Nuovi sgomberi, vecchi problemi
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Oggi (8 novembre) la polizia municipale del comune di Bolzano ha sgomberato 9 tende di persone senza fissa dimora accampate nei pressi di ponte Palermo. “L'operazione, programmata da una settimana, si è svolta senza particolari problemi con il supporto anche di uomini e mezzi dell'A22 – fa sapere il comune in una nota – Altri interventi analoghi seguiranno nei prossimi giorni”. Lo sgombero è avvenuto a pochi giorni di distanza dalla messa in onda di un servizio di Rete 4 sul tema, all’interno della trasmissione “Fuori dal coro”.
È strano in questo contesto parlare di emergenza. Con l’abbassarsi delle temperature, infatti, cresce il numero di persone che cercano un riparo, accampandosi, come ogni anno, sotto l’A22. Quest’anno, però, la gestione delle persone senza dimora avrebbe dovuto essere affrontata in modo diverso. A fine luglio l’amministrazione provinciale aveva presentato un piano dettagliato per fare fronte all’emergenza freddo. A partire dal primo novembre, avrebbero dovuto essere disponibili 300 posti nei ricoveri notturni invernali, distribuiti così: 200 posti a Bolzano, 50 a Merano, 20 a Bressanone, 10 a Brunico e 20 a Laives. Tuttavia, al momento, i posti disponibili sono 145, meno della metà di quelli promessi.
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Come anticipato da SALTO, l’unica struttura attualmente operativa con 95 posti letto è l’ex Alimarket, a causa dei ritardi nei lavori di ristrutturazione dell’ex complesso Inpdap in via Pacinotti, gestiti dall’assessorato alle opere pubbliche sotto la guida di Christian Bianchi, la cui fine dei lavori è ora prevista per l’inizio del 2025. Al momento, però, la disponibilità a Bolzano è di meno di 100 posti, una quantità insufficiente per una città che è un punto di riferimento per le persone senza dimora.
Dei posti promessi sul resto del territorio provinciale, quelli a Laives (20) saranno disponibili solo a fine dicembre, mentre a Bressanone la struttura attualmente ne fornisce solo 5 dei 20 previsti, con l’obiettivo di incrementare gradualmente la capienza. A Merano, invece, sono già operativi 45 posti letto, mentre non sono operativi quelli di Brunico. La mancanza di posti accresce ovviamente la lista di attesa. Sono oltre 100 infatti le persone che vorrebbero accedere al servizio ma sono costrette a dormire in strada.
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Ein Skandal! Darin steckt so…
Ein Skandal!
Darin steckt so viel Gewalt.
Grundsätzlich gilt: gegen Wohnen als Ware, mit Wohnraum darf kein Profit erzielt werden!
Wohnen ist ein Grundbedürfnis!
Grazie per l'articolo.
Ben descritto nell'articolo…
Ben descritto nell'articolo il problema.Viene trattato da incompetenti provinciali e comunali, che si alternano, una emergenza che dura dal 2015.
Fenomeno che sarebbe dovuto essere affrontato dalla Protezione Civile e non da cooperative sussidiarie che puntano solo agli appalti.
In 48 ore la Protezione Civile sarebbe in grado di offrire alloggio in campo tende, pasti,servizi igienici,supporto legale, sanitario,psicologico,sociale, e allora si ci sarebbe un effettivo controllo delle persone presenti e una reale possibilità di produrre un piano di inserimento scolastico e lavorativo e di inclusione sociale. Se non viene fatto è solo perché interessa che la situazione rimanga così, interessa a un partito,a uno stato di polizia, a una società che sfrutta le disgrazie altrui a proprio beneficio.
Ben descritto nell'articolo…
Agire invece di criticare