pubbliche e private invitando external lecturers nelle nostre lezioni, per fornire casi pratici e informazioni attuali.

Visto che Lei è anche il coordinatore per gli accordi bilaterali: quali possibilità di scambio offre il corso di laurea?

Facciamo di routine scambi Erasmus e abbiamo anche accordi bilaterali con diverse università, non solo sul continente europeo, ma anche oltre. La lista delle nostre università partner è abbastanza lunga e può essere cultata online: https://www.service4mobility.com/moconline/PortalServlet?identifier=BOLZANO01&showAll=0&showPartner=0&sprache=en&preselectTab=ver_nav_button&studj_id=4819

Lei ha già accennato ai docenti con curriculum internazionale. Anche Lei stesso ha studiato e insegato all’estero. Che cosa l’ha portato a Bolzano?

Penso che l’ambiente accademico a Bolzano sia eccellente. La facoltà di Economia e Management dell’università di Bolzano ha colleghi di grande reputazione a livello nazionale e internazionale. La facoltà è molto orientata verso i bisogni del territorio e dell’economia locale, ma anche proiettata a un livello più ampio, internazionale. Questo per via di diversi fattori, come una buona politica di reclutamento soprattutto dall’estero, ma anche per la natura trilingue dell’università. Il livello dei colleghi è molto elevato, il livello di internazionalizzazione dell’università è molto buono, soprattutto paragonato ad altre università simili in Italia. La Libera Università di Bolzano come ambiente di lavoro è inoltre molto competitiva rispetto ad altre università europee ed italiane e attrae molto personale altamente qualificato dall’est