UNIONE EUROPEA E SFIDE FUTURE
Il 9 Maggio si celebra la giornata dell’Unione Europea, una occasione per ricordare il passato e progettare i futuri obbiettivi da raggiungere.
L’Italia è uno dei paesi fondatori dell’UE che attraverso uomini di dialogo come Altiero Spinelli e molti altri, risultano essere i precursori di un'Europa di pace fondata sui valori di diritti umani, democrazia e stato di diritto, veri e propri visionari di una Europa unita.
Oggi tutti i paesi membri hanno davanti a sé sfide importanti da affrontare per il futuro dell’Europa e delle sue nuove generazioni, per questo vorrei riassumere in 4 punti dei temi su cui l’Europa avrà un ruolo fondamentale.
Il primo è il cambiamento climatico: l’Unione europea dovrebbe concentrarsi sul potenziamento della rete ferroviaria, sia quella transfrontaliera sia quella interna agli Stati membri. Per tagliare le emissioni di carbonio è necessario ridurre il più possibile le tracce aeree a corto raggio, ovvero quelle percorribili con altri mezzi più sostenibili.
Molte di queste rotte potrebbero essere sostituite da un viaggio in treno di durata inferiore alle sei ore, favorendo quindi spostamenti con un impatto ambientale decisamente inferiore, e questo porterebbe maggiori investimenti nel trasporto ferroviario nazionale e internazionale, con più treni, migliori servizi e una maggiore accessibilità.
Nonostante la grave crisi energetica accentuata dal conflitto in Ucraina, bisogna fermare tutti gli investimenti nell’esplorazione e nell’estrazione dei combustibili fossili, e i fondi e i sussidi risparmiati dovrebbero poi essere investiti nella transizione ecologica con politiche che riqualifichino i lavoratori dell’industria del carbone e dei combustibili fossili.
Il secondo punto è il mondo del lavoro e retribuzioni adeguate senza sfruttamenti: Il salario minimo, ad esempio, è considerato un importante strumento di lotta contro la povertà e contro le disuguaglianze economiche.
Per questo motivo bisogna introdurre un salario minimo in tutti gli Stati membri dell’Unione europea.
Oggi l’entità del salario minimo è piuttosto variabile, mentre sarebbe opportuno introdurre un salario minimo che stabilisca una soglia di retribuzione al di sotto della quale non si possa scendere è soprattutto un modo per arginare la povertà e garantire certezze economiche a chi lavora regolarmente e a tempo pieno.
Il terzo punto è creare una cultura Europea attraverso l’istruzione: L’Unione europea dovrebbe introdurre l’insegnamento di Storia dell’Unione europea in tutte le scuole pubbliche degli Stati membri, ad esempio inserendo nei programmi delle scuole primarie e secondarie un’ora settimanale aggiuntiva per far conoscere alle giovani generazioni una parte fondamentale della storia della democrazia europea contemporanea.
Il quarto e ultimo punto è la Sanità: Tutti i cittadini europei possono ricevere assistenza sanitaria in tutti gli Stati membri, ma purtroppo in casi di malattie gravi o incidenti particolari risulta difficile accedere ai propri dati clinici per condividerli con un medico locale.
L’accesso transfrontaliero sicuro ai dati sanitari, e quindi la condivisione sicura delle cartelle mediche dei cittadini europei in tutti gli Stati membri, permetterebbe di accedere ai propri documenti sanitari elettronici da qualsiasi punto dell’Europa.
Per concludere, credo che l’Unione Europea non debba essere vista come una minaccia sociale e culturale per il proprio paese, ma come una concreta e solida opportunità di confronto e miglioramento anche con altri membri dell’UE creando una leale cooperazione internazionale, utile al futuro dei singoli Stati e alla stessa Unione Europea.