Politik | Giunta provinciale

Dal Covid alle Olimpiadi 2026

La Giunta provinciale discute i finanziamenti alle infrastrutture per il biathlon olimpico di Anterselva. Sulle misure Covid, Kompatscher annuncia: “Nessuna apertura”.
Biathlon
Foto: biathlon-antholz.it

L'emergenza Covid continua a gettare un'ombra sull'immediato futuro, ma la Giunta provinciale dell'Alto Adige nella sua seduta odierna (9 marzo) cerca di guardare con ottimismo al futuro più lontano. In particolare, al centro della seduta l'appuntamento con i giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. La Südtirol Arena di Anterselva ospiterà le gare olimpiche di biathlon: in questa fase preliminare si discutono gli stanziamenti per i progetti infrastrutturali già programmati, collegati alle Olimpiadi invernali, “che servono per la viabilità ma vanno anche a migliorare la qualità della vita degli abitanti”, come ha spiegato l'assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider.

 

Co-finanziata la circonvallazione di Perca

 

Negli interventi previsti dal pacchetto infrastrutturale, che rientrano nel piano olimpiadi a livello ministeriale, “abbiamo cercato di rafforzare le strutture esistenti – sottolinea l'assessore – tra quelle stradali di competenza della Provincia e quelle ferroviarie”. Si è trattata, per Alfreider, di una lunga e intensa trattativa con lo Stato e le altre Regioni organizzatrici “per trovare il denaro necessario” per finanziare in primis la variante della Val di Riga e la Circonvallazione di Perca sulla statale della Pusteria, quest'ultima con un co-finanziamento tramite la Banca Europea d'Investimenti. I Giochi “dovranno essere sostenibili: per le generazioni future e per la popolazione locale, dando un valore aggiunto alla mobilità e alla raggiungibilità del Sudtirolo” ha concluso l'assessore.

Ci saranno anche adeguamenti all'impianto della Südtirol Arena. Il Comitato organizzativo di Milano-Cortina – a fronte di una proposta di investimenti del Comitato biathlon di Anterselva per oltre 71 milioni di euro – ha considerato funzionali ed essenziali opere pari a “solo” 28,5 milioni di euro. Con questa cifra verranno finanziate opere che servono ad adeguare la struttura all'esterno e al suo interno, e a renderla sostenibile, ad esempio con interventi di gestione energetica.

 

Covid-19, terapie intensive ancora in affanno

 

A proposito di energia, tra le decisioni della Giunta, anche una soluzione “con le regole dell'urbanistica altoatesina” per superare gli ostacoli all'applicazione dei vantaggi fiscali del “Superbonus 110%” per il risanamento energetico degli edifici. “Un'occasione importantissima per riqualificare il patrimonio edilizio” ha spiegato l'assessora competente Maria Hochgruber-Kuenzer.

Come andare avanti, invece, nella gestione della pandemia da Covid-19 a pochi giorni dalla scadenza delle ordinanze provinciali? Il Landeshauptmann Arno Kompatscher ha offerto un'analisi della situazione: “L'incidenza settimanale scende, il numero di infezioni sta calando, il tasso di positività oscilla ma comunque si abbassa, il numero di persone in quarantena è molto calato. Ma scendono più lentamente i dati degli ospedalizzati, e non scende il numero di persone in terapia intensiva, dove la situazione continua a essere critica”. Secondo Kompatscher potrebbe essere dovuto alle nuove varianti, in linea con l'andamento a livello nazionale, rendendo “il percorso della malattia più veloce”.

Da questo quadro nasce l'idea di non andare verso aperture precipitose: “La linea della Provincia è quella della prudenza, di mantenere una linea del rigore, senza dare luogo a grandi aperture. Attendiamo inoltre le misure a livello nazionale”. Al di là di qualche adeguamento (ad esempio per le scuole) l'orientamento della Giunta è di non parlare di un'apertura: “Non ha senso, non ci sono le condizioni. L'attuale regolamentazione verrà con ogni probabilità mantenuta”. Nei Comuni con variante sudafricana, aggiunge il Presidente Kompatscher, è richiesta massima attenzione - “anche se non abbiamo dei focolai, ma solo singoli casi”. Anche il caso di variante sudafricana a Bolzano “sembra piuttosto isolato, per ora possiamo fare a meno di fare misure specifiche per il capoluogo altoatesino” .