Wirtschaft | L'attrazione

Una ruota top secret

Sui ricavi dell’attrazione montata al parco della stazione a Bolzano vige il riserbo più assoluto da parte del gestore. Buratti (Unione-hds): “La città ci ha guadagnato”.
Ruota panoramica
Foto: Walter Donegà

La Wonder Wheel (per citare Woody Allen) di Bolzano ha fatto il suo dovere. Inaugurata il 15 novembre scorso, dopo il nulla di fatto del 2018 e l’iter laborioso ma alla fine proficuo del 2019, la ruota panoramica resterà aperta agli avventori fino alla fine di gennaio, l’ultimo giro è fissato per il giorno 25. Fare però un bilancio effettivo, a feste concluse, sui numeri del gigante di ferro alto 55 metri con 28 cabine e una portata di 168 persone a giro installata a parco Stazione, voluto dall’Unione commercio turismo e servizi e reso possibile dalla collaborazione con il Comune e l’Azienda di soggiorno, appare un’impresa impossibile.

 

Silenzio stampa

 

Contattato da salto.bz il titolare della ditta “The Wheel” srl di Rimini, Massimo De Carlo, le cui ruote panoramiche svettano, oltre che a Bolzano, in diverse città europee (Parigi, Anversa, Bruxelles, Budapest, solo per nominarne alcune), non si sbottona. Sui passaggi totali o sui ricavi dell’attrazione di punta, mercatini a parte, del Natale bolzanino vige il massimo riserbo. Alla fine del mese, quando sarà tempo di levare le tende, forse si saprà di più.

 

 

Dopo un inizio novembrino stentato - anche per via del maltempo - e i primi weekend di dicembre non proprio sensazionali con il passare dei giorni le code di curiosi hanno cominciato a formarsi davanti alla struttura circolare che consente una visione privilegiata del capoluogo altoatesino. “Ci aspettavamo un boom l’8 dicembre che non è arrivato perché quest’anno è mancato il ponte dell’Immacolata, ma in generale ci riteniamo soddisfatti”, taglia corto De Carlo. 

Secondo gli accordi gli incassi (il prezzo del biglietto, lo ricordiamo, è di 9 euro a persona e di 6 euro per i bambini) vanno all’azienda privata che si è occupata fattivamente dell’intera operazione accollandosi, va detto, il rischio di un eventuale fiasco. La “The Wheel” di conseguenza è anche l’unica a tenere il registro dei conti e su quel fronte le bocche restano cucite.

 

Pollici in su

 

In tutta questa storia in ogni caso Bolzano ci guadagna sul piano dell’immagine, dice Simone Buratti dell’Unione-hds, “siamo contenti di aver avuto un’attrazione in più quest’anno, peraltro a partire da questo fine settimana ci sarà una novità: un biglietto d’ingresso ridotto per tutti i residenti in Alto Adige e Trentino, sarà sufficiente presentare un documento d’identità valido. È stata una bella lotta riuscire a portare la ruota a Bolzano, ma anche se non avesse funzionato la città non avrebbe comunque perso un soldo”. Anzi, in effetti ha riscosso. Per la concessione dell’occupazione del suolo pubblico infatti il Comune amministrato dal sindaco Renzo Caramaschi ha ottenuto dalla ditta riminese circa 8.400 euro

Se quello della ruota panoramica è stato un espediente fortunato per la città sul fronte commerciale gli affari, nel periodo festivo, non sono stati stellari. “Questa è stata la 29esima edizione dei mercatini di Natale di Bolzano, dopo quasi 30 anni è fisiologico che ci sia un po’ di calo considerando che ormai in Italia si contano 2mila mercatini - osserva il presidente del Circondario di Bolzano dell’Unione commercio - ma anche se i numeri non sono quelli di un tempo le casse comunali continuano a trarre un ottimo profitto dal richiamo delle tradizionali casette di legno. Una cosa è certa: per la 30esima edizione bisognerà inventarsi qualcosa di veramente speciale”. L’anno prossimo tuttavia la carta della ruota non potrà essere giocata di nuovo, il palcoscenico sarà tutto per il Waltherpark. “L’unico altro posto grande abbastanza dove installare la ruota panoramica oltre a parco Stazione che non sarà non più agibile sono i prati del Talvera ma si trovano lontano dal centro storico e soprattutto, in termini di livello del terreno, ‘si mangiano’ dieci metri di altezza, perciò il colpo d’occhio ne risentirebbe”, spiega Buratti. E quindi: a mai più, ruota.