Chiamata a raccolta
“La questione relativa ai profughi rimane una delle sfide più importanti nei confronti della politica e delle strutture di accoglienza. Saremo in grado di affrontare l’obbligo etico di offrire a queste persone un adeguato aiuto umanitario solamente con un impegno comune e coordinato in sinergia con gli uffici provinciali, le organizzazioni di volontariato, le Comunità comprensoriali ed i Comuni”, Martha Stocker insiste con il consueto appello.
Nella giornata di oggi, venerdì 8 luglio, l’assessora ha incontrato i responsabili delle 16 strutture di accoglienza operanti in Alto Adige i quali hanno riferito di aver riscontrato uno sviluppo positivo del lavoro con i profughi e una maggiore accettazione degli stessi da parte della popolazione fermo restando i margini di miglioramento soprattutto per quanto riguarda il lavoro. Sembra infatti ancora difficile per gli imprenditori offrire opportunità occupazionali ai richiedenti asilo tramite praticantati aziendali e viene utilizzato ancora troppo poco il protocollo d’intesa dedicato, già siglato tra il Commissariato del Governo, la Provincia e i Comuni socialmente utili. “Semplificheremo l’iter burocratico”, assicura Stocker che verificherà inoltre la disponibilità di tutte le Comunità comprensoriali a organizzare corsi di base gratuiti nel campo della sicurezza sul lavoro per i richiedenti asilo.
C’è poi la questione dell’apprendimento dell’italiano e del tedesco: buona è in generale l’accettazione dei corsi di lingue anche se - hanno sottolineato i coordinatori dei Centri - tra i profughi ci sono anche persone analfabete per le quali è necessario trovare soluzioni diverse. In autunno poi - annuncia Brigitte Waldner, direttrice dell’Ufficio anziani e distretti sociali - ci sarà un incontro con i Servizi sociali nel corso del quale sarà affrontato in particolare la fase successiva all’accoglienza nei centri di accoglienza, cioè l’integrazione di queste persone nel tessuto sociale del territorio (in merito è stato elaborato un documento). Stocker ha infine ricordato che la ricerca a livello provinciale di centri nei quali accogliere ulteriori 700 richiedenti asilo che dovranno essere segnalati dalle Comunità comprensoriali e dai Comuni. Per il momento le località in cui è stato deciso l’utilizzo di strutture sono Ora, San Candido e Rifiano.