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Antitrust, Dolomiti Superski nel mirino

L’AGCM accende i riflettori su Dolomiti Superski. Avviata un’istruttoria per sospetto di un’intesa restrittiva della concorrenza. Rischio sanzioni fino al 10% del fatturato.
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Foto: Dolomiti Superski / Wisthaler.com
  • Se si tende un po’ l’orecchio si può ancora sentire l’eco del boato del terremoto (metaforico) registrato stamani con epicentro un punto non ancora localizzato sotto le Dolomiti tra Bolzano, Trento e Belluno: l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ufficialmente avviato un’istruttoria nei confronti della Federazione dei Consorzi Dolomiti Superski (FDSK) e dei dodici consorzi sciistici che ne fanno parte. Al centro dell’indagine c’è il sospetto di un’intesa restrittiva della concorrenza, in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea e dell’articolo 2 della legge italiana n. 287/1990. Spatapam. 
    Il procedimento ha preso il via da una segnalazione della società SportIt Srl (SPIT), titolare della piattaforma SnowIt, che ha denunciato un comportamento “escludente” da parte del Superconsorzio che rischia sanzioni fino al 10 per cento del fatturato.
    Secondo quanto riportato nel provvedimento, Sportit ha lamentato il “rifiuto, continuato nel tempo, da parte di FDSK di addivenire a un accordo commerciale” per la vendita degli skipass tramite la propria piattaforma. La società ha inoltre riferito che “la vendita online di skipass è il focus dell’attività di Sportit tramite Snowit”, e che il canale digitale rappresenta ormai circa “il 30% del totale delle vendite” a livello nazionale.

  • "Comportamento escludente"

    Il cuore della questione risiede nello statuto del “superconsorzio”, che attribuisce alla Federazione poteri molto ampi in materia di politica commerciale. L’articolo 4, comma 2, stabilisce che tra i compiti del Superconsorzio vi è “la promozione, il coordinamento e la definizione della politica generale dei prezzi per i servizi di trasporto di persone a mezzo impianti a fune”, nonché “il coordinamento della politica tariffaria praticata dai Consorzi di zona aderenti”.
    Inoltre, l’articolo 5 impone ai consorzi aderenti un “formale impegno di non stipulare, se non previa autorizzazione della Federconsorzi Dolomiti SuperSki, convenzioni inerenti la vendita di titoli di trasporto analoghi a quelli emessi dalla Federazione”. Un vincolo che, secondo l’Autorità, limita fortemente l’autonomia commerciale dei singoli consorzi.

  • Dolomiti Superski: avviata un’istruttoria per sospetto di un’intesa restrittiva della concorrenza. Foto: Dolomiti Superski / Wisthaler.com
  • L’Antitrust osserva che “i singoli Consorzi di zona devono essere liberi di poter determinare autonomamente la propria strategia imprenditoriale e commerciale rispetto al Federconsorzio, cosa che invece non accade”. Il sistema attuale, infatti, “attribuisce al FDSK il potere di bloccare qualsiasi autonoma iniziativa commerciale dei dodici Consorzi di zona”, compresa la possibilità di vendere gli skipass tramite piattaforme terze come SnowIt.
    Secondo l’Autorità, questa struttura potrebbe configurare un “accordo di commercializzazione congiunta” che “comporta due apprezzabili restrizioni della concorrenza: la prima concernente la definizione da parte del Federconsorzio del prezzo degli skipass dei comprensori di area; la seconda riguardante i vincoli gravanti sui Consorzi di area in termini di distribuzione dei propri skipass attraverso soggetti terzi”.
    Non solo: l’accordo in questione rischia anche di “costituire un presumibile freno all’innovazione e allo sviluppo tecnologico che piattaforme tecnologiche e innovative – quali, ad esempio, Snowit – potrebbero stimolare”. Si fa riferimento, ad esempio, alla possibilità di introdurre sistemi di prezzo dinamico, modalità pay-per-use e comparazione dei prezzi tra diverse località sciistiche.
    In conclusione, l’Autorità ritiene che “l’accordo di commercializzazione congiunta cui partecipano il Federconsorzio e i dodici Consorzi di area aderenti […] appare configurare un’intesa restrittiva della concorrenza in violazione dell’articolo 2 della legge n. 287/1990 e dell’art. 101 del TFUE”.
    L’istruttoria dovrà concludersi entro il 30 aprile 2027. Le parti coinvolte avranno sessanta giorni per presentare le proprie osservazioni e chiedere un’audizione.

  • "Collaborazione massima"

    Non tarda ad arrivare la conferma di piena collaborazione con l'autorità da parte di Dolomiti Superski e di Consorzi Esercenti Impianti a fune di zona che si dicono pronti a collaborare "con la massima disponibilità, trasparenza e senso di responsabilità con l'Autorità competente Agcm, fornendo pieno supporto alle attività in corso. Nel pieno rispetto dell'operato dell'Autorità - prosegue la nota - in questa fase non verranno rilasciati commenti in merito all'indagine, se non per ribadire con fermezza che il modello di Dolomiti Superski rappresenta da oltre cinquant'anni un esempio virtuoso di attività consortile".

  • Soddisfatta Assoutenti

    Soddisfazione da Assoutenti, che fa riferimento ai rincari dei prezzi. "Con il caro-energia oramai alle spalle e una inflazione attorno all’1%, gli aumenti applicati dagli impianti sciistici appaiono del tutto ingiustificati e inaccettabili – afferma il presidente Gabriele Melluso – Rincari che pesano sui cittadini che decidono di trascorrere giorni di vacanza sulla neve, e che sfruttano le necessità degli utenti portando a sensibili aggravi di spesa".